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Tortora e deroghe, la lettera dei cacciatori a Tesei e Morroni

Dopo lo stop alla caccia alla tortora chiesto dall’Europa, il Ministero dell’Ambiente ha di fatto passato la palla alle Regioni. Che ora sono chiamate a valutare eventuali riduzioni del carniere o dimostrare azioni per favorire il ripopolamento della specie, salvando così la preapertura. Specialmente in Umbria, dove al momento, in attesa delle risposte di Ispra sullo storno, la preapertura prevede solo la tortora.

Per questo sei associazioni venatorie regionali hanno indirizzato una lettera aperta all’assessore Morroni e alla governatrice Tesei, che nelle scorse settimane avevano incontrato, rappresentando istanze e malumori dei cacciatori umbri.

Una lettera in cui le associazioni chiedono alla Regione in pratica di difendere le istanze del mondo venatorio umbro, in Conferenza Stato – Regioni e nei confronti di Ispra, di cui si attendono in tempi congrui le risposte sulle richieste di deroghe.

Ecco il testo integrale della lettera:

Preg.mi Presidente e Assessore,

appreso dello stop al prelievo della tortora selvatica chiesto in sede europea e delle due comunicazioni fatte su questo tema alle Regioni da parte del Ministero dell’Ambiente, anche in vista del prossimo confronto che sulla materia ci sarà in Conferenza Stato – Regioni, le scriventi associazioni venatorie chiedono alla Regione Umbria che vengano portate le istanze del mondo venatorio di questa regione. Che già vede la preapertura del proprio Calendario venatorio già fortemente limitata, anche nel confronto con le regioni limitrofe, nel numero delle giornate e delle specie cacciabili. Compresa la tortora selvatica, il cui carniere, come noto, è già fortemente limitato, a seguito di un conteggio meramente burocratico, che non ha visto alcun lavoro di analisi da parte dell’Osservatorio.
Anche alla luce di una possibile contrazione del carniere della tortora, le scriventi associazioni venatorie, richiamandosi alla sensibilità dimostrata dalla presidente Tesei nell’incontro recentemente avuto, chiedono all’Assessorato di “pressare” Ispra affinché fornisca in tempi congrui i dati sulle piccole quantità delle specie per le quali è stata chiesta una deroga, come previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato. Specie comunque limitate rispetto a quanto chiesto dal mondo venatorio.
Sempre con riferimento alla preapertura, si chiede all’Assessore di confermare gli impegni assunti in Consulta circa l’inserimento della gazza e dei corvidi.

Le Associazioni venatorio umbre

Federcaccia
Associazione Nazionale Libera Caccia
Enalcaccia
Italcaccia
Anuu
Cpa