Il tanto atteso incontro richiesto questa mattina da una delegazione di operai SdF (Società delle Fucine) con il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo è avvenuto questa sera. Dopo la mattinata di tensione di oggi, quando l’azienda aveva chiuso i cancelli dello stabilimento agli operai che erano andati a lavoro, c’erano stati momenti di tensione, fortunatamente poi rientrati.
Nell’incontro il sindaco Di Girolamo ha espresso tutta la sua solidarietà ed ha garantito il massimo appoggio per qualunque iniziativa. Per quanto riguarda le prese di contatto con l’Amministratore Delegato Morselli, il sindaco ha ribadito che bisognerà attendere l’incontro del 4 settembre.
Nel frattempo i lavoratori SdF assicurano che durante questo periodo non faranno cadere nel dimenticatoio la situazione, continuando con i sindacati il loro percorso di azione.
Le motivazioni di tale richiesta ci vengono fornite dal rappresentate sindacalista Sdf Nino Mariotto: “Dopo le assemblee dove veniva richiesta la sospensione degli scioperi, l’azienda ci diede la conferma del periodo di ferie dal 4 al 24 agosto. Domenica 3 agosto invece siamo stati chiamati alle 22 di sera dai nostri datori di lavoro, i quali ci hanno richiesto, per motivi di spedizioni, di posticipare di una settimana la pausa e risolvere tutto l’arretrato per il bene dell’azienda. Abbiamo così ripreso il lavoro e nel giro di 16 ore siamo stati richiamati dalla società, che ci ha comunicato che è stato tutto un gioco, quindi sospensione dei lavori, tutti in ferie e a casa. Questa mattina una delegazione di operai, disgustati da questo fatto, si sono presentati davanti a palazzo Spada per richiedere un incontro con il sindaco, che molto gentilmente ha accettato per questa sera. Sulle voci che girano in questo momento, che questa mattina degli operai si sono incatenati davanti al comune, minacciando di darsi fuoco, posso dichiarare che è tutta una bufala e che non ne sono assolutamente a conoscenza. Se poi qualcuno di propria iniziativa ha compiuto gesti estremi questo non posso saperlo”.
Anche l’avvocato Paolo Crescimbeni, contattato telefonicamente da TO, ha ridimensionato gli eventi di questa mattina, cercando di smorzare il fuoco del clima incandescente che sta arroventando l’estate ternana: “Mi affido a quello che hanno detto i sindacati – ci dice l’avvocato – se non è successo nulla di eclatante meglio di così. Quello di stamattina diciamo che è stato un malinteso dovuto a un susseguirsi di voci in un momento particolarmente delicato. Gli operai – conclude Crescimbeni – sono persone responsabili e sono sicuro che sapranno affrontare nel migliore dei modi questa battaglia”.
Di Luca Battaglini e Luca Biribanti
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