Intervengono i vertici umbri del CPA: giusto cacciare questa specie, anche se con carnieri limitati | "L'Ispra, ente inutile nostro nemico"
Caccia, i vertici regionali del CPA, Angelo Liurni, Paolo Pazienza e Marco Federici tornano alla carica, questa volta solo per fare chiarezza di quello che sta accadendo in Umbria in merito alla tortora e alle preaperture saltate nel Calendario venatorio adottato dalla Giunta regionale.
La richiesta dei tesserini
In questi giorni la Regione sta chiedendo la consegna dei tesserini alle associazioni che non hanno provveduto. Quelli consegnati, non sono stati controllati.
Una situazione sulla quale, appunto, il CPA ritiene di dover fare chiarezza: “Siamo convinti – scrivono Liurni, Pazienza e Federici – che i cacciatori umbri sono molto più maturi di tutto il mondo politico e amministrativo che gestiscono la caccia. E di certo come affermato da qualcuno ‘non si strapperanno di dosso i panni’. E siamo anche sicuri che se non si farà la preapertura, e a questo punto onestamente la vediamo dura, seguendo anche quello che sta accadendo all’interno delle istituzioni delle nostre regioni confinanti, vedi la Toscana, quello che si sta inventando con l’App telefonica! Che considerando l’età ormai medio-alta dei cacciatori sia un’utopia”.
L’appello ai politici
Ma in questo momento particolare i vertici del Cpa umbro si rivolgono ai politici regionali “che stanno nella sala dei bottoni” anche per il consenso del mondo venatorio. Di quei cacciatori che, evidenziano, “venendo da anni dove abbiamo accusato non pochi colpi alla nostra passione, credevano che cambiando, e anche a fronte di tante promesse pre elettorali, si poteva migliorare la situazione”.
“Ma come dicevano i vecchi ‘il peggio viene sempre appresso’ – lamenta il Cpa – e purtroppo è vero. Quello che sta succedendo quest’anno è veramente inaudito. E ripetiamo, non stiamo cercando i colpevoli, ma ci stiamo rivolgendo a chi per noi deve legiferare possibilmente a nostro favore”.
L’Ispra “ente inutile”
Il CPA ammette che anche le associazioni, non essendosi dimostrate coese, con un obiettivo unitario, hanno perso troppo tempo e hanno sottovalutato gli “acerrimi nemici”. In questo caso l’ISPRA che, come ripete il CPA da molti anni, “è un ente totalmente inutile, pagato con i soldi dei cacciatori e da togliere il prima possibile dai pareri obbligatori non vincolanti in materia di caccia e di calendari venatori”.
La tirata di orecchie alla politica
Ma il CPA dà anche una tirata di orecchie alla politica che in questo momento governa la Regione Umbria. “Ci rivolgiamo – scrivono Liurni, Pazienza e Federici – a coloro che stanno scrivendo articoli, scrollandosi di dosso fantomatiche responsabilità, tentando di accollarle a chi in materia caccia molto probabilmente ne capisce meno di zero. Vogliamo ricordargli una cosa, che i cacciatori sempre come dicevano i vecchi ‘sono scemi ma non sono stupidi’ e di sicuro la prossima tornata elettorale si ricorderanno di questa vicenda, e probabilmente agiranno di conseguenza”.
Caccia, la Lega contro
il Calendario venatorio adottato
Tortora e preapertura
“Crediamo che siamo chiaro lo stato d’animo dei cacciatori, anche se non tutti, ma di quella gran parte che caccia alla migratoria e vuole essere libero anche se per solo un giorno o qualche ora di svolgere la propria passione. Ad una specie – evidenzia il CPA – che a nostro giudizio è giusto cacciare anche se con carnieri limitati, ma non a toglierla totalmente dai Calendari venatori. Inoltre – concludono Liurni, Pazienza e Federici non dimentichiamo il lato goliardico della preapertura, che di sicuro è quello più amato dai cacciatori”.