Categorie: Cronaca Terni

Tk-Ast, Terni contro Outokumpu: “Non si tocca un bullone”

Maglie bianche, rosse e verdi con la scritta “Se non c’è chiarezza non si tocca neanche un bullone”, indossate da tutti i consiglieri comunali, dagli assessori e dal sindaco Di Girolamo. Così il consiglio comunale, riunito ieri in seduta straordinaria e aperta, ha affrontato il dibattito sulla situazione del polo siderurgico di Terni, alla presenza dei parlamentari italiani del territorio (Trappolino, Urbani e Sereni), del presidente della regione Catiuscia Marini, del presidente del consiglio regionale Brega, del presidente della provincia Polli, di assessori e consiglieri regionali e di rappresentanti delle istituzioni umbre.
Intervenendo all’inizio della seduta il sindaco Di Girolamo ha definito la vicenda delle acciaierie estremamente complessa, ma “vitale per il futuro della città”. Di Girolamo ha ripercorso tutte le tappe che hanno portato alla situazione di oggi, riferendo in particolare dell’esito dell’incontro di Roma con il vertice di Outokumpu presso il Ministero dello Sviluppo Economico e soffermandosi sulla seconda parte della giornata, quella che ha visto l’ulteriore faccia a faccia tra il vertice di Outokumpu e il ministro Passera.
“Abbiamo apprezzato e condiviso la fermezza del Governo che ha portato ad un primo risultato positivo, costringendo i finlandesi” ad una prima inversione rispetto a quanto annunciato nei giorni scorsi. “Non è tuttavia ancora un risultato soddisfacente e per questo dobbiamo continuare a lavorare soprattutto nei confronti della Commissione europea” con il sostegno del Governo e di tutto il nostro territorio che si sta dimostrando più che mai compatto in questa vertenza fondamentale.

Il presidente del consiglio comunale Giorgio Finocchio, dopo aver letto i messaggi dell'onorevole Roberta Angelilli, vice-presidente del Parlamento Europeo e del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, ha illustrato la bozza di un atto d'indirizzo che sarà ora sottoposto al consiglio stesso.

L'atto di indirizzo – ATTO DI INDIRIZZO CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SITUAZIONE TK/AST

CONSIDERATO CHE

Il piano iniziale presentato da Outokumpu di acquisizione della divisione Inoxum Thyssen-Krupp prevedeva un potenziamento della capacità produttiva per quanto riguarda lo stabilimento di Terni;

VISTO CHE

Nei giorni passati la multinazionale finlandese ha cambiato radicalmente l’impostazione iniziale del piano arrivando a configurare la vendita del sito di Terni ma privandolo di parti fondamentali quali il Tubificio e la linea BA2, giustificando tale operazioni con presunte motivazioni tecniche della Commissione Europea Antitrust, le quali non trovano un riscontro oggettivo sia negli atti ufficiali della Commissione sia nelle informazioni dirette che la Commissione ha fornito in sede di videoconferenza con le organizzazioni sindacali;

CONSIDERATO QUINDI CHE

La decisione della multinazionale finlandese è da ricercare in un cambio di strategia dove a prevalere sono gli interessi economici e finanziari di Stati nazionali e non prioritariamente gli aspetti legati ad una reale ed effettiva concorrenza;

VISTO

L’approssimarsi di importanti scadenze come il pronunciamento della Commissione Antitrust previsto per il prossimo 16 novembre preceduto dal parere del Comitato Consultivo sulle concentrazioni che si riunirà il 26 ottobre;

CONSIDERATO CHE

Gli incontri dello scorso 16 ottobre fra Governo,Istituzioni Locali,Organizzazioni sindacali e Outukumpu hanno portato ad un ripensamento da parte della multinazionale finlandese almeno per quanto riguarda la possibilità di messa in vendita del sito integrato di tutta la sua capacità impiantistica;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERNI

Pur ritenendo positiva tale possibilità, emersa nelle ultime ore, tuttavia ancora non suffragata da impegni certi dei diversi soggetti in campo;

RITIENE CHE

La vicenda futura del sito ternano debba rappresentare una priorità nell’ambito del mercato europeo e mondiale e di assoluta strategicità per l’Italia e per il Governo italiano che deve necessariamente porsi la questione del “polo integrato dell’acciaio inox” in un’ottica di competitività complessiva del sistema che non può fare a meno di uno degli stabilimenti che, per qualità e know-how complessivo, risulta essere fra i più completi e competitivi al mondo;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A continuare ad agire quotidianamente, con forza e determinazione, in un’azione concordata e unitaria da intraprendere avendo come interlocutori prioritari la Commissione Europea, le multinazionali Outokumpu e Thyssen-Krupp Inoxum; a lavorare con il supporto fondamentale del Governo, delle istituzioni locali, delle organizzazioni sindacali e sociali, al fine di giungere ad una soluzione positiva; a mantenere viva l’attenzione dei media nazionali su questa vertenza che rappresenta una priorità dell’azione di governo delle istituzioni locali e nazionali dei prossimi giorni e mesi;

a salvaguardare l’integrità dello stabilimento ternano, a conservare e implementare la sua capacità impiantistica e produttiva, a salvaguardare con questa azione gli alti livelli occupazionali e a scongiurare soluzioni diverse che peserebbero in termini fortemente negativi su tutta l’economia e la società umbra;

a chiedere con forza al Governo, di concerto con le Istituzioni locali, di svolgere un ruolo attivo per l'individuazione di un futuro acquirente dello stabilimento ternano;
– ad individuare un partner industriale in grado di garantire un profilo internazionale, una capacità industriale riconosciuta, una struttura finanziaria e commerciale adeguata e che sia soprattutto capace di fornire una prospettiva certa, di lunga durata e di competitività futura nel difficile mercato mondiale dell'acciaio;
– a chiedere al Governo di attuare ogni azione di pressione (compresa la presentazione di ricorsi) a livello di Commissione e Parlamento Europeo per contrastare il piano presentato da Outokumpu

IL CONSIGLIO COMUNALE INFINE

Cogliendo l’assoluta straordinarietà della fase che la nostra comunità cittadina sta vivendo, si impegna, di concerto con le altre istituzioni e con le organizzazioni sindacali, con i lavoratori stessi e con tutti i cittadini ternani e umbri, a portare avanti con decisione e con fermezza questa vertenza per giungere ad una soluzione positiva della stessa.

Approvazione dell'atto e la Marini – L’atto d’indirizzo sulla situazione del polo siderurgico ternano proposto dalla conferenza dei presidenti e dall’ufficio di presidenza ( è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale intorno alle 23.30. Subito dopo il presidente della regione Catiuscia Marini ha concluso con il suo intervento la seduta straordinaria del consiglio comunale di Terni. “La situazione delle acciaierie di Terni – ha detto il presidente Marini – è una grande questione umbra e nazionale”. In questo senso la Marini, che ha ribadito come si sia solo all’inizio della sfida e che quindi “non bisogna assolutamente abbassare la guardia”, ha sottolineato l’importanza del fatto che il Governo abbia assunto la vicenda della vendita delle acciaierie di Terni come questione strategica nazionale.
Terni può dunque stare dentro il quadro di una strategia nazionale che ponga al centro le questioni industriali del Paese, anche se la Marini ha rimarcato le differenze tra le situazioni di Taranto, Piombino e Terni, “considerando che nel sito umbro sono stati fatti negli ultimi anni investimenti tali da renderlo un polo di eccellenza europea e mondiale nel settore”.
“La Regione, dal canto suo, continuerà ad impegnarsi a livello istituzionale in maniera diretta, come ha fatto finora, perché non sfugge a nessuno l’importanza fondamentale a livello economico e sociale che il polo industriale di Terni ha per l’Umbria intera”. Il presidente ha ringraziato tutti quanti finora hanno svolto un importante “gioco di squadra”, dagli europarlamentari italiani, ai parlamentari del territorio, agli enti locali, fino ai sindacati ed ai lavoratori, chiedendo però “una posizione chiara e netta” anche da parte di Confindustria e delle associazione delle imprese.
“La questione delle acciaierie di Terni, nella sua complessità ha sottolineato – non è una vertenza industriale, ma un passaggio di proprietà tra multinazionali: l’obiettivo resta quello di evitare che questo passaggio si traduca in un indebolimento del sito a livello di prospettive industriali”. “Abbiamo alcune carte importanti da giocare nei confronti della Commissione europea che deve tener conto, all’interno di questa operazione, di alcune regole: tra queste il mantenimento del ruolo e dell’indipendenza del sito produttivo e la tenuta dell’occupazione”.
Tra gli obiettivi più a breve termine la Marini ha indicato quello di far sottoscrivere ad Outokumpu un impegno formale per la vendita del sito integrato e, subito dopo, “occorre mantenere la richiesta, già avanzata in precedenza a Thyssen Krupp, di avere nella vendita un interlocutore di dimensioni internazionali che stia sul mercato mondiale dell’acciaio”. “In questo senso – ha aggiunto il presidente – non può esserci una soluzione esclusivamente italiana”.