29 anni di carcere per i 4 spoletini accusati di far parte di una presunta cellula anarco-insurrezionalista. E’ questa la richiesta avanzata oggi dal pm Manuela Comodi alla Corte d’Assise di Terni davanti alla quale si celebra il processo “Brushwood”. Una requisitoria lunga (5 ore) al termine della quale il sostituto procuratore ha ripercorso l’intera inchiesta, scattata all’alba del 23 ottobre 2007 con un bliz dei carabinieri dei Ros. Un’operazione che fu molto criticata dall’opinione pubblica per l’imponente messa in campo di uomini e mezzi, incluso un elicottero, chiamati ad arrestare 4 giovani ventenni (un quinto, poi risultato estraneo, è nel frattempo deceduto).
Per l’accusa comunque oggi è stata l’ultima fatica di questo processo di primo grado (anche se il 10 maggio si terranno le eventuali repliche delle parti). La dottoressa Comodi ha chiesto 9 anni di reclusione per Michele Fabiani (accusato di aver costituito la presunta cellula) mentre per gli altri tre, responsabili di averne fatto parte, è stata avanzata la richiesta di 8 anni (Andrea Di Nucci) e 6 anni ciascuno per Dario Polinori e Damiano Corrias.
La prima arringa difensiva è stata quella del legale di Polinori, l’avvocato Francesco Falcinelli, che ha chiesto l’assoluzione per il proprio assistito. Domani proseguiranno quelle degli altri difensori.
Dunque prima dell’estate si avrà il responso finale. La Corte d’Assise dovrà stabilire se i 4 sono o meno responsabili del gravi reati contestati. Per dirla come i senatori Brutti e Ferrante se si tratta “di un gruppo di perditempo più imbecilli che veramente pericolosi”. La loro giovane età ha sempre convinto la cittadinanza di Spoleto ad escludere la seconda ipotesi.
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