Frecciabianca non prenotabile da novembre e incertezze sul raddoppio ferroviario, i timori dei comitati viaggiatori di Foligno e Spoleto
Rischia di essere soppresso dalla fine dell’autunno il Frecciabianca Ravenna – Roma che ferma anche a Spoleto e Foligno? Ad avanzare il timore sono i pendolari della valle umbra sud, visto che sul portale di Trenitalia dopo il 4 novembre 2022 il treno che parte alle 6.15 da Ravenna e ferma a Foligno alle 9.20 e a Spoleto alle 9.38 diretto a Roma (con arrivo alle 10.57 a Termini) – e ritorno nel pomeriggio – risulta non più prenotabile. In realtà fino ad un paio di giorni fa il Frecciabianca in questione non compariva nemmeno prenotabile nel mese di ottobre, mentre da ieri sì.
Si tratta dunque solo di un problema di caricamento del treno sul sito internet di Trenitalia o per il treno veloce si prospetta una dismissione? Al momento non è chiaro e per questo i comitati spontanei dei viaggiatori di Foligno, Trevi, Campello, Spoleto e Valnerina chiedono notizie sui collegamenti dell’intero comprensorio. Ricordando anche la “attesa infinita per il raddoppio della Campello – Spoleto e nessuna notizia sul raddoppio della Terni – Spoleto”.
“Come Comitati spontanei dei viaggiatori di Spoleto, Valnerina e Foligno – spiegano i pendolari dell’area vasta – siamo profondamente amareggiati e preoccupati in merito alle ultime presunte novità riguardanti il trasporto su ferro delle nostre città e della nostra Regione. Siamo molto preoccupati per il susseguirsi dei ritardi nel completamento del raddoppio di 9 chilometri Spoleto – Campello (iniziati nel 2001 ed attualmente previsti per il 2024) e al raddoppio Spoleto – Terni che non sapremo mai se vedrà la luce visto che non è stato inserito nella Recovery Fund.
L’annunciata stazione AV Media Etruria in Toscana purtroppo non solo non porterà a nessuna uscita dall’isolamento per la Regione ma rappresenterà un vero e proprio colpo mortale alle ferrovie umbre che verranno declassate di fatto a ferrovie locali attraversate da soli treni regionali per gli Hub di Valdichiana e Orte da dove prendere i Frecciarossa. I treni Frecciabianca rappresentano gli ultimi due treni del segmento “Freccia” rimasti in Umbria in quanto, ad esclusione del Frecciarossa di Perugia, la nostra Regione è servita esclusivamente da treni regionali ed Intercity, lenti e spesso guasti e in ritardo.
Le due corse sono inoltre inserite in fasce strategiche per i viaggiatori ed una loro soppressione provocherebbe al mattino un buco di tre ore per andare da Foligno e Spoleto verso Roma in quanto dopo l’Intercity delle 8 il successivo treno è il regionale tre ore dopo, al ritorno invece (fascia utilizzata dai pendolari in rientro da Roma) vi sono due regionali alle 17 ed alle 18, i quali sono quasi sempre carichi di pendolari con condizioni di viaggio precarie, una soppressione del Frecciabianca delle 17:25 costringerebbe chi utilizza tale treno a riversarsi sui regionali con il rischio che sui due treni non si trovi nemmeno più il posto a sedere.
Ci teniamo inoltre a sottolineare – proseguono i comitati dei viaggiatori – che tale collegamento non andrebbe soltanto mantenuto ma migliorato… ha infatti subìto un peggioramento del tempo di percorrenza negli ultimi anni da 45 minuti ad 1 ora sulla tratta Roma – Terni a causa della disattivazione del pendolamento sugli ETR 460 (materiale con il quale viene effettuato e che sappiamo essere sulla via dell’accantonamento) nonché dall’aumento di traffico sulla direttissima tra Roma e Firenze che quindi, ha inevitabilmente portato ad un allargamento di traccia a tutti i treni in circolazione. La nostra richiesta fatta più volte è che questo treno venga non solo mantenuto, ma riclassificato in Frecciargento ed effettuato con materiale rotabile più recente (Etr 485 e 600) e con pendolamento attivo in modo da ripristinare gli originari tempi di percorrenza (circa 1 ora e 10 tra Roma e Spoleto e 1.20 circa tra Roma e Foligno). Tale treno potrebbe inoltre essere allungato su Napoli utilizzando l’AV e creando quindi un inedito collegamento tra Romagna, Marche, Umbria e Sud Italia.
Il nostro appello va a Trenitalia e Ferrovie dello Stato nonché alle istituzioni locali e regionali umbre affinché si scongiuri un ulteriore depotenziamento del servizio su ferro per il territorio, un territorio che continua pesantemente a soffrire l’isolamento stradale e ferroviario con tutto ciò che esso comporta a livello produttivo ed economico e che continua ad essere penalizzato da delle scelte rivolte verso altri territori (la già citata Media Etruria a Valdichiana situata ad 1 ora e 30 minuti dai nostri territori, la fermata Frecciarossa ad Orte e in Umbria solamente a Perugia, la FCU che, pur essendo venga riclassificata come linea nazionale tra il capoluogo e Roma creando un alternativa alla Foligno-Terontola e alla Falconara-Orte isolando ancora di più una delle fasce più importanti e popolate della regione situata tra Assisi, Foligno e Spoleto“.