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TOMBA SAN FRANCESCO RESTITUITA AI FEDELI. WEBCAM INTERNET PER PREGARE NELLA CRIPTA. L'IMPEGNO DELLA BPS (VIDEO E MAXIPHOTOGALLERY)

Sara Cipriani

La Tomba di Santo Francesco, nella Basilica Inferiore di Assisi, è tornata ai fedeli e pellegrini. I lavori di restauro della cripta sono infatti stati esempio di efficienza e professionalità, svolti in appena un mese e mezzo dall'equipe coordinata dal professor Sergio Fusetti.

L'intervento, reso necessario per porre rimedio ai danni causati dall'usura del tempo e dal fumo delle candele votive e lampade ad olio depositato sulle pareti, ha riportato alla luce la Cripta e la Tomba che custodiscono le spoglie del Poverello di Assisi, l'urna di pietra, sospesa tra cielo e terra, ai piedi delle scale che conducono al cuore della Città Santuario. Attorno alla Tomba – come spiegato da Padre Piemontese, Custode del Sacro Convento – le spoglie di frate Rufino, frate Leone, frate Masseo e frate Angelo Tancredi, seguaci di San Francesco. Esattamente di fronte le spoglie di Jacopa de' Settesoli, nobildonna romana, che San Francesco chiamava affettuosamente “frate” Jacopa. Sopra all'altare, accesa, la lampada votiva dei comuni d'Italia, alimentata dall'olio offerto ogni anno da una regione diversa.

Le istituzioni – Molte le testimonianze che hanno voluto rendere merito all'intervento di restauro. Tra le altre la visita in anteprima dell'Onorevole Galan che, fresco di nomina al Ministero ai Beni e alle Attività Culturali, si è detto privilegiato di poter vivere così da vicino i tesori dell'arte ed onorato di dover custodire il patrimonio italiano. Anche il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini è intervenuto con una missiva sulla riapertura al pubblico della Tomba del Patrono d'Italia sottolineando che “è importante che le Istituzioni e la società civile facciano tesoro del messaggio francescano, della sua costante attenzione per i diseredati, della pratica di vita e di pensiero ispirata al dialogo e all'apertura verso la diversità”. Per il Governo oggi c'era il Sottosegretario Francesco Giro: colpito dai colori riportati alla luce dai lavori di recupero, ha sottolineato “oggi non abbiamo solo cambiato colore alle pareti, abbiamo anche cambiato colore al nostro cuore”, attribuendo al classico rosa della pietra di Assisi valore di concordia, dialogo e carità. Al suo fianco, durante la presentazione, il ministro generale dell'ordine dei frati minori conventuali, padre Marco Tasca, il Custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese, Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi e il resposabile dei lavori, Professor Sergio Fusetti. A fine lavori, a nome degli sponsor e dei benefattori del Sacro Convento di Assisi, grazie ai quali è stato possibile l'intervento di restauro, è intervenuto il Presidente della Banca Popolare di Spoleto, Nazzareno D'Atanasio, che ha rinnovato l'attenzione dell'istituto di credito umbro alla città di Assisi.

La fede e internet – Ma oggi è stato anche il giorno del lancio di una nuova e singolare operazione.per aiutare i milioni di pellegrini che fisicamente non possono raggiungere Assisi. A tale proposito sono state installate 2 webcam all'interno della Cripta che permettono di pregare virtualmente sulla Tomba di San Francesco dagli angoli più remoti della terra. I fedeli potranno collegarsi al luogo di culto attraverso il sito www.sanfrancesco.org e partecipare alla vita della comunità francescana, inviando le proprie preghiere e pensieri all'indirizzo di posta elettronica latuapreghiera@sanfrancesco.org. Le preghiere verranno poi portate sull'altare di San Francesco. “Una delle sfide più importanti di oggi – ha dichiarato da Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi – è quella di immettere parole di pace, che edificano nel mare digitale, nell'anelito evangelizzatore di San Francesco che già nel 1200 non aveva timore di indirizzare le sue lettere ai reggitori di popoli, a tutti i fedeli, a tutti i suoi frati e non aveva timore di escludere nessuno, piccoli e grandi, giovani e anziani, potenti e deboli”.

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