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Todi, la Cantina sperimentale dell’Istituto Agrario è ormai una realtà

La nuova cantina sperimentale dell'Istituto Agrario di Todi è realtà. Nei giorni scorsi, infatti, all'interno dell'antica struttura annessa all'ex monastero medievale di Montecristo, oggetto nei mesi scorsi di una importante operazione di consolidamento, ristrutturazione, restauro e riqualificazione funzionale, sono iniziate le prime micro-vinificazioni che vedranno interessate sia le uve provenienti dai vigneti dell'azienda agraria della scuola che quelle di aziende esterne. L'intervento, cofinanziato per il 40 per cento dalla Regione dell'Umbria, ha interessato oltre 400 metri quadrati di superficie dislocati su due piani carichi di storia architettonica, culturale e produttiva. I lavori, iniziati il 1 febbraio e conclusi in sei mesi, hanno visto l'esecuzione di palificazioni delle fondamenta, il completo rifacimento dei solai e del tetto, il restauro delle mura, il recupero dei muri in pietra e della caratteristica volta a mattoni, nonché la realizzazione di una nuova impiantistica.
La cantina è stata dotata ex novo di tutte le attrezzature per la vinificazione in modo da assolvere nel modo tecnologicamente più avanzato sia l'attività produttiva vera e propria che il supporto didattico all'indirizzo di studio in enologia. La capacità di lavorazione complessiva di circa 160 ettolitri è stata articolata in linee di microvinificazione per assolvere finalità sperimentali a servizio dell'intero comparto viti-vitinicolo regionale. L'operazione, che è stata resa possibile grazie ad un piano di riqualificazione del patrimonio immobiliare, alla collaborazione della Provincia di Perugia e ad un investimento diretto dell'azienda agraria dell'Istituto “Ciuffelli”, ha comportato un investimento complessivo di 570 mila mila euro, con un risparmio di circa 50 mila euro rispetto a quanto preventivato in fase progettuale. Un caso esemplare, dunque, per obiettivi, tempistica e gestione economica e progettuale. L'inaugurazione è programmata per metà novembre, alla presenza di esponenti del Ministero dell'Agricoltura e di quello dell'Istruzione, oltre che di Regione, Provincia e Comune.