Todi

Todi, PD all’attacco sul bilancio: “Annunci roboanti che non trovano riscontri nella realtà”

 Il Consiglio Comunale del 20 Dicembre a Todi, interamente dedicato alla sessione di bilancio, ha visto l’approvazione, col voto contrario del Partito Democratico e delle opposizioni, del bilancio preventivo 2024-2026 e degli altri atti di programmazione e regolamentari ad esso connessi.

Lo segnala proprio il Partito Democratico di Todi: “Per l’ennesima volta intendiamo sottolineare, anzitutto, la dialettica inesistente all’interno della massima assise comunale, visto che dai banchi della maggioranza non si è levata nessuna voce per intervenire sull’atto più importante e strategico prodotto dall’amministrazione comunale. Uno svilimento intollerabile del Consiglio Comunale e della sua funzione democratica e civica”.

“Per il resto – aggiungono i dem – registriamo ancora una volta come gli annunci roboanti diffusi via social dal sindaco Ruggiano e dal suo tuttofare portavoce non trovino riscontro nella realtà dei fatti e nei numeri. Parlare, infatti, di “quinta riduzione consecutiva della pressione fiscale comunale” è una colossale bugia, visto che, a fronte di un taglio minimo all’addizionale Irpef – operato senza alcuna progressività, ma proporzionalmente e, quindi, a beneficio dei ceti più abbienti – le entrate tributarie aumentano. I dati, tratti dal portale del MEF e dal DUP comunale, non dalla fantasia di qualche amministratore, dicono che un cittadino di Todi posizionato nella fascia di redditi più bassa con la manovrina di Ruggiano nel 2024 risparmierà 3 euro (diconsi tre!) rispetto al 2023 e circa 22 euro rispetto a cinque anni prima, mentre se un cittadino ha un reddito superiore a 100.000 euro nel 2024 risparmierà 18,50 euro di addizionale comunale rispetto al 2023, ma ne avrà risparmiate 173,90 rispetto a cinque anni fa”.

“Questo – secondo la nota dei democratici – basta a rappresentare l’iniquità delle scelte di Ruggiano, che, a parole dice di voler ridurre le disuguaglianze, nei fatti le conferma. A questo si aggiunge il dato inconfutabile dell’aumento complessivo della pressione fiscale per abitante che si evince dalle entrate tributarie (cioè le tasse e tributi che il Comune impone ai tuderti) che in questi anni sono notevolmente aumentate. In numeri assoluti a Todi si passa dagli 11.345.000 euro del 2016 ai 12.787.000 euro del 2022, che per ogni abitante significa essere passato dal pagare 680 euro di tasse comunali nel 2016 alle 802 euro del 2022. Ergo, sbandierare ai quattro venti una presunta, continuativa, riduzione della pressione fiscale comunale quando invece aumentano la TARI, le tariffe dei servizi alla persona e diminuisce il livello di servizi fondamentali quali i servizi sociali, quelli sanitari e il trasporto pubblico svela chiaramente l’ennesimo bluff dell’Amministrazione Ruggiano. Mentre, però, la Giunta di destra erige un monumento a se stessa lodandosi per la propria bravura, la realtà ci descrive una città impoverita e senza prospettiva, che avrebbe bisogno di essere governata con serietà”.