di PraesidiumAbbiamo letto con attenzione il comunicato stampa concernente l’incontro della responsabile della Regione Umbria e del Sindaco del Comune di Orvieto con i vertici di Cassa Di Risparmio di Orvieto spa e della sua controllante Medio Credito Centrale.
Riteniamo l’incontro opportuno ed auspicabile che si ripeta nel tempo.
Alcune considerazioni in premessa che diamo per acquisite:
1) è vero che Cassa di Risparmio di Orvieto spa è stata salvata da Mediocredito centrale quando non aveva più patrimonio per poter proseguire le attività;
2) è vero che i dati della semestrale sono molto buoni, anche se in linea con tutte le banche d’Italia che sono ampiamente aiutate a fare più margini, anche a scapito dei costi sostenuti dai clienti per la mediazione, come peraltro rilevato dallo stesso Ministro Giorgetti;
3) è vero che la CRO è attualmente posseduta da Mediocredito centrale e, con una partecipazione oggi solo finanziaria, dalla Fondazione Cassa di Risparmio Di Orvieto che, a seguito dell’aumento di capitale, non ha più una quota di minoranza qualificata che le consente di avere voce in capitolo sulle operazioni straordinarie;
Premesso quanto sopra, spontanee emergono le sottoelencate osservazioni:
A) sarebbe stato auspicabile che Regione e Comune avessero assunto l’impegno di farsi promotori di progetti per lo sviluppo del territorio, cogliendo così appieno le opportunità offerte dalla nuova proprietà;
B) non si comprende la dichiarazione fatta dalla sindaca, secondo cui avrebbe seguito ed avrebbe avuto voce in capitolo su tutto il processo di ricapitalizzazione e ristrutturazione. Se fosse veramente così, avrebbe la responsabilità di aver contribuito ad indebolire la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, che peraltro ha perso ogni rappresentanza negli organi statutari e per questo ha annunciato di aver attivato un possibile contenzioso. Avrebbe in sostanza la responsabilità di aver agito contro gli interessi della Fondazione;
C) ciò che riteniamo più grave è che la Sindaca non abbia fatto parola dei 22 milioni che sono stati sottratti ai cittadini orvietani e alle imprese locali (86 milioni tra tutte le filiali CRO umbre e dell’Italia centrale) per effetto del cattivo comportamento della vecchia gestione, sollecitando almeno un minimo di attenzione sul problema.
D) l’ordine di grandezza del danno arrecato al territorio è di gran lunga superiore ai fondi del Pnnr complessivamente destinati alla nostra città. Ci sono ancora molte cause civili e procedimenti penali pendenti sulla questione e circa un migliaio di clienti risulta intrappolato senza alcuna rappresentanza nel possesso dei titoli che formalmente non valgono nulla e che non possono nemmeno dare origine a minusvalenze.
Ci sembra particolarmente grave non avere almeno posto il problema ai vertici di CRO e MCC, con ciò non mostrando sensibilità, anche soltanto di facciata, verso i cittadini colpiti.
Come se non fosse successo nulla.
Luogo: Orvieto, via Pecorelli, 22, ORVIETO, TERNI, UMBRIA
Questo contenuto è stato scritto da un utente della Community. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.