Da Andy Warhol a Keith Haring. In un ideale passaggio di consegne, cui Perugia fa da sfondo come a rappresentare un’immensa tela per lasciare impresso il segno indelebile della Pop Art. Con una filosofia di base improntata alla celebrazione di un genere artistico divenuto con il tempo un vero e proprio movimento, a distanza di poco più di un anno e mezzo dalla mostra dedicata alla sua figura più rappresentativa, il capoluogo umbro si appresta ad ospitare un’altra mostra già nelle premesse destinata a riscuotere il pieno di consensi e presenze. “Keith Haring …e la Pop Art”, questo il titolo dell’esposizione-evento, catalizzerà infatti dal 21 maggio al 3 luglio prossimi l’attenzione degli appassionati e non solo, grazie all'iniziativa dell'agenzia Pubbliwork Eventi.
Mancano solo alcuni dettagli, ma la macchina organizzativa è in dirittura d'arrivo e così per oltre un mese, la mostra potrà nobilitare lo scenario culturale perugino con 60 opere uniche (serigrafie, offset, installazioni) del pittore e writer statunitense (Reading, 4 maggio 1958 – New York, 16 febbraio 1990), uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera per quei suoi lavori capaci di rappresentare la cultura di strada della New York degli anni Ottanta.
Ma non è tutto, perché le opere di Haring saranno accompagnate da circa 40 lavori prodotti da altri personaggi di spicco dell’“arte popolare”: dagli americani Roy Fox Lichtenstein e Robert Rauschenberg, agli italiani Mario Schifano e Franco Angeli. Infine, alcuni inediti – per la piazza di Perugia – di Andy Warhol a rappresentare un anello di congiunzione con l’antologica del 2009.
Immutata la formula della manifestazione: se il Centro servizi camerali “Galeazzo Alessi” di via Mazzini fungerà da fulcro dell’esposizione, alcune opere saranno esposte in varie location disseminate tra esercizi commerciali e residenze d'epoca tra i più noti della città e del circondario. In particolare, riflettori puntati sul catalogo dedicato ad Haring più grande del mondo (2,5 mq) realizzato per l’occasione e sulla presenza del puzzle più grande del mondo “Keith Haring: Double Retrospect”, prodotto da Ravensburger, di quasi sei metri di lunghezza per circa due di altezza.
L'organizzazione, tra l’altro, ha anche previsto l’uscita di un brano musicale inedito su Haring dal titolo “Sangue metropolitano”, interpretato dal cantante perugino Alessandro Voccia; e una performance-live dell’artista Jacopo Santucci, in arte Terranera, che terrà un laboratorio all’interno della mostra e ritrarrà in pieno stile Pop Art alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport invitati all’evento, con ricavato della vendita delle opere destinato in beneficienza al “Comitato Bagnetti” di Perugia.