Era entrata in ospedale per un intervento semplice e di routine, una tonsillectomia, ma ne è uscita con una vita completamente cambiata. Protagonista una donna di Gubbio che, all’età di 35 anni, si è ritrovata a non poter più deglutire normalmente.
Dopo l’operazione il cibo solido – hanno spiegato i consulenti medici incaricati dal giudice – tendeva addirittura a refluirle dal naso. Una condizione traumatica e invalidante che l’ha costretta negli anni ad una dieta semiliquida, fatta solo di alimenti molto morbidi e a rinunciare a tutta la normalità legata al semplice gesto del mangiare.
Il Tribunale di Ancona ha riconosciuto come all’origine di questa situazione, vi sia stato un errore professionale durante l’intervento eseguito in un ospedale dell’Asur Marche, dove la donna – difesa dall’avvocato Marcello Pecorari – era stata ricoverata.
Per questo il giudice ha condannato l’azienda sanitaria ad un risarcimento – di alcune decine di migliaia di euro – riconoscendo il danno permanente e la profonda compromissione della qualità della vita dell’eugubina.