Sei mesi di sospensione dal Pd per il vicepresidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Marco Vinicio Guasticchi e otto mesi per il vicesindaco di Montone Roberto Persico. Questo ha stabilito la commissione provinciale di Garanzia del Partito Democratico di Perugia.
Il provvedimento è stato preso a causa di 12 tessere giudicate “sospette”, che sarebbero state sottoscritte proprio nel circolo Pd del borgo altotiberino. Secondo quanto riportato dal segretario montonese, Guasticchi e Persico avrebbero favorito, con modalità non consone alla prassi, le iscrizioni di persone mai state tesserate prima, tra cui anche un esponente di un altro partito.
Lo stesso Guasticchi, in un post su Facebook, riassume il nocciolo della questione dal suo punto di vista:
La commissione di garanzia provinciale mi avrebbe sospeso per 6 mesi dal partito in quanto colpevole di aver agevolato (insieme a Persico, ndr) l’iscrizione al Pd di Montone di 12 neo iscritti, con la macchia di non essere graditi alla segreteria montonese per motivi meramente correntizi […] Questa accusa, che farebbe inorridire Renzi, stigmatizza il fatto che uno degli iscritti provenga da esperienze politiche diverse rispetto alla sinistra, ovvero come Alfano ed altri alleati di governo. La cosa più grave però riguarda il fatto che due dei tre membri del collegio giudicante abbiano sottoscritto il documento per sostenere il No. Cosa questa che li mette in uno stato di palese incompatibilità giudicante in quanto loro stessi passibili di sanzioni disciplinari
La prossima settimana, per far luce sul caso, ci sarà un incontro fra i suddetti protagonisti e la commissione di garanzia.