Categorie: Politica Terni

Tevere-Nera: Leo Venturi illustra la posizione dei Comitati per l'abrogazione della tassa

di Leo Venturi (*)I Comitati seguono con grande attenzione la discussione sui Consorzi di Bonifica su cui la Regione è chiamata ad esprimersi nei prossimi giorni. I Comitati ribadiscono prioritaria la necessità che la tutela idrogeologica del territorio e tutte le competenze che su tale materia stanno in capo alla Regione, anche sulla base dell’articolo 61 del decreto legislativo numero 152 del 2006 (norme in materia ambientale), siano tolte ai Consorzi e assegnate ad un unico soggetto che le eserciti sull’intero territorio regionale. Solo attraverso questa scelta si concretizza quanto previsto dall’atto di indirizzo approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale mettendo finalmente tutti i cittadini nella stessa condizione rispetto ad una materia così importante quale la tutela idrogeologica e ambientale. Mentre moltissimi cittadini, da anni, chiedono con forza che le istituzioni intervengano per dare sostanza a questo principio, i “burocrati” della Regione – molto sensibili a non modificare l’esistente per evitare di perdere potere e ruolo – tentano di sostenere che, in base ad alcuni articoli del richiamato D. lgs (in particolare l’art. 166), i consorzi, anche se privati delle competenze in materia di tutela idrogeologica, possono continuare “indiscriminatamente” a chiedere ai cittadini di “mantenerli” attraverso le cartelle. Tutto ciò è fuorviante e non corrisponde a quanto lo stesso articolo afferma. È ovvio che la capacità impositiva dei consorzi non può essere cancellata ma la stessa dovrà essere esercitata esclusivamente per i servizi realmente prestati ai consorziati e non in maniera generalizzata, come oggi avviene, in forza di una “presunta attività di tutela idrogeologica” ad essi delegata dalla Regione. Tutela idrogeologica, tra l’altro, totalmente finanziata con le risorse che Stato, Regione, Province e Comuni trasferiscono ai consorzi, risorse rinvenienti dalla fiscalità generale e quindi versate da tutti i cittadini e che nella stragrande maggioranza del territorio regionale è garantita senza che i cittadini siano chiamati a pagare ulteriori contributi. I Comitati giudicano sconcertante l’ambiguo e pilatesco comportamento delle competenti Direzioni burocratiche della Regione, chiamate anche a controllare le attività svolte dai consorzi ed i relativi bilanci, che da anni “fanno finta di non sapere e non vedere” al punto da rimanere indifferenti di fronte alle annose e assurde situazioni che colpiscono migliaia e migliaia di cittadini sempre più impotenti ed indignati. Tali comportamenti non possono essere più tollerati perché rischiano di vanificare ogni sforzo teso ad affermare il principio che a tutti i cittadini devono essere garantiti uguali diritti e uguali trattamenti su tutto il territorio regionale nelle materie di competenza della stessa Regione. I Comitati contrasteranno soluzioni ambigue e pasticciate, frutto di pressioni utili a salvaguardare “rendite di posizione” che nulla hanno a che fare con gli interessi generali delle nostre comunità e che mirano a non modificare l’esistente, pressioni che rischiano addirittura di far naufragare la stessa riduzione del numero dei consorzi – quasi fossero cattedrali inaccessibili e intoccabili – in un momento in cui l’azione di razionalizzazione sta interessando altri settori e altre realtà assai più utili e più vicine ai cittadini, basti pensare al sistema sanitario regionale o al trasporto pubblico. Per mantenere alto l’impegno e la mobilitazione i Comitati definiranno nei prossimi giorni, nel corso di un’assemblea pubblica, nuove iniziative di denuncia e di lotta in concomitanza con l’avvio della discussione in Consiglio Regionale, non escludendo “l’ennesima” manifestazione davanti alla sede dello stesso.

(*) referente dei Comitati per l'abolizione della tassa Tevere-Nera