TikTok perde appello in Usa, proprietà cinese dovrà vendere o sarà vietata - Tuttoggi.info

TikTok perde appello in Usa, proprietà cinese dovrà vendere o sarà vietata

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TikTok perde appello in Usa, proprietà cinese dovrà vendere o sarà vietata

Ven, 06/12/2024 - 18:03

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(Adnkronos) - Tik Tok perde il ricorso di fronte alle corte d'appello di Washington contro la legge, firmata lo scorso aprile da Joe Biden, che prevede il divieto della piattaforma negli Stati Uniti a meno che la società cinese che la controlla, la ByteDance, non venda entro il 19 gennaio.  

La corte d'appello ha quindi dato ragione al dipartimento di Giustizia, definendo, quindi, costituzionale la misura che riconosce al governo americano l'autorità di vietare il popolare social media per motivi di sicurezza nazionale, nel timore che possa essere usato dal governo cinese per ottenere dati degli americani o influenzare l'opinione pubblica.  

La scadenza fissata per il momento, il 19 gennaio, coincide con al vigilia dell'insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump che, dopo aver sostenuto la misura durante il primo mandato, durante la campagna elettorale ha promesso che avrebbe cercato di "salvare TikTok". La piattaforma ha sostenuto di fronte alla corte d'appello che il divieto viola il diritto di espressione dei suoi utenti americani - stimati intorno a 150 milioni - garantito dal primo emendamento.  

Nella loro sentenza, i giudici affermano che la legge firmata da Biden "non viola il primo emendamento della Costituzione" che protegge la libertà di espressione negli Usa, e che il governo con questa misura vuole proteggere da "un avversario straniero", bocciando così il ricorso presentato a maggio da Tik Tok e creatori di contenuti. 

Allo stesso tempo riconoscono che gli utenti americani di Tik Tok "creano e guardano tutti i tipi di libertà di espressione, dialogando tra di loro e con il mondo". Ma, aggiungono i giudici, "precisamente per l'ampia diffusione della piattaforma, il Congresso e diversi presidenti hanno determinato che slegarla dal controllo cinese è essenziale per proteggere la nostra sicurezza nazionale". 

Ammettendo che la decisione "ha implicazioni significative per TikTok e i suoi utenti", dal momento che se la società cinese non disinvestirà la piattaforma sarà "effettivamente non disponibile negli Usa, almeno per un certo periodo di tempo", i giudici concludono che "di conseguenza i milioni di utenti di Tik Tok dovranno trovare dei media alternativi". Nella sentenza, i giudici infine fanno riferimento al fatto che Biden fino al 19 gennaio e poi Trump, una volta insediato, potrà concedere un'estensione di 90 giorni sulla scadenza ora fissata "sulla base dei progressi" fatti verso la vendita ordinata.  

 

 

(Adnkronos) –
Tik Tok perde il ricorso di fronte alle corte d’appello di Washington contro la legge, firmata lo scorso aprile da Joe Biden, che prevede il divieto della piattaforma negli Stati Uniti a meno che la società cinese che la controlla, la ByteDance, non venda entro il 19 gennaio.  

La corte d’appello ha quindi dato ragione al dipartimento di Giustizia, definendo, quindi, costituzionale la misura che riconosce al governo americano l’autorità di vietare il popolare social media per motivi di sicurezza nazionale, nel timore che possa essere usato dal governo cinese per ottenere dati degli americani o influenzare l’opinione pubblica.  

La scadenza fissata per il momento, il 19 gennaio, coincide con al vigilia dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump che, dopo aver sostenuto la misura durante il primo mandato, durante la campagna elettorale ha promesso che avrebbe cercato di “salvare TikTok”. La piattaforma ha sostenuto di fronte alla corte d’appello che il divieto viola il diritto di espressione dei suoi utenti americani – stimati intorno a 150 milioni – garantito dal primo emendamento.  

Nella loro sentenza, i giudici affermano che la legge firmata da Biden “non viola il primo emendamento della Costituzione” che protegge la libertà di espressione negli Usa, e che il governo con questa misura vuole proteggere da “un avversario straniero”, bocciando così il ricorso presentato a maggio da Tik Tok e creatori di contenuti. 

Allo stesso tempo riconoscono che gli utenti americani di Tik Tok “creano e guardano tutti i tipi di libertà di espressione, dialogando tra di loro e con il mondo”. Ma, aggiungono i giudici, “precisamente per l’ampia diffusione della piattaforma, il Congresso e diversi presidenti hanno determinato che slegarla dal controllo cinese è essenziale per proteggere la nostra sicurezza nazionale”. 

Ammettendo che la decisione “ha implicazioni significative per TikTok e i suoi utenti”, dal momento che se la società cinese non disinvestirà la piattaforma sarà “effettivamente non disponibile negli Usa, almeno per un certo periodo di tempo”, i giudici concludono che “di conseguenza i milioni di utenti di Tik Tok dovranno trovare dei media alternativi”. Nella sentenza, i giudici infine fanno riferimento al fatto che Biden fino al 19 gennaio e poi Trump, una volta insediato, potrà concedere un’estensione di 90 giorni sulla scadenza ora fissata “sulla base dei progressi” fatti verso la vendita ordinata.  

 

 

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