Il bando della discordia è a sei zeri visto che per la gestione degli spazi teatrali, museali e per i servizi turistici il Comune di Todi ha messo in conto di spendere oltre 1,3 milioni di euro in quattro anni. Una cifra che fa gola e per la quale non vale la pena lasciare nulla di intentato. Nemmeno un ricorso al Tar. E così, la società Sistema Museo, che fino a qualche settimana fa aveva in tasca le “chiavi” della cultura cittadina, adesso si affida alle carte bollate e si rivolge ai giudici amministrativi dell’Umbria.
Nodo del contendere è l’appalto che alla fine dello scorso mese di settembre – e all’esito della gara conclusa il 2 maggio 2017 – è finito nelle mani della Società Cooperativa Culture di Mestre. La procedura è stata gestita dalla Provincia di Perugia in qualità di stazione unica appaltante, con l’obiettivo di affidare la gestione dei servizi turistici, museali e teatrali oltre alla «gestione delle biglietterie e dei bookshops presso gli spazi del circuito museale e presso gli spazi di informazione turistica – come specificato nel capitolato d’appalto – la realizzazione di attività didattica e visite guidate presso gli spazi del circuito museale e presso i teatri, la realizzazione di percorsi ed itinerari guidati di conoscenza del territorio e l’utilizzo degli spazi di proprietà comunale ubicati sotto i voltoni dei Palazzi Comunali come spazi espositivi e di vendita». L’importo complessivo a base d’asta individuato dal Comune – per un quadriennio – ammontava a 1.335.360 euro.
Quattro le offerte pervenute alla Provincia di Perugia, presentate da Consorzio Sociale Orizzonti SCS (Biella), Società Cooperativa Sistema Museo (Perugia), Euro & Promos società cooperativa (Udine) e la veneta Società Cooperativa Culture. All’esito della valutazione delle offerte, la commissione provinciale ha assegnato il punteggio più alto (82,71/100) a Culture che è dunque risultata la vincitrice, proponendo – tra l’altro – un’offerta economica pari a circa 815.000 euro.
La decisione che non è però andata giù a Sistema Museo che, a metà novembre, ha presentato ricorso al Tar contro la Provincia di Perugia, il Comune di Todi e la società Culture, chiedendo «l’annullamento, previa concessione di idonea misura cautelare, della determinazione n. 850 del 28/09/2017 adottata dal responsabile del servizio cultura, sport e turismo concernente l’aggiudicazione definitiva dell’appalto del servizio di gestione degli spazi del circuito museale, dei servizi di informazione e accoglienza turistica e dei teatri del Comune di Todi».
Saranno i giudici amministrativi dell’Umbria ora a dover dirimere la “guerra” della cultura che ha travolto il Colle.
(Christian Cinti)