Economia & Lavoro

Testo Unico Commercio, 2^ Commissione dice SI a Regolamento | Attenzione su aree sature, come ex P&P Spoleto

Sembra prendere forma a livello regionale, la convinzione “bipartisan” che  le aperture di nuovi spazi commerciali con metrature consistenti (superiori ai tradizionali esercizi di vicinato che arrivano ad un massimo di 250 mq) siano da valutare con maggiore attenzione. In questo senso la discussione si può ben dire “viene da lontano”, per intenderci ai tempi dell’apertura del Centro Commerciale Collestrada alla fine degli anni ’90. Un dibattito che si è riaperto e richiuso in regione a fasi alterne, ogniqualvolta si presentava la necessità di autorizzare un nuovo esercizio di medie-grandi dimensioni. Una analisi che sta avendo un riflesso interessante nella trattazione della vicenda che vede protagonista l’area della ex Panetto & Petrelli di Spoleto.


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Un classico esempio di “area satura” così come viene rappresentata dalle indicazioni alla  2^ Commissione da parte del Consigliere regionale Nevi (FI). Ricordiamo che nel caso di Spoleto si sta ragionando sul recupero di un’area di archeologia industriale da destinare a superficie commerciale di tipo M3 (compresa tra 900 e 1500 mq), area su cui insiste a pochi metri di distanza una analoga superficie dalle stesse caratteristiche. Il tutto in una zona inserita nel perimetro del Centro Storico, a poche decine di metri dai servizi della Mobilità Alternativa e del nosocomio cittadino.

La Seconda commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Eros Brega, si è riunita intanto ieri mattina, 20 novembre, a Palazzo Cesaroni per esprimere il parere sul regolamento del ‘Testo unico del commercio‘ e per altri argomenti all’ordine del giorno.

Aprendo i lavori il presidente Brega ha posto in votazione il parere sul regolamento del ‘Testo unico del commercio’ spiegando che “la Giunta regionale ha apportato richieste emerse durante le sedute di Commissione”. Il parere favorevole (5 SI e 2 astenuti, Liberati – M5s e De Vincenzi – Rp) è stato accompagnato dall’invito all’Esecutivo regionale di tenere in considerazione anche le ultime indicazioni contenute in una lettera giunta da Confcommercio e quelle del consigliere Nevi (FI) circa le “aree sature”.

La nota del consigliere Giacomo Leonelli (PD)

 “L’articolato del Regolamento del Commercio, licenziato questa mattina dalla Seconda commissione consiliare, ha compiuto importanti passi in avanti, recependo anche le obiezioni da me formulate nel corso delle precedenti sedute della commissione stessa”: lo sottolinea il consigliere regionale del Partito democratico Giacomo Leonelli.

“Intanto – spiega – sono stati previsti i pareri obbligatori necessari della Conferenza dei servizi per le nuove aperture di attività di ampia superficie o per l’ampliamento degli spazi commerciali, al fine di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini che abitano i territori su cui insistono tali insediamenti. E nella fase di partecipazione, riguardante l’elaborazione degli strumenti urbanistici, andranno coinvolte anche le associazioni rappresentative delle istanze territoriali, un modo ulteriore per aprire la fase decisionale a coloro che vivono la realtà sociale in cui si inserisce la nuova attività commerciale”.

“Un’altra previsione significativa – prosegue Leonelli – è poi contenuta nell’articolo 5 dello stesso testo, che statuisce la facoltà da parte di chi voglia investire in questo genere di attività commerciali di sostituire alla corresponsione degli oneri finanziari connessi lo svolgimento di opere di riqualificazione e rigenerazione urbana nell’ambito della zona in cui le attività si svolgono, stipulando un’apposita convenzione con il Comune”.

“Queste nuove previsioni – conclude – accanto ad altre indicazioni che abbiamo fornito alla Giunta, rappresentano dunque dei passi in avanti e dei segnali importanti rispetto alle criticità che avevo precedentemente segnalato, e testimoniano che quanto avevo eccepito nelle scorse settimane era mosso unicamente dalla volontà di garantire il rispetto del contenimento dei volumi e il risparmio del consumo di suolo, temi su cui oggi la Giunta regionale, attraverso un lavoro di squadra e la giusta partecipazione, ha dato un segnale importante”.

E chissà che il dibattito regionale non coinvolga anche gli attori protagonisti della questione spoletina. Di sicuro il nuovo Testo Unico, per la sua chiara caratteristica bipartisan, potrebbe diventare la pietra di paragone su cui lavorare per affrontare al meglio il recupero dell’ex tipografia di Spoleto.