“E’ veramente scandaloso che il Consorzio Tevere-Nera, dopo che la provincia di Perugia ha affermato che gli sprechi si annidano negli enti secondari e a poche ore dalla riunione della regione che potrà anche decidere per la dismissione dell’ente, si conceda il lusso di assumere due nuovi impiegati e di fare lievitare gli stipendi per gli addetti all’ufficio legale”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il presidente nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, ed il segretario di Narni, Massimo Marrucco. “Soltanto a ridosso dell’annunciato accorpamento dei tre consorzi – proseguono Tracchegiani e Marrucco – quello ternano fornisce delle proposte di riorganizzazione, come ad esempio un nuovo progetto per le riscossioni, la costituzione di un’unica centrale di acquisto e l’elaborazione unica delle buste paga: viene allora naturale chiedersi come mai nessuno ci abbia pensato prima. Inoltre, pare anche che sia in via di definizione una sorta di esenzione fino ad un limite massimo ancora da determinare che, si badi bene, sarà concessa solo quando si rispetteranno i costi standard che saranno individuati dalla regione. A tutt’oggi però, il Consorzio Tevere-Nera è obbligato dalla legge regionale ad applicare la tassa erga omnes e a recuperare gli arretrati dal 2008 al 2010 finanziando un ufficio legale sovradimensionato”. “La situazione è divenuta intollerabile – conclude la nota – ed è ora di dire basta. Italia Federale prenderà visione dei bilanci del Consorzio per verificare i criteri di economicità e di efficienza adottati per la gestione dell'ente e, nel caso la regione non decida in merito, si adopererà per la richiesta di commissariamento dell’ente”.