Anni di incontri e trattative, ma, alla fine, ThyssenKrupp e Tata Steel sembrano aver trovato l’accordo per una joint-venture che costituirà il nuovo colosso della produzione di acciaio in Europa.
A confermare l’avvenuta intesa, oltre al Financial Times, anche l’agenzia Bloomberg, che danno per siglata l’intesa al 50%. La nuova compagnia “ThyssenKrupp-Tata” dovrebbe avere sede in Olanda, da dove verranno prese tutte le decisioni strategiche su gestione della produzione e del personale.
Secondo le prime indiscrezioni, il nuovo colosso dovrebbe occuparsi di produzione di acciaio al carbonio, ma, inevitabilmente, ci si interroga su quali possibili ripercussioni possano esserci sugli stabilimenti di Viale Brin, controllati da Thyssen. In particolare, è il ternano senatore Pd, Gianluca Rossi, a porre interrogativi sul futuro di Terni, chiedendo trasparenza su eventuali sviluppi per le acciaierie e invitando il Presidente Del Consiglio Gentiloni a vigilare sulla vicenda, visto che la nuova joint-venture, secondo la stampa internazionale, prevede un taglio di circa 4mila posti di lavoro tra amministrativi e operai.
“A comunicazione, peraltro attesa, dell’inizio della joint venture tra ThyssenKrupp e Tata Steel entro la fine del 2018 apre scenari inediti e nuovi nell’ambito della siderurgia europea.
Le voci sull’operazione si ricorrono da tempo – scrive Rossi – tanto che il 7 aprile 2016 ho scritto una lettera al Presidente del Consiglio Renzi chiedendo di approfondire e vigilare sulle ripercussioni che l’Italia potrebbe patire. Rinnovo quell’invito all’attuale Presidente Gentiloni e al ministro Calenda, affinché si interloquisca anche con la Commissione europea al fine di garantire un futuro certo alla siderurgia continentale ed evitare gli errori del recente passato”.
“Terni, in particolare, – ricorda il senatore dem – ha già pagato il conto di accordi non industriali ed ha subìto tagli e ripercussioni sociali, per cui si chiariscano senza ‘pacche sulle spalle’ le ragioni per cui non saremo coinvolti dall’accordo.
Si manifestino chiaramente i piani di ThyssenKrupp, senza lasciarci nuovamente in balia di fumosità. Le domande sono sempre le stesse: poiché in TK rimarrà solo Terni come produzione inox, si dica con quali prospettive e con quale proprietà. Inoltre è da chiarire se gli annunciati tagli di personale (2000 per TK) riguarderanno solo i siti tedeschi o se a Terni verremo nuovamente coinvolti, cosa che, dopo la vicenda del 2014, sarebbe inaccettabile oltre che improponibile, pena un ridimensionamento strategico del sito ternano.
Per tali ragioni sono auspicabili chiarimenti e interventi del Governo tesi a chiarire quanto ora messo nero su bianco”.
Creare il secondo produttore più grande d’Europa, puntando su qualità e tecnologia. È questo l’obiettivo del memorandum siglato oggi tra thyssenkrupp e Tata Steel per fondere le proprie attività europee nel settore dell’acciaio. Per quanto riguarda thyssenkrupp, l’accordo coinvolge la business area Steel Europe e prevede una joint venture paritetica (al 50%) che sarà finalizzata nel 2018 e sinergie annuali tra i 400 e i 600 milioni di euro. La nuova società, con sede in Olanda, avrebbe vendite pro-forma di circa 15 miliardi di euro, circa 21 milioni di tonnellate di spedizioni in acciaio ogni anno e circa 48.000 dipendenti in 34 siti.
“Attraverso questa joint venture – ha commentato l’amministratore delegato di thyssenkruup AG Heinrich Hiesinger – vogliamo offrire alle attività europee nel settore dell’acciaio di thyssenkrupp e Tata un futuro duraturo. Abbiamo deciso di affrontare le sfide strutturali dell’industria siderurgica europea, attraverso la creazione di un player forte”.
Negli ultimi anni l’industria siderurgica ha affrontato enormi sfide in Europa, stretta tra problematiche economiche e politiche che riguardano in particolare i difficili rapporti commerciali con la Cina: vi è una sovraccapacità strutturale nell’offerta e una pressione d’importazione costante che grava su tutti i produttori europei.
“In Tata – ha aggiunto Hiesinger – abbiamo trovato un ottimo partner sia a livello strategico che culturale. Condividiamo un chiaro orientamento alle prestazioni e la stessa comprensione della responsabilità imprenditoriale verso la forza lavoro e la società”.
Entrambi i partner aspirano alla leadership di qualità e tecnologia nell’industria siderurgica europea e sviluppano continuamente prodotti e soluzioni innovative per i clienti. thyssenkrupp e Tata hanno un DNA culturale ugualmente caratterizzato dalla volontà di abbracciare i cambiamenti al fine di garantire il loro futuro.
Le attività di Material Services, tra cui Acciai Speciali Terni, non sono interessate alla Joint venture.