Economia & Lavoro

Thyssen vende Ast, l’ad Burelli “Sono fiducioso sul futuro”

Come un fulmine a ciel sereno, nella giornata di ieri, il Ceo di Thyssen, Heinrich Hiesenger, nella conferenza annuale di fine anno, ha confermato la volontà di voler cedere l’asset di Ast Terni. Che le acciaierie ternane non fossero proprio tra le priorità del colosso tedesco si era capito, ma nessuno immaginava che che la volontà di Thyssen fosse così a breve termine.

Soprattutto la circostanza nella quale è stata resa nota la notizia aveva scatenato la reazione della Governatrice dell’Umbria, Catiuscia Marini, che si è detta “stanca che la TK continui ad affidare a note di agenzia comunicazioni che riguardano i futuri assetti proprietari di un sito industriale di grande rilevanza strategica non solo per Terni e l’Umbria, ma per il Paese. E’ ormai dal 2012 che Thyssen utilizza tale irriverente ed inusuale modalità di gestione delle relazioni sindacali ed istituzionali. E non ci meraviglia, quindi, apprendere ora, sempre da una agenzia di stampa, la volontà di TK di cedere l’AST”.

Operai Ast sotto al Mise

Subito la presidente si è attivata per chiedere un vertice urgente al Mise  per chiarire con il management tedesco quali siano le ‘nuove’ prospettive per gli stabilimenti ternani. A placare un po’ gli animi ha provato l’ad Massimiliano Burelli che, nella giornata di oggi, ha diffuso una nota, nella quale cerca di smorzare i toni: “Dal nostro punto di vista, nulla è  cambiato: siamo e rimaniamo una costola importante della Business Area Materials Services – commenta Burelli – e non rientriamo, come già comunicato, nella Joint Venture pianificata fra thyssenkrupp Steel Europe e Tata Steel Europe. 

Posso soltanto ripetere quanto detto lo scorso 16 Ottobre ai Segretari Nazionali delle Organizzazioni Sindacali – aggiunge l’ad – disponiamo di importanti sinergie all’interno della nostra Business Area, da quando ne siamo entrati a fare parte, abbiamo cominciato a sviluppare un nuovo modello industriale, le nostre performance sono cresciute, mese dopo mese, ed Ast è tornata a fare utili. Da Aprile 2014 abbiamo contribuito in maniera costante alla crescita dell’EBIT, nonostante le difficili condizioni di mercato: la nostra ambizione è proseguire, per migliorare ulteriormente il ruolo ed il valore di AST.

Oggi possiamo confermare il nostro ottimismo sul futuro del sito di Terni.

Continuando con il nostro programma di miglioramento – conclude – potremo raggiungere i nostri obiettivi, diventeremo più competitivi sul mercato interno e sui mercati internazionali”.