Città di Castello

Torre Civica riaperta al pubblico dopo 13 anni, fino al 6 gennaio accesso gratuito a visitatori

La Torre Civica di Città di Castello ha riaperto oggi (sabato 22 dicembre) le sue porte dopo 13 anni di chiusura al pubblico e un intervento di consolidamento da 1 milione e 335 mila euro che le ha restituito stabilità, sicurezza e accessibilità, con un cuore hi-tech che monitora in tempo reale le sue condizioni grazie alla strumentazione all’avanguardia dell’Università di Perugia.

Oggi completiamo nel migliore dei modi il recupero di uno dei monumenti simbolo della città, restituendo a tifernati e turisti la possibilità di tornare a godere come in passato di una meravigliosa testimonianza storica e della meravigliosa vista alla sua sommità, grazie a un’operazione molto importante e molto seria che l’amministrazione comunale ha portato avanti nel rispetto del valore storico e affettivo di questo monumento

E’ quanto ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta durante la cerimonia di apertura straordinaria del monumento, tenutasi nel pomeriggio in piazza Gabriotti alla presenza della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, dell’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi, con il dirigente di settore Stefano Torrini e il responsabile unico del procedimento Benedetta Rossi, del vescovo della Diocesi di Città di Castello monsignor Domenico Cancian, che ha impartito la benedizione dopo il taglio del nastro, dell’ingegner Giuseppe Tosti, che ha curato il definitivo intervento di consolidamento della torre, dei rappresentanti dell’Università di Perugia e delle aziende appaltatrici del lavori, dei Vigili del Fuoco di Città di Castello, con il capo reparto esperto e capo distaccamento Massimo Vescarelli.

La torre oggi è sicura, perché con l’intervento di consolidamento che abbiamo eseguito sono state superate le criticità strutturali, ed è tornata a disposizione dei visitatori dopo oltre 10 anni”, ha evidenziato l’assessore Secondi, che ha richiamato l’attenzione sul “valore culturale e turistico di questo recupero, nel solco di un processo di riqualificazione del centro storico al quale l’amministrazione comunale ha lavorato negli ultimi anni con grande convinzione”. A segnalare simbolicamente a tutti la riapertura del monumento è il vessillo che sventola sul pennone (con i colori della città) posto sulla terrazza, alla sommità della struttura, donato da Tecniconsul Energia nell’ambito della collaborazione alla cerimonia pubblica di oggi pomeriggio.

Dopo l’apertura straordinaria odierna, l’accesso e la visita guidata della torre civica saranno consentite gratuitamente, in via sperimentale, fino a domenica 6 gennaio 2019 sotto il coordinamento del Servizio Cultura. Il monumento resterà aperto al pubblico tutti giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 15 alle 18. Uniche eccezioni saranno la chiusura mattutina del 27 e 31 dicembre e del 4 gennaio, la chiusura pomeridiana del 6 gennaio e la chiusura totale del 1 gennaio. La disciplina delle visite dopo tale periodo sarà regolamentata dall’amministrazione comunale sotto il profilo delle condizioni di accesso, orari e prezzi del biglietto, con un atto che sarà sottoposto all’approvazione del consiglio comunale.

Condizioni di visita

L’ascesa lungo i cinque piani all’interno del monumento fino alla terrazza posta sulla sommità sarà assicurata dal personale della Cooperativa Il Poliedro e sarà subordinata al rispetto e accettazione, da parte dei visitatori, delle regole stabilite dall’amministrazione comunale con un’ordinanza. L’accesso da parte dei visitatori sarà sottoposto ad alcune restrizioni in considerazione degli elementi che rendono l’ascesa non alla portata di tutti, quali: il dislivello di 38 metri; la conformazione del monumento, che presenta una scalinata ripida e di ridotta larghezza, con un tratto iniziale a chiocciola e un tratto finale “alla marinara” con scalini in ferro posti in verticale; la presenza di strutture di sostegno statico sporgenti lungo il percorso e sulla terrazza in vetta. In considerazione delle necessarie valutazioni sullo stato fisico personale, i visitatori saranno tenuti a sottoscrivere un’apposita dichiarazione liberatoria secondo i modelli predisposti dai competenti uffici comunali per accedere all’interno dei locali e, oltre ad attenersi alle indicazioni degli addetti alla sorveglianza, ad osservare alcune norme a garanzia della sicurezza, quali: l’utilizzo di calzature di tipo legato alla caviglia (vietato l’uso di ciabatte, zoccoli e sandali non legati in alcun modo) con tacco basso e suola non di cuoio, comunque comode; abbigliamento con capi comodi e che non creino rischi di inciampo o impiglio. Vietato esplicitamente: l’accesso ai bambini di età inferiore a 6 anni; la consumazione di cibi e bevande di qualsiasi genere ad eccezione dell’acqua; l’accesso con borse e zaini (che potranno essere lasciati in custodia all’ingresso); l’accesso agli animali; comportamenti che possano danneggiare le strutture, compromettere la sicurezza o siano vietati dalle normative, come fumare. I minorenni potranno accedere alla torre solo con un accompagnatore adulto e sotto la sua responsabilità.

La storia dei lavori

La Torre Civica è stata riaperta al pubblico al termine di lavori iniziati nel 2003, a seguito dei danni del sisma del 1997 e terminati nel 2013, con un investimento complessivo di Comune e Regione pari a 1 milione 335 mila euro che ha permesso di mettere pienamente in sicurezza dal punto di vista statico il monumento, con una consistente riduzione della vulnerabilità agli eventi sismici, di restaurare l’interno della struttura e renderla di nuovo fruibile al pubblico. I lavori di consolidamento sono stati suddivisi sostanzialmente in due lotti, con il primo che ha riguardato gli impalcati e l’inserimento di tiranti verticali per rendere monolitica la struttura e il secondo, iniziato nel 2012, che si è concentrato sulla messa in sicurezza delle fondazioni a seguito anche del cedimento registrato in occasione delle scosse del 2007 che causarono un distacco di 3-4 centimetri rispetto all’adiacente Palazzo Vescovile e accentuarono successivamente il fuori piombo della struttura. Con il secondo lotto di lavori, curato dallo Studio Tosti, è stata affrontata e superata la fragilità delle fondazioni, troppo esigue e immerse in un terreno acquitrinoso. La costruzione ex novo di una platea di fondazione in cemento armato con micropali infilati nel terreno, che ha by-passato quella esistente, ormai inadeguata a sostenere il monumento, ha permesso di ottenere un incremento del coefficiente di sicurezza della struttura in termini di abbattimento della vulnerabilità sismica. Oggi il fuori piombo della torre civica, certificato all’atto della conclusione dei lavori nel 2013, è di 87 centimetri e la stabilità del monumento è stata dimostrata dall’ultima rilevazione nel 2018, curata dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Perugia responsabile del monitoraggio della struttura, che ha evidenziato uno scostamento di appena 5 millimetri, nonostante il sisma del 2016. L’ultimo stralcio dei lavori da 100 mila euro ha infine consentito il restauro della scala e dei vani interni, degli infissi, con la predisposizione di una nuova pavimentazione e dell’impianto di illuminazione, di una cabina in vetro e acciaio sulla sommità per proteggere l’affaccio alla terrazza e del pennone per la bandiera.