Avviati da Archeolog i lavori di restauro dei reperti ceramici dei corredi funerari delle tombe dei Carri di Colfiorito e della Principessa di Plestia
Altri corredi funebri ritrovati nella necropoli di Colfiorito scoperta durante i lavori dell’Anas per la nuova Ss77 saranno restaurati per essere poi esposti nei musei dell’Umbria: prima a Perugia e poi in quello della frazione montana di Foligno da cui provengono.
Proseguono infatti le attività svolte in collaborazione dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e la Direzione Regionale Musei Umbria con l’apporto determinante ed il costante supporto assicurato da Archeolog, la onlus del Gruppo FS Italiane nata con l’obiettivo di valorizzare i reperti archeologici rinvenuti durante la realizzazione di strade e ferrovie.
Dopo una prima fase conclusasi nel 2019 e che ha riguardato gli elementi metallici, hanno preso avvio i lavori di restauro dei reperti ceramici di due importanti corredi funerari rinvenuti nel territorio umbro durante la realizzazione della strada statale 77var “della Val di Chienti”, facenti parte di una necropoli di circa 75 tombe risalenti al VI sec. a.C. situata nella pianura di Colfiorito, nel comune di Foligno.
Si tratta della “Tomba dei Carri di Colfiorito” e della “Tomba della Principessa di Plestia”, entrambe testimonianze storiche di elevato valore scientifico ed artistico sia per la tipologia deposizionale che per il particolare prestigio dei materiali di corredo.
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Con il completamento del restauro prenderà avvio un progetto di valorizzazione che vedrà Soprintendenza, Direzione Regionale Musei e Archeolog impegnati per una esposizione dei reperti nel prestigioso Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria ed un successivo e definitivo allestimento al Museo Archeologico di Colfiorito.