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TIR LUMACA: CHIUSE LE USCITE DEL RACCORDO IN DIREZIONE NORD PER LE PRIME ORE DEL MATTINO, DA P.TE S. GIOVANNI A MANTIGNANA

In previsione della manifestazione di domani, venerdì 24 e sabato 25 giugno dei “Tir Lumaca” che protestano contro il possibile pedaggio della Perugia-Bettolle, il Corpo di Polizia Municipale di Perugia ha adottato alcuni provvedimenti in materia di traffico veicolare. In particolare, per domani, venerdì 24 i tir confluiranno, dalle prime ore del mattino, in cinque diversi punti raccolta lungo la E45 e la Perugia-Bettolle a seconda della provenienza per poi raggiungere l’autodromo di Magione. Pertanto, le entrate degli svincoli della superstrada Valtiera, Ponte San Giovanni, Piscille, Prepo, San Faustino, Madonna Alta, Ferro di Cavallo, Corciano, Mantignana (in direzione Nord) saranno chiusi per tutto il tempo della manifestazione; per sabato 25: il concentramento dei tir, seppure in numero inferiore rispetto a venerdì, è previsto a Pian di Massiano (dove si svolgerà anche il consueto mercato della settimana) alle ore 9.00, presso il parcheggio del “Luna Park”. Il Corpo di Polizia Municipale riserverà esclusivamente il parcheggio del Luna Park ai tir. Da Pian di Massiano, la carovana dei Tir proseguirà fino al centro fiere “Maschiella” di Bastia Umbra. Quindi, verranno chiusi gli svincoli (in direzione Sud) Ferro di Cavallo, Madonna Alta, San Faustino, Prepo, Piscille, Ponte San Giovanni, Collestrada e Ospedalicchio, fino al termine della manifestazione. Sarà costituita, inoltre, una sala operativa unica presso la centrale operativa della Polizia stradale di Perugia.

LA NOTA DI LIBERATI Sulla vicenda del pedaggio sulla Perugia Bettolle si è espresso oggi anche l'assessore alle Infrastrutture Ilio Liberati, che ha detto in una nota di condividere a pieno la manifestazione di domani organizzata da Cna Umbria: “I Comuni interessati, Perugia, Corciano, e tutti gli altri Comuni del Trasimeno, unitamente alla Comunità Montana, hanno costituito un coordinamento che coinvolge anche quelli toscani confinanti e sono coerenti e decisi nel ribadire al riguardo la loro più netta contrarietà. Il pedaggio risponde esclusivamente all'intenzione di fare cassa, nel mentre provocherebbe ai territori attraversati ingenti danni dal punto di vista economico, turistico, ambientale, trasportistico, per non parlare del fatto che lo stato di manutenzione di questa strada è difficilmente compatibile con l'ipotesi di pagamento”.

“In generale, -secondo Liberati- il pagamento del raccordo suona come una inaccettabile penalizzazione in un tratto della regione da sempre alle prese con una sostanziale inadeguatezza delle infrastrutture viarie di grande comunicazione, che ne determina un dannoso isolamento. Questa parte dell'Italia ha bisogno che si metta finalmente mano ai progetti da tempo esistenti, non che si pongano balzelli per strade vecchie ed inadeguate”.