Gli ultimi monitoraggi eseguiti permettono di definire la Torre civica ‘ferma’ e in buona salute, perché i lavori di messa in sicurezza del monumento (completati nel 2013, ndr) ne hanno diminuito la vulnerabilità agli eventi sismici, al punto che dopo i fenomeni tellurici del 2016, il manufatto non ha subito apprezzabili incrementi del fuori piombo
Ad affermarlo è l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi, intervenendo nel dibattito sull’interpellanza presentata dal capogruppo di Tiferno Insieme Nicola Morini, che chiedeva di conoscere “lo stato di salute del monumento e se la sua vulnerabilità sismica sia oggi maggiore o minore rispetto alla situazione precedente i lavori di consolidamento e messa in sicurezza effettuati sul monumento, anche alla luce del fatto che il manufatto è costantemente monitorato da strumenti tecnologici”.
Con il documento il rappresentante della minoranza ha chiesto anche di sapere “se dopo i lavori effettuati a partire dal 2007 la torre abbia o meno implementato la propria pendenza” e ha chiesto conto delle motivazioni tecniche che hanno giustificato il secondo intervento di 100mila euro, più 500mila euro, posteriore al marzo 2007, “che di fatto raddoppiarono la spesa per i lavori precedenti da oltre 600 mila euro che avrebbero dovuto dare stabilità alla torre”, e l’intero importo degli investimenti sostenuti sul monumento.
L’assessore ha quindi fornito il quadro delle spese: dal primo lotto funzionale da 330 mila euro per il consolidamento e la ristrutturazione (realizzazione collegamenti orizzontali e miglioramento sismico; predisposizione tiranti; realizzazione giunto torre-vescovado, dado di fondazione e finiture esterne) ai 45mila euro per il completamento delle finiture esterne, fino al secondo lotto funzionale da 360mila euro (realizzazione di tiranti in trefoli nel terreno all’interno del dado di fondazione realizzato nel primo lotto), cui sono seguiti l’intervento da 500mila euro di miglioramento sismico in fondazione e l’investimento di 100mila euro per i lavori riguardanti le finiture esterne funzionali a rendere fruibile la torre al pubblico, prossimi all’appalto.
“Conoscere il dato relativo all’attuale pendenza della torre è fondamentale, visto che è aumentata da più di 50 a più di 80 cm” ha detto in sede di replica Morini nel manifestare comunque soddisfazione per il fatto che la torre abbia diminuito la propria vulnerabilità
Si è fatto bene a intervenire e spendere il necessario per non far cadere la torre. Il problema è capire se ci siano stati eventuali errori di progettazione e di esecuzione dei lavori prima dell’intervento dell’ingegner Tosti, che ha recuperato una situazione assai compromessa
“C’è stato un problema che qualcuno ha provocato?”, ha chiesto Morini nel preannunciare l’intenzione di rivolgersi alla Corte dei Conti, per verificare l’eventualità di un danno erariale nel caso in cui gli accertamenti richiesti non saranno soddisfatti. “Nessuno vuol nascondere niente”, ha replicato l’assessore Secondi nel ribadire che “l’intervento effettuato, anche con un incremento dei costi, ha avuto esito positivo” e nel confermare la disponibilità a fornire tutti i chiarimenti richiesti sull’operato dei tecnici. “La soluzione iniziale poteva essere non sufficiente, ma non sbagliata”, ha osservato Secondi, che ha preso l’impegno di comunicare il dato sull’attuale pendenza della torre, precisando comunque che “andrà valutato alla luce delle condizioni modificate delle torre determinate dall’allargamento della base fondale che ha aumentato la sicurezza della torre”.