La Regione ha fatto ufficialmente partire l’iter per richiedere lo stato di emergenza nazionale a seguito del terremoto che, giovedì scorso (9 marzo), ha colpito Umbertide e la zona di confine con il Comune di Perugia.
Nella seduta straordinaria di oggi (13 marzo), infatti, la giunta ha deliberato di dare mandato al Servizio Protezione civile ed emergenze, con il supporto del Servizio Rischio sismico regionale, di redigere con i tecnici ministeriali l’apposita relazione da inviare al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile per la dichiarazione dello stato di emergenza, richiesta che sarà valutata dal Governo nazionale. La Giunta regionale, inoltre, venerdì 10 marzo ha deliberato d’urgenza un impegno economico per intervenire nell’immediato.
La Protezione civile regionale e comunale, in contatto con il Dipartimento Nazionale e con il supporto di circa 280 volontari, è riuscita finora a garantire l’accoglienza di tutti gli sfollati provvedendo ad allestire circa 200 posti letto totali e preparando loro i pasti. Assistenza, logistica e psicologica tuttora in atto.
I sopralluoghi tecnici dei vigili del fuoco per la verifica della stabilità degli edifici, iniziati dalle prime ore del 10 marzo, hanno disegnato un evidente scenario di notevole criticità sociale ed abitativa nelle frazioni di Pierantonio (il cui centro presenta il 90% di edifici inagibili), Pian d’Assino e Badia di Montecorona, dove ad oggi sarebbero già state emanate complessivamente oltre 35 ordinanze sindacali di sgombero per altrettanti edifici privati. Secondo la prima stima, alla fine dei controlli, potrebbero risultare circa 500 persone con abitazioni non agibili, oltre alle varie attività commerciali.
Per quanto riguarda le due scuole risultate inagibili a Pierantonio, i 60 studenti delle medie riprenderanno le lezioni da mercoledì 15 marzo, “traslocando” nella scuola media di Umbertide. I 90 alunni della scuola elementare, invece, entro una settimana, saranno sistemati negli spazi inutilizzati della scuola dell’infanzia di Pierantonio, l’unica rimasta agibile.