La sentenza sul caos tesserini del 2020: sanato dall'arrivo di quelli definitivi | La Regione dovrà però pagare le "spese di lite"
Il Tar “salva” la passata stagione venatoria, iniziata con i tesserini provvisori realizzati dalla Regione a causa del ritardo della tipografia che doveva stamparli.
Per i giudici amministrativi, che già avevano respinto la richiesta di sospensione cautelare chiesta dal Wwf, il fatto che da ottobre 2020 siano stati poi consegnati i tesserini ufficiali fa venir meno l’interesse al ricorso. Sanato quindi il mese di caccia fatto con i tesserini provvisori e tutte le conseguenze determinazioni della Regione Umbria che erano state impugnate dagli ambientalisti.
Niente “sentenza-monito”
Il Wwf chiedeva comunque un giudizio di merito, allo scopo di avere una sorta di “sentenza-monito” per il futuro sull’ammissibilità dei tesserini provvisori. Cosa che però il Tar dell’Umbria ha respinto, proprio perché nel frattempo è venuto meno l’interesse a ricorrere, essendo stati consegnati i tesserini ufficiali.
Regione condannata alle spese
Tuttavia nella stessa sentenza condanna la Regione Umbria al pagamento delle “spese di lite” al Wwf (quantificate in 2 mila euro), riconoscendo comunque che il tesserino provvisorio quale quello adottato dalla Regione Umbria “appare inidoneo a consentire il corretto esercizio dell’attività di vigilanza sul rispetto delle condizioni per lo svolgimento dell’attività venatoria”.