È il 31 marzo 2014 il termine fissato per il rispetto dell’Ordinanza emanata dal 3° Servizio “Edilizia e Ambiente” (N.6 del 6.2.2014) con la quale si chiede ai proprietari dei locali momentaneamente vuoti e sfitti, ubicati nel centro storico di Todi, di rimuovere le insegne degli esercizi commerciali cessati, con il ripristino dello stato dei luoghi, e di tenere pulite le vetrine, conservandole libere sia all’esterno che all’interno da affissioni di manifesti, volantini, fogli di giornale e simili, ad eccezione delle comunicazioni di trasferimento dell’attività in altro luogo e dell’offerta di vendita o affitto.
Entro lo stesso termine, l’Amministrazione comunale invita inoltre i proprietari a dare adeguata sistemazione alle vetrine esistenti concordando le possibili soluzioni e modalità con il Servizio “Governo del Territorio e Turismo” del Comune di Todi. Si precisa anche che, quanto stabilito dall’Ordinanza, sarà valido anche per i locali commerciali che si renderanno vuoti e sfitti successivamente al 31/03/2014.
L’Amministrazione invita pertanto i soggetti interessati ad osservare il rispetto del termine e di quanto disposto nell’Ordinanza in modo da non incorrere, in caso di inottemperanza, nelle sanzioni pecuniarie previste che vanno da 50 a 500 euro.
Gli Uffici comunali preposti sono a disposizione dei proprietari interessati per tutte le informazioni che necessitano per la corretta ottemperanza dell’Ordinanza.
“Chiediamo ai proprietari di negozi vuoti e sfitti – afferma il Sindaco Carlo Rossini – una partecipazione attiva e responsabile per ridare al nostro centro storico la giusta dignità estetica ed una migliore fruibilità del suo ricco patrimonio storico-artistico sia da parte dei cittadini che del crescente numero di turisti. Chi è proprietario di una vetrina su una pubblica via ha una responsabilità verso la città stessa. È importante che tutti gli operatori partecipino, nel termine previsto, allo sforzo richiesto per migliorare l’immagine e il decoro del nostro centro storico e contribuire così concretamente al suo rilancio sociale ed economico. Ognuno può fare la sua parte”.
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