Non piace al presidente di CPA Umbria, Angelo Liurni, la delibera con la quale la Regione Umbria autorizza la caccia in deroga alle specie storno, tortora dal collare e piccione di città.
“L’ennesima delibera fatta dalla Regione – attacca Liurni – senza la minima consultazione o confronto con le associazioni venatorie”.
Una scelta che CPA contesta per i tempi e i modi. E spiega i motivi: “Intanto, visto che hanno comunque dichiarato che ci sono da pagare (con i soldi pubblici, compresi quelli delle tasse che pagano i cacciatori) diversi danni causati da questi volatili, se veramente si volesse intervenire in maniera incisiva andavano comunque cacciati in preapertura, come fanno molte altre Regioni. Infatti, le culture vengono danneggiate quando sono in atto non di certo a ottobre quando ormai diventa anche difficile trovare le pasture di piccioni di città e tortora dal collare. Quindi una presa in giro per i cacciatori. Che comunque – sottolinea Liurni – con la migrazione in atto non perderanno di certo tempo a cacciare i nocivi solo per porgere per l’ennesima volta l’altra guancia a chi ne trae solo profitto”.

“Ma la cosa ancor più grave e come già fatto e da me contestato per la selezione – prosegue il presidente di CPA – è l’obbligatorietà di utilizzare il tesserino venatorio digitale. Cosa che tutte le Regioni italiane che comunque fanno le preapertura non utilizzano. Perché, allora, penalizzare i cacciatori umbri?”.
Prosegue Liurni: “Io credo che già con l’annullamento dell’emendamento Puletti sulla percorribilità delle strade di montagna è stato tolto abbastanza da questa nuova amministrazione. Ora continuiamo con tutte queste imposizioni: basta! I cacciatori umbri non sono bancomat da utilizzare all’occorrenza. Sono persone oneste, da rispettare e valorizzare come costanti sentinelle e gestori del mondo rurale umbro”.
Conclude Liurni: “Augurando un buon Ferragosto ai cacciatori e alle loro famigli, spero che la Regione modifichi la delibera, dando la possibilità ai cacciatori di accedere ai prelievi in deroga con app come fanno le altre Regioni e come comunque previsto dalle attuali normative. Non stiamo chiedendo la luna, ma solo ed esclusivamente rispetto e valorizzazione, visto che già svolgiamo gratuitamente un servizio di controllo della specie cinghiale. Non è cosa da poco e a mio giudizio va rivista anche questa”.