Città di Castello

Tiktoker a 88 anni con 3 milioni di follower, Natalina è “ambasciatrice delle tradizioni italiane nel mondo”

Natalina Moroni, da tutti conosciuta come Nonna Natalina, divenuta nell’ultimo anno una vera e propria star del web, è stata premiata nei giorni scorsi a Firenze, nell’ambito dell’Italy Ambassador Awards, il primo premio italiano destinato ai “migliori influencer” che promuovono l’Italia nel mondo.

L’88enne nata a Caprese Michelangelo, ma residente da quasi 65 anni a Sansepolcro (Ar) è risultata una delle persone più influenti nella divulgazione della tradizione toscana e italiana. Questo grazie anche all’impegno del nipote Luca che – con un’idea nata per caso nel periodo del Covid – ha iniziato a coinvolgere la nonna nelle sue attività quotidiane e a filmarla sempre mentre cucina piatti e prelibatezze locali, dalle tagliatelle fatte in casa alla ciaccia fritta.

Così, semplicemente condividendo sui social il suo talento culinario, Natalina è diventata famosa raccogliendo “like” e visualizzazioni in tutto il globo, collezionando la bellezza di 3,1 milioni di follower di ogni età su Tik Tok. E’ stata soprattutto la preparazione dei ravioli – il video ha raccolto ben 53 milioni di visualizzazioni – a conquistare il popolo del web, che a quanto pare sembrerebbe ancora affascinato dal valore delle cose semplici e tradizionali.

L’arzilla tiktoker è stata dunque premiata nei giorni scorsi nella sede di Palazzo Pucci, a Firenze, “per la competenza dimostrata e la responsabilità etica nel coinvolgere la propria comunità” con i video realizzati e divulgati dal nipote.

L’Amministrazione di Sansepolcro – fanno sapere dal Comune – è onorata di avere un ambasciatore internazionale come Natalina, esempio di semplicità e testimone di una tradizione antica che va perdendosi, tenuta viva da poche persone virtuose come lei. Il ringraziamento va a Natalina e alla sua famiglia anche per il bellissimo messaggio di cui la comunità mondiale può fare tesoro, ovvero l’importanza di amare i nonni e coinvolgere le persone anziane, che spesso soffrono di una solitudine immeritata.