Anche la regione ha sposato oggi la manifestazione di protesta dei ”tir lumaca”, che venerdì prossimo paralizzerà a partire dalle 7 e 30 del mattino il raccordo Perugia-Bettolle per dire no all'introduzione del pedaggio dal 2012.
“L’introduzione del pedaggio sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle rappresenterebbe non solo un pesante balzello per le imprese e per i cittadini, ma sarebbe un provvedimento illegittimo. Per questo la Regione Umbria è impegnata a contrastarlo, in ogni sede competente, e sostiene pertanto, con piena convinzione, le ragioni della protesta della Cna regionale”, hanno detto oggi la presidente Catiuscia Marini e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Silvano Rometti.
L'iniziativa di venerdì è stata organizzata dalla Cna dell’Umbria e dalla Cna di Arezzo. Dopo la sfilata “a passo di lumaca” il convoglio di tir si radunerà presso l'autodromo di Magione per un'assemblea.
“A breve – hanno detto Marini e Rometti – è attesa la sentenza della Corte costituzionale sul ricorso di legittimità che abbiamo presentato contro il pedaggio, contestando allo Stato di essere intervenuto in via esclusiva nonostante si tratti di materia di competenza concorrente tra Stato e Regioni. Attendiamo, fiduciosi, che vengano riconosciuti i diritti che ci attribuisce la Carta costituzionale ma non per questo viene meno il nostro impegno per impedire che i migliaia di autotrasportatori e automobilisti che percorrono ogni giorno un’arteria viaria fondamentale come il raccordo che congiunge Umbria e Toscana siano costretti a pagare una iniqua ‘tassa’ aggiuntiva”.
“Auspichiamo, inoltre, che il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli – dicono ancora presidente e assessore regionale – con il quale ci accingiamo a siglare la nuova intesa che definisce gli impegni relativi agli interventi prioritari in Umbria, voglia confermare anche per la nostra regione quanto ha stabilito per la Toscana, mettendo nero su bianco l’esclusione del pedaggio sul raccordo quanto meno fino a quando non saranno realizzati gli indispensabili interventi di adeguamento e messa in sicurezza, così come ha garantito per l’Autopalio”.
“Chiederemo che non vi sia disparità di trattamento tra le Regioni – concludono Marini e Rometti -, ma soprattutto che vengano stanziate le risorse necessarie per superare i ritardi infrastrutturali dell’Umbria, piuttosto che far pagare agli utenti l’utilizzo di strade non ancora adeguate. E in ogni caso, qualora venisse introdotto il pedaggio, ribadiremo con forza il nostro no all’applicazione per pendolari e residenti”.