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Torna a splendere la torre campanaria di Papiano di Marsciano

Si sono conclusi i lavori di riparazione dei danni e rafforzamento locale che nei passati mesi hanno interessato la torre campanaria di Papiano, di proprietà comunale e simbolo tra i più rappresentativi della frazione e dell’intero territorio marscianese.

L’intervento che ha interessato la torre, per un importo di 205mila euro, è stato finanziato con i fondi legati al sisma del 2016 ed ha innanzitutto permesso di recuperare proprio i danni causati alla struttura dall’evento sismico, revocando l’inagibilità dell’immobile attraverso la riparazione di porzioni murarie lesionate, il consolidamento localizzato, la realizzazione di una sottofondazione in mattoni e il rifacimento dei solai e della copertura in legno.

“Gli interventi, tuttavia – spiega l’assessore ai lavori pubblici Francesca Borzacchiello – non si sono fermati qui. Grazie, infatti, ai ribassi in sede di aggiudicazione dei lavori e ad un piccolo contributo di poche migliaia di euro dal bilancio comunale è stato possibile effettuare anche la completa pulizia delle facciate esterne della torre, ripristinare la pavimentazione intorno al perimetro, riverniciare il portone esterno e riqualificare l’area verde sottostante con la potatura di piante e arbusti, la ripulitura delle scarpate, la manutenzione della staccionata, del tavolo e delle panchine. Insomma, dopo tanti anni di incuria che ha caratterizzato l’area da ben prima del 2016, quando è intervenuta l’inagibilità causata dal sisma, uno dei monumenti storici più identitari del nostro territorio torna, completamente riqualificato, nella piena disponibilità e fruibilità della comunità locale e dei turisti”.

Legato al consolidamento e alla riqualificazione della torre, c’è anche il recupero, da parte del Comune, dell’ingranaggio originale del suo orologio. “L’Ente – continua l’assessore – sta reperendo i fondi necessari sia per il restauro di tale ingranaggio storico, che intendiamo esporre in una teca al piano terra della torre campanaria, sia per rimettere in funzione un nuovo orologio da collocare con il quadrante nello spazio a questo adibito sulla facciata della struttura, intervento per il quale il Comune ha già ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte della Soprintendenza”.