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Thyssen, Strasburgo approva risoluzione su industria siderurgica

Lu. Bi.
Si è riunita ieri la Commissione Industria del Parlamento Europeo a Strasburgo, che ha votato e approvato all'unanimità l'interrogazione sul futuro della siderurgia europea. In primo piano anche la situazione delle acciaierie di Terni come affermato dal vice presidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, firmataria della risoluzione con Amalia Sartori, presidente della commissione industria: “Fondamentale che vi sia un attento monitoraggio della situazione di alcuni stabilimenti, tra cui Terni, la cui integrità è a rischio e Trieste, affinché non sia minacciata la competitività europea nel settore dell'acciaio”. La necessità di monitorare a livello europeo lo sviluppo dell'industria siderurgica è dovuta principalmente a due fattori: crisi energetica e concorrenza dei Paesi Terzi. “Il voto dell'aula di Strasburgo è un segnale dell'impegno delle Istituzioni comunitarie per il rilancio di un settore strategico per l'economia europea come quello della siderurgia si legge nella risoluzione – L'industria dell'acciaio sta attraversando una grave crisi dovuta a un calo della domanda, alla concorrenza con i Paesi Terzi, agli alti costi dell´energia con conseguenti ripercussioni sull'occupazione: come attestano le cifre si è passati da un milione di posti di lavoro nel 1970 a circa 369.000 nel 2012, solo nell'ultimo triennio ne sono andati persi piu di 50000″.
“Nel testo approvato oggi – continuano le firmatarie – si evidenzia la necessità che la Commissione europea presenti quanto prima il Piano d'Azione Europeo per il settore siderurgico per garantire la competitività delle nostre industrie, che rischiano di essere penalizzate nel confronto con i Paesi Terzi, le cui merci sono prodotte a condizioni e secondo standard non comparabili con quelli comunitari in termini di qualità, tutela dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori. Occorrono misure concrete come l'introduzione di una certificazione di qualità per i prodotti legati all'acciaio e la costituzione di consorzi di imprese per affrontare gli alti costi dell'energia”.

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