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“Tortora e valichi? Noi sempre contrari” | Il rebus tesserini

Le novità del nuovo Calendario venatorio su preaperture, tortora e valichi montani scontentano tanti cacciatori umbri. Con alcune associazioni di categoria pronte alla mobilitazione per indurre la Regione a tornare sui suoi passi, adottando soluzioni come quelle praticate, ad esempio, dalle Marche, per evitare i ricorsi temuti dall’assessore Morroni.


Calendario venatorio, su preaperture, tortora e valichi
vince la paura dei ricorsi: il testo adottato


Intanto però, le parole del presidente umbro di Arci Caccia, Emanuele Bennati, il quale il giorno prima dell’adozione del nuovo Calendario venatorio aveva ringraziato il lavoro svolto dall’assessore Morroni, giustificando le scelte fatte sulla tortora perché dettate dal Ministero, vengono contestate da Federcaccia, Libera Caccia ed Enalcaccia.

Federcaccia, Libera Caccia ed Enalcaccia replicano ad Arcicaccia

“Arcicaccia contro i cacciatori, con quale fine?” scrivono le tre associazioni. Che parlano di “provocazione” da parte del presidente regionale dell’Arcicaccia Bennati. “Abbiamo taciuto il fatto che si sia presentato in consulta venatoria affermando che non conosceva la questione dei valichi, sulla quale istituzione non si è opposto insieme a noi. Abbiamo taciuto che sempre lui era apertamente per il rispetto del regolamento e quindi per il pagamento dei danni da cinghiale da parte dei cacciatori. Avremmo taciuto che pure nella consulta venatoria del 2 agosto di fatto il presidente regionale Arcicaccia ha accettato di buon grado sia la chiusura dei tre valichi che la bocciatura della preapertura. Ma che poi Bennati – attaccano – si spinga ad attaccare le altre associazioni lo riteniamo comico”.

La lettera sulla tortora

Federcaccia, Libera Caccia ed Enalcaccia ricordano di aver congiuntamente chiarito le loro posizioni da subito con documenti condivisi. Precisando che il 23 luglio tutte le associazioni venatorie nazionali, compresa l’Arcicaccia, hanno inviato a tutti gli uffici caccia regionali, compresa l’Umbria, “la richiesta chiarissima di introdurre la specie tortora in calendario, con riduzione di prelievo in base alla media degli abbattimenti degli ultimi anni, insieme a una riduzione delle giornate di caccia. Una lettera pervenuta per conoscenza a tutte le Associazioni regionali con tanto di firma dell’Arcicaccia nazionale”.

I tesserini umbri

Ora che gran parte delle regioni italiane stanno introducendo la tortora nei calendari grazie a queste indicazioni nazionali, emerge ciò che alcune associazioni hanno sollecitato da svariati mesi: i tesserini venatori umbri non vengono letti quindi non ci sono dati. Per non parlare – aggiungono le tre associazioni – dei tesserini temporanei dell’anno scorso.

“E’ molto grave che si cerchi di scaricare sui cacciatori questa colpa – scrivono Federcaccia, Libera Caccia ed Enalcaccia – e che la Regione Umbria non abbia letto i tesserini venatori, nonostante che le associazioni venatorie hanno distribuito, raccolto, conservato e reso disponibili i tesserini compilati, il tutto in maniera totalmente gratuita”.

“Tortora e valichi, associazioni contrarie tranne l’Arci”

Nonostante Morroni parli di “scelte condivise”, Federcaccia, Libera Caccia ed Enalcaccia ricordano: “Tutte le associazioni erano assolutamente in accordo per la tortora e contro la chiusura dei valichi, ad eccezione dell’Arci, ma risulta altrettanto innegabile che tra le motivazioni, per cui la possibilità di inserire la tortora in preapertura rischia di essere preclusa, sono inadempimenti della Regione Umbria”.


Calendario venatorio, Morroni:
scelte condivise


Riportare la tortora tra le specie cacciabili

“Senza cercare colpevoli che ormai a poco serve – proseguono le tre associazioni – ci sembra opportuno avviare da subito un percorso che risolva queste mancanze e che ci porti prima possibile a riacquisire la tortora tra le specie cacciabili, con particolare attenzione ai piani colturali agricoli consoni alla sua alimentazione che sappiamo essere prevalente di girasoli. Così si aiutano gli animali selvatici e chi li preleva in maniera equilibrata – concludono Federcaccia, Libera Caccia ed Enalcaccia – e non con posizioni contrarie alla caccia e ad una parte dei cacciatori, della quale purtroppo Bennati pare addirittura si vanti, con quale fine e mirando a quale futuro?”.