Non è un luogo inserito nel territorio del Parco nazionale dei Monti Sibillini, ma la sua vicinanza con esso e il fatto di essere ricompresso negli itinerari turistici del parco hanno comportato la presa di posizione in questi ultimi tempi dell'ente presieduto da Massimo Marcaccio. Stiamo parlando di Monte Ragnolo, a 1550 metri di altitudine, dove la protezione civile vuole installare un radar per la prevenzione dei rischi metereologici. Una decisione che ha portato la ferma contrarietà dell'ente Parco, unico tra tutti gli enti ad essersi dissociato dalla realizzazione della torre radar.
Ed è atteso per le prossime ore il pronunciamento della Soprintendenza ai beni paesaggistici sul parere di approvazione del progetto.
Il Parco dei Sibillini, confermando gli elementi di criticità di quest'opera già evidenziati nella Conferenza dei servizi, ribadisce la necessità di individuare al più presto dei siti alternativi all'installazione della torre radar. Questa posizione nasce da un'attenta disamina del progetto che la Protezione Civile ha presentato: il radar dovrebbe sorgere a poche decine di metri dal confine del Parco, in un'area che ha, ovviamente, una strettissima connessione ecologica con il territorio protetto e che è soggetta ad altre importanti forme di protezione ambientale. Oltre ad essere una delle 109 aree Floristiche Protette delle regione Marche, infatti, il sito rientra nella Zona di Protezione Speciale (ZPS) denominata “Dalla Gola del Fiastrone al Monte Vettore” e si trova all'interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Rio Terro”; le infrastrutture connesse alla realizzazione dell'opera, inoltre, ricadono parzialmente all'interno del Parco e in un territorio che fa parte di un altro importante SIC denominato “Monte Ragnolo e Monte Meta”.
In questi ultimi giorni la posizione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini – già condivisa dalle maggiori associazioni ambientaliste – è stata abbracciata anche dalla Provincia di Macerata che, per voce dell'assessore all'Ambiente Carlo Migliorelli, ha espresso le proprie perplessità sulla scelta ricaduta nei Piani di Ragnolo. La Provincia ha chiesto, alla pari del Parco, di individuare al più presto dei siti che risultino più adatti all'installazione di questa struttura e che, soprattutto, riducano al minimo l'impatto ambientale della stessa. Impatto ambientale che, se l'opera dovesse sorgere nel sito indicato e già approvato dalla Conferenza dei Servizi, comprometterebbe non solo l'integrità ecologica e i valori paesaggistici dell'area ma anche le potenzialità di sviluppo turistico di uno dei luoghi simbolo del Parco Nazionale dei Sibillini.
(Nella foto tratta dal sito del Parco dei Sibillini, i piani di Ragnolo)