Torna l’ora solare, ma non per il calendario venatorio della Regione Umbria. L’ora solare, infatti, scatta nella notte tra sabato e domenica. Quindi domenica 28 ottobre sarà già in vigore. Eppure, nel calendario venatorio si fissano gli orari di caccia “dal 17 al 29 ottobre dalle ore 6,45 alle ore 18,30” e “dal 30 ottobre al 15 novembre dalle ore 6,00 alle ore 17,15 (ora solare)”. Insomma, nel calendario venatorio dell’Umbria l’ora solare si fa partire due giorni più tardi.
In teoria, nella giornata di domenica 28 ottobre l’orario di caccia doveva essere dalle 6,00 alle 17,15. Ma il Calendario venatorio va rispettato. Soprattutto con il clima che si è creato quest’anno in Umbria tra alcuni ed alcuni ambientalisti, con raffiche di multe da parte delle guardie venatorie volontarie e tantissimi ricorsi da parte dei legali dei cacciatori. Ed il livello di “scontro” è talmente alto tra cacciatori e ambientalisti che il Wwf, proprio dall’Umbria, ha fatto partire la petizione per chiedere di istituire il reato di omicidio venatorio.
D’altra parte, in Umbria è scoppiato il caso (approdato anche in Consiglio regionale) delle guardie volontarie venatorie iscritte ad associazioni ambientaliste che non sarebbero abilitate a fare controlli in materia venatoria ed a comminare sanzioni perché non avrebbero il decreto delle Province, l’unico titolo in questo senso abilitativo.
Ma tornando a quest’ultimo tragicomico episodio della tribolata stagione venatoria in Umbria, con l’errore sul Calendario, tre quarti d’ora (o un’ora e un quarto, per la chiusura) non sono pochi, considerando che in più occasioni sono state comminate pesanti multe ai cacciatori anche per aver sforato di pochi minuti rispetto all’orario consentito.
A segnalare l’errore, sui social, è Stefano Tacconi. Che si pone il problema di cosa potrà succedere se lunedì un cacciatore sarà sorpreso a svolgere attività venatoria fino alle 18,30, come in effetti c’è scritto sul Calendario venatorio. Del resto, nella vecchia stesura del Calendario venatorio dell’Umbria erano stati inseriti giorni errati nel mese di settembre.
E sui social, tra i cacciatori, si inseguono commenti, tra ironia, preoccupazione e sconforto.