“Il primo progetto per la deperimetrazione delle aree esondabili del Fiume Nera è pronto ed è stato presentato dai professionisti incaricati dal Consorzio Tevere Nera in Regione e, dopo la dovuta verifica, verrà sottoposto a Roma all’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale” – Ne dà notizia l’assessore regionale ai lavori pubblici Enrico Melasecche. Sono centinaia le attività artigianali, commerciali, agricole ed industriali che ad oggi sono rimaste vincolate per effetto delle normative del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dell’allora Autorità di bacino del fiume Tevere.
“La deperimetrazione – spiega ancora Melasecche – quindi, liberando le relative aree dal vincolo, costituisce un forte contributo allo sviluppo economico del territorio come lo sarà la creazione degli argini per la messa in sicurezza fino a Narni e la successiva completa deperimetrazione di tutte le aree della vallata. C’è stato in questi mesi un continuo positivo confronto fra il Consorzio, i progettisti e gli uffici regionali che ringrazio, che sta portando con sollecitudine al conseguimento di questo primo obiettivo”.
“Da molti anni – ha affermato l’assessore – una delle ragioni che ha frenato lo sviluppo dell’area è stata la situazione che vive l’intera pianura da Terni a Narni a causa della esondabilità del fiume Nera regolata dalla normativa di settore particolarmente stringente. I numerosi imprenditori che vorrebbero realizzare nuove iniziative sono bloccati a causa del regime dei terreni su cui il vincolo attuale rende impossibile qualsiasi intervento”.
“Ad esempio la società Ternana Calcio – ha ricordato l’assessore Melasecche – possiede, sotto Ponte Allende, un’area acquistata ai tempi della presidenza Longarini per realizzarvi il Centro Sportivo poi spostato a Villa Palma, sostituito dal progetto della nota clinica privata in abbinata al nuovo Stadio di calcio. Ebbene sull’area accanto al fiume, nonostante siano stati realizzati gli argini qualche anno fa, sussiste ancora tale vincolo. Proprio per liberare gran parte della città di Terni da questo problema siamo riusciti alcuni mesi fa in Regione a finanziare per 310.000 euro il Consorzio Tevere Nera per conseguire due obiettivi fondamentali: l’elaborazione delle procedure necessarie per avviare la deperimetrazione delle aree messe in sicurezza grazie agli argini già realizzati dal Consorzio negli ultimi dieci anni e la progettazione definitiva del completamento degli argini nel tratto residuo da Terni – Svincolo S.S. E 45 – fino a Narni, Ponte d’Augusto, per circa Km 10 con una richiesta al Ministero dell’Ambiente di circa 30 milioni utilizzando i fondi PNRR”.