Aggiornamento alle 21,30 – E’ critica la situazione a Preci, area vicina alla quale è stato registrato l’epicentro della terribile scossa di terremoto di questa mattina. Per tutta la giornata si è infatti parlato di Norcia e dei numerosi crolli alcuni dei quali ripresi in diretta, mentre era difficile avere notizie dal piccolo comune guidato da Pietro Bellini, isolato da ogni punto di vista, senza energia elettrica né acqua potabile, con le strade di accesso chiuse, la linea telefonica malfunzionante. E perfino senza carburante per i mezzi di soccorso.
A fare il punto è in serata il vicesindaco Paolo Masciotti. “La situazione qui è critica – racconta – a pranzo abbiamo fornito 300 pasti, in 2-3 punti diversi abbiamo posizionato dei container come punti di ritrovo. Il centro principale è il centro Caritas, dove è stato allestito il Coc, il centro dei vigili del fuoco e quello medico ed il punto per le associazioni che aiutano a presidiare il territorio”. Proprio al centro Caritas si sta cercando di approntare per la notte più posti letto possibile. Tante però saranno le persone che dormiranno in macchina, nelle frazioni. “Il problema principale è che sono state tolte tutte le tende, che per noi sarebbero state essenziali”. L’appello del vicesindaco è quello a far arrivare nuovamente le tende o roulotte o container in attesa dei moduli prefabbricati. Per lo meno per chi ha delle attività economiche ed agricole nella zona, che non può abbandonare. Già nei giorni scorsi il sindaco Bellini aveva invitato la popolazione a non abbandonare il territorio. Il timore è quello di uno spopolamento per sempre di questi luoghi. Il luogo simbolo di Preci, l’abbazia di Sant’Eutizio, non c’è più. La facciata è definitivamente crollata, così come il campanile, situato su uno sperone di roccia da giorni a rischio.
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Ma i problemi non sono solo di tipo abitativo per Preci. Le strade sono tutte chiuse. La ex statale 209 ha visto franarle addosso un’intera montagna ed è allagata da un fiume straripato per il peso delle macerie. La 476 era stata già chiusa a Piedivalle dopo il terremoto del 26 ottobre. “Si passa solo da strade bianche e poco agevoli” spiega Masciotti. Ed oggi è emerso un altro problema: i mezzi di soccorso, racconta il vicesindaco, sono rimasti senza carburante. “Abbiamo prestato noi il gasolio usando la pompa in dotazione al Comune, ma ora è finito pure quello. Tutti i mezzi sono a secco“. Per fortuna nel corso della giornata è arrivata un’autobotte di acqua potabile, visto che è stato sconsigliato per precauzione l’uso di quella delle rete idrica pubblica.
A Preci, così come a Norcia, non si placano quindi le polemiche per aver tolto le tende in fretta e furia e per i tempi lunghi per l’assistenza della popolazione in loco. La gente non si vuole spostare, né è pensabile la soluzione dell’autonoma sistemazione: nella zona non sembrano esserci case sfitte e sicure da affittare in questo momento, ma soprattutto le persone hanno paura e non si fidano degli edifici. La situazione in Valnerina (ed anche nel territorio marchigiano) è veramente drammatica. A Norcia sono crollati interi paesi. A San Pellegrino di Norcia, ad esempio, ci sono stati nuovi ed ingenti danni. In tutto il centro Italia questa mattina si sono alzate nuvole di fumo per colpa dei crolli. Gli allevatori sono preoccupati per i loro allevamenti e grande da questo punto di vista è l’operato del Corpo forestale dello Stato, che oltre all’assistenza della popolazione insieme alle altre forze dell’ordine, si sta prendendo cura delle stalle, facendone il censimento e vedendo cosa serve.
Le forze dell’ordine, comunque, insieme a vigili del fuoco ed associazioni di protezione civile, stanno compiendo sforzi sovrumani per aiutare la popolazione. Oltre alla Forestale, presente con vari presidi in questi piccoli luoghi di montagna, Carabinieri e Polizia stanno presidiando il territorio anche per evitare atti di sciacallaggio. In serata un elicottero della Guardia di finanza invece è atterrato sul Pian grande di Castelluccio per portare viveri ed altri beni di prima necessità alle 20 persone che si trovano nella frazione montana in un container e che sono isolati a causa della chiusura di tutte le strade. Tanti i danni anche nella zona industriale di Norcia. Alcuni capannoni di importanti attività produttive, con decine di persone addette, hanno riportato pesantissimi danni.
Intanto sono circa 500 le persone che, da Norcia e dai centri della Valnerina, hanno al momento raggiunto le varie strutture lontane dall’area del sisma (gli alberghi del Trasimeno in particolare) dove trascorreranno questa notte. Poco più di un terzo di quelli che era possibile ospitare: la Regione aveva parlato di 1300 posti disponibili. Ad accoglierle e a coordinare le operazioni è stato l’assessore regionale Antonio Bartolini, che si è recato tra l’altro a Magione dove è stato attrezzato un punto di accoglienza al palazzetto dello Sport che ha ospitato circa 250 persone. Si è operato in modo da non separare i componenti di nuclei familiari, ma di ospitarli nella stessa struttura. “Di fronte alle difficoltà e all’emergenza – ha detto l’assessore Bartolini – l’Umbria dimostra sempre una grande solidarietà e forte impegno. Un plauso e un grazie particolare alla Caritas di Foligno, alla Misericordia di Magione, alla Croce Rossa italiana, ai Comuni di Magione, Corciano, Castiglione del Lago e Passignano sul Trasimeno alle attività ricettive che si stanno impegnando in questa gara di solidarietà”.
Da domani, intanto, nei Coc dei rispettivi Comuni, sarà possibile presentare una nuova richiesta di sopralluogo per verificare l’agibilità degli edifici. Non dovranno presentarla coloro che hanno già ricevuto un esito di inagibilità (lettera E del modulo Aedes).
Il Comune di Assisi in una nota comunica che ha disposto con ordinanza, al fine di effettuare sopralluoghi di verifica, la chiusura per il giorno 31 ottobre 2016, salvo ulteriori provvedimenti, di tutte le scuole paritarie, di infanzia e primarie e nidi privati, sedi universitarie (le scuole pubbliche sono chiuse da calendario regionale) e di tutti gli edifici pubblici adibiti a manifestazioni e attività che presuppongono presenza contemporanea di gruppi di persone in luoghi chiusi (a titolo indicativo: Piscina Comunale, Bocciofila, Palestra Pugilato, tutte le palestre, Campi Sportivi, Tennis Comunale – Centro Sportivo degli Ulivi). Sono già stati disposti per domani, 31 Ottobre, i sopralluoghi su tutte le scuole e gli edifici di competenza comunale e anche la Provincia di Perugia provvederà alle verifiche di propria competenza. Per tutti i cittadini che avessero esigenza di richiedere l’intervento delle squadre tecniche del Comune per sopralluoghi presso le proprie abitazioni private, è possibile contattare il numero attivo 075-8138407. Sarà stilato un calendario per i sopralluoghi in modo da venire incontro a tutti secondo le modalità dettate dalla Protezione Civile.
Aggiornamento ore 19,21 – Confcommercio Umbria e Federalberghi Umbria si sono attivate, subito dopo il sisma, in accordo con la Protezione Civile, per trovare sistemazioni in albergo agli sfollati. Le strutture umbre hanno messo a disposizione centinaia e centinaia di posti letto, nelle zone indicate dalla Protezione Civile, ovvero Assisi, Perugia, Terni, Trasimeno. Nel tardo pomeriggio praticamente l’offerta era tale da coprire tutte le esigenze attuali di ricovero immediato. Sono impegnate strutture alberghiere di Perugia, Lago Trasimeno, Todi, Città di Castello, Assisi, Spoleto, Gubbio, Terni.
Aggiornamento ore 19,10- Forte scossa alle 18,49 di gradi 3,5 nella zona del maceratese, avvertita chiaramente anche in Umbria.
Novità anche da Rete Ferroviaria Italiana con un nuovo punto sulla situazione generale:
Il traffico ferroviario è ripreso su tutte le linee del bacino Umbria, Marche e Abruzzo dopo la sospensione, decisa in via precauzionale, per la scossa tellurica che ha interessato la zona.
I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana hanno concluso tutti i controlli di verifica dell’integrità delle infrastrutture ferroviarie: binari, ponti, viadotti, gallerie e apparecchiature per la gestione e il controllo della circolazione ferroviaria e il distanziamento in sicurezza dei treni.
I controlli delle squadre tecniche di manutenzione ed emergenza sono avvenuti per fasi e hanno interessato le linee:
Pescara – Sulmona, nuovamente operativa dalle 10.10
Terontola – Foligno, nuovamente operativa dalle 10.50
Orte – Falconara, completa funzionalità dalle 12.10
Ascoli – Porto d’Ascoli, nuovamente operativa dalle 13.10
Terni – Sulmona, il traffico ferroviario è ripreso alle 16.55
Albacina – Civitanova Marche, nuovamente operativa 18.30
Per garantire la mobilità durante la sospensione del traffico ferroviario sono stati attivati servizi sostitutivi con autobus sulle linee: Ascoli – Porto d’Ascoli, Albacina – Civitanova Marche, Terni – Foligno, Giulianova – Teramo e Terni -Sulmona.
Per un immediato riparo e supporto logistico alle persone rimaste senza abitazione Trenitalia ha messo a disposizione un treno con sette cuccette, 420 posti letto, che arriveranno domani nella stazione di Foligno.
Il convoglio sarà costantemente alimentato, così le persone avranno sempre luce e riscaldamento.
L’iniziativa è stata attivata dalla Protezione aziendale del Gruppo FS Italiane, presente nelle stazioni interessate dal sisma, in accordo con la sala operativa della Protezione Civile Nazionale.
Già nei giorni scorsi erano state inviate alla stazione di Fabriano cinque vetture cuccette, che hanno reso disponibili 300 posti letto per le persone sfollate in seguito alle scosse telluriche delle ultime settimane.
Aggiornamento ore 19,02 – Nuovo punto della situazione da parte del gestore energia elettrica nazionale. Sono 200 i tecnici della task force Enel che, con circa 50 gruppi elettrogeni e 10 torri faro, stanno operando per far fronte all’emergenza nelle aree colpite questa mattina dal sisma. Nonostante i problemi di viabilità, che in alcuni casi rallentano le operazioni, continua a ridursi il numero complessivo delle utenze disalimentate:
· Umbria: si sono ridotte a circa 800 utenze disalimentate (700 a Norcia e 100 a Cascia), che i tecnici contano di ripristinare entro le 22:00.
· Marche: circa 200 utenze disalimentate concentrate nel Comune di Visso, per le quali è previsto il ripristino entro le ore 21.00.
Proseguono inoltre le attività nelle aree colpite dal sisma del 24 agosto scorso (Arquata del Tronto, Amatrice, Accumoli), dove in accordo con la Protezione Civile sono in corso le attività per rialimentare le utenze interessate (campi tenda, centri di coordinamento). Continua a non destare alcuna preoccupazione la situazione delle dighe Enel presenti nelle zone colpite dal sisma che sono, comunque, costantemente monitorate dai tecnici dell’azienda. Tutte le attività di Enel sul territorio sono portate avanti in stretto coordinamento con i sindaci e la protezione civile.
Ed arriva notizia di un lesione a S.Ivo alla Sapienza a Roma, nella Cupola del Borromini
Aggiornamento ore 18:45 – Appena terminata la riunione operativa tenutasi a Norcia tra il Capo della Protezione Civile Curcio, il commissario straordinario della ricostruzione Errani, il sindaco della città Alemanno e la presidente della regione Umbria Marini, dopo il nuovo terremoto che stamattina ha nuovamente scosso la terra al confine tra l’Umbria e le Marche.
“Sarà una notte difficile” ha detto Curcio, confermando che la priorità è quella di dare assistenza alle vittime di questo fenomeno che segna le persone in modo profondo, anche psicologicamente. “Le persone hanno paura, sono in grande apprensione. Questo è normale” continua il capo della proCiv “Per questo evitiamo la popolazione adspostarsi verso le coste. Sono già partiti 6 o 7 pullman e altri sono in partenza. Non c’è bisogno di soffrire ulteriormente“.
“Stiamo allestendo delle strutture collettive, di prima assistenza” ha invece detto Errani, ribadendo però che nell’immediato la scelta migliore è quella di allontanarsi dal centro del sisma “Non ha senso dormire in macchina, nessuno vuole deportare le persone. Da domani si potrà tornare e costruire insieme un percorso. Il 6,5 è solo di poche ore fa“.
Da una primissima e indicativa stima, il sindaco Alemanno ha dichiarato che potrebbero essere circa 3mila le persone che fino alla scossa di stamattina vivevano a Norcia, su una popolazione complessiva di 5mila residenti.
Aggiornamento ore 17:46 – Facendo il punto della situazione, l’assessore Barberini ha evidenziato che “a Norcia, è stata sgomberata la residenza sanitaria protetta ‘Lombrici’ e gli ospiti sono stati trasferiti nella clinica Santo Stefano a Foligno. Anche a Cascia è stato montato un modulo sanitario avanzato per assistere la popolazione, mentre è stato chiuso il centro di riabilitazione e tutti gli utenti sono stati trasferiti nell’ospedale di Foligno. Alcune persone seguite al livello domiciliare sono state ricoverate in diverse strutture della regione, mentre i pazienti più complessi sono stati accolti nell’Hospice di Spoleto. A Foligno è stata evacuata una parte della residenza protetta per anziani ex Onpi e gli ospiti sono stati spostati nella residenza ‘Anchise’ a Ponte della Pietra a Perugia. Nelle zone più colpite dal sisma, stiamo inoltre allestendo degli armadi farmaceutici”.
Riguardo alle persone rimaste ferite a seguito del terremoto, l’assessore ha fatto sapere che “sono state tutte immediatamente soccorse e ricoverate nei presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto, nel caso di un politrauma più complesso è stato necessario il trasferimento all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Pur nelle difficoltà – ha sottolineato Barberini – la macchina dei soccorsi sta funzionando in maniera adeguata. Ringrazio il personale sanitario, i tanti volontari, gli operatori della Croce Rossa e delle altre associazioni e le forze dell’ordine per lo sforzo che stanno facendo per aiutare le persone e le comunità colpite dal sisma. Ora stiamo dando risposte all’emergenza, poi ricostruiremo tutto ciò che è stato distrutto”.
Aggiornamento ore 17:26 – Arrivano notizie più precise sul versante sanitario, da parte dell’ufficio stampa dell’ospedale di Perugia. A seguito della violenta scossa di terremoto di domenica mattina, sono stati 20 gli interventi di soccorso più significativi effettuati dagli operatori del 118 regionale. Tre dei venti feriti sono stati trasferiti negli ospedali di Terni, Foligno e Spoleto e si trovano ora ricoverati nelle strutture de Santa Maria della Misericordia. Tutti e tre, come informa una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, sono stati trasferiti in elicottero dalle zone colpite dal sisma. Si tratta di una donna di 55 anni che ha riportato un trauma cranico importante, oltre a fratture agli arti, e che si trova ricoverata in Rianimazione; di un uomo di 50 anni colpito dalle travi di un tetto a Forca Canapine, con traumi in più parti del corpo e ricoverato nella struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia; e di un uomo di 90 anni che, anche a seguito delle sue precarie condizioni fisiche, ha accusato un grave malore, che ne ha richiesto il trasferimento in un centro specializzato. Sempre nel pomeriggio gli operatori del 118 coordinati dal responsabile infermieristico Giampaolo Doricchi hanno disposto il trasferimento di oltre 50 persone nei centri di accoglienza antisismici.
Il sindaco di Norcia Alemanno e la presidente della Regione Marini hanno tenuto poco fa una riunione al campo sportivo con la popolazione, dai toni piuttosto accesi. La gente, infatti, non vuole lasciare la città e prendere gli autobus che li porteranno negli alberghi del Trasimeno. Le proteste indirizzate agli amministratori riguardano la decisione di smontare in tempi brevi le tendopoli ed i tempi lunghi per l’arrivo dei prefabbricati. Proprio domani tra l’altro a Terni si sarebbe dovuto tenere un incontro con il capo della prociv Curcio ed il commissario straordinario della ricostruzione Errani (che in questi momenti stanno per raggiungere Norcia) sui moduli prefabbricati costruiti. Alla popolazione il primo cittadino di Norcia ha ricordato come la gestione dell’emergenza viene gestita a livello nazionale non riguardando solo Norcia, che è stato già allestito un ospedale da campo in città vista l’inagibilità di quello cittadino e che per chi vuole lasciare la Valnerina è stato realizzato un corridoio di sicurezza lungo la Tre Valli per far passare le macchine da Norcia verso il resto della regione. “Ragioneremo insieme a Curcio ed Errani appena arriveranno sulla gestione dell’assistenza” ha aggiunto la Marini, replicando a chi, come l’ex sindaco Gianapaolo Stefanelli, incalzava l’arrivo di roulotte per ospitare gli sfollati.
Nel frattempo la Polizia di Stato invita ad evitare di mettersi in viaggio verso zone colpite per non intralciare il passaggio di mezzi di soccorso e rende noto la situazione della viabilità in Umbria:
Aggiornamento ore 16:30 – Nuova conferenza stampa del capo della protezione civile Curcio, che ha evidenziato una situazione critica per la viabilità, facendo riferimento anche a Castelluccio di Norcia. “Non risultano dispersi, anche se si cerca ancora” ha evidenziato, spiegando che il numero di sfollati è sicuramente elevato, ma che al momento è impossibile fornire una stima dei numeri anche perché l’assistenza viene data anche a chi ha casa agibile ma non vuole rientrarci. “La scelta migliore è spostarsi nelle strutture lontano da qui”.
La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini è intervenuta poco fa in diretta da Norcia su RaiNews24. “Stiamo assistendo la popolazione insieme con il sindaco – ha spiegato – per farla andare nelle strutture alberghiere che abbiamo allestito nell’area del Trasimeno. Il numero dei cittadini coinvolti è molto elevato. Con gli autobus partiranno ora i primi cittadini che stiamo cercando di convincere ad andare in questi strutture per questi primi giorni. Abbiamo fatto in contemporanea un lavoro di verifica sulle aree dove si sono avuti crolli e ci sono macerie per accertarci che non ci siano feriti. Al momento stiamo gestendo la fase di assistenza stretta alla popolazione. Ci sono stati circa 10-12 feriti che hanno fatto riferimento ai presidi sanitari. Non abbiamo segnalazioni di persone coinvolte nei crolli, ma continuiamo con le verifiche sul territorio. Con gli elicotteri abbiamo controllato nelle case sparse e frazioni. Stiamo consigliando di non recarsi per nessuna ragione presso le abitazioni. Abbiamo allestito un presidio sanitario, chi ha bisogno di farmaci, sono forniti dal sistema sanitario. Con la protezione civile e la Croce Rossa, nelle strutture ricettive metteremo a disposizione un minimo di abbigliamento”.
La stessa Regione ha diramato poco fa una nota in cui confermava che la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il sindaco di Norcia Nicola Alemanno hanno svolto e stanno svolgendo incontri con i raggruppamenti di cittadini che si trovano nelle varie strutture allestite per l’accoglienza per informarli sulla possibilità di avere per questa e le prossime notti una collocazione nelle strutture ricettive nell’area del Trasimeno. La presidente ha avuto assicurazione dai rappresentanti delle forze dell’ordine che verrà effettuata una vigilanza strettissima per evitare fenomeni di sciacallaggio che, comunque, finora non si sono mai verificati nelle aree umbre colpite dal sisma.
La presidente Marini è in costante e continuo contatto con Palazzo Chigi e con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con cui ha avuto contatti telefonici per informarlo sulla situazione in Umbria, e con la Protezione civile nazionale.
Aggiornamento ore 16:00 – “Questa sequenza di terremoti non è ancora finita” a dichiararlo è la Commissione Grandi Rischi dopo che già ieri era uscito un comunicato della Protezione Civile pubblicato a margine della riunione di ieri.
Aggiornamento ore 15:43 – Due persone sono state soccorse e recuperate da una squadra del reparto mobile della polizia di Stato a Castelluccio.
Drammatica la situazione anche nel versante marchigiano già colpito dal sisma del 24 agosto: ad Acquasanta Terme si sta facendo fronte all’emergenza con grande difficoltà come ha dichiarato il vice sindaco Giorgio Capriotti, dal quale è arrivato un forte appello al Governo italiano: “Posticipate il Referendum del 4 dicembre, date quei 400 milioni previsti per organizzarlo ai terremotati“.
Aggiornamento ore 15:25 – SANITA’ #Terremoto: situazione sotto controllo sul fronte sanità e sociale. A #Norcia è stato allestito un “Modulo sanitario avanzato” per prestare soccorso alle persone e sono presenti 10 ambulanze con medici e infermieri. L’ospedale era già stato evacuato dopo le scosse del 26 ottobre.
I pazienti del centro di riabilitazione di #Cascia sono stati trasferiti a #Foligno, come quelli della residenza protetta Lombrici di Norcia che sono stati spostati nella clinica Santo Stefano sempre a Foligno.
Parte degli anziani ospiti nell’ex Onpi, nella zona di Sant’Eraclio a Foligno, sono trasferiti nella residenza Anchise a Perugia”. A comunicarlo è l’assessore alla Sanità Luca Barberini
Aggiornalento ore 14:50 – Nuova scossa magnitudo 4.5 con epicentro a Norcia, profondità 9 chilometri. Mentre arrivano le prime immagini da Castelluccio di Norcia, dopo la ricognizione aerea realizzata dai Vigili del Fuoco dopo la scossa di questa mattina. (vedi fotogallery in fondo all’articolo)
Aggiornamento ore 14,15 – A Norcia, dopo la forte scossa di stamattina il COC è stato dichiarato inagibile,
il centro dove gravitavano tutti i soccorsi, i punti di soccorso e di ascolto dal 24 di Agosto, è transennato e tutto il materiale portato nel piazzale antistante, dove si stanno montando tende da campo. La struttura del pub ristorante al piano superiore al COC, già chiuso il terremoto di Agosto, è letteralmente collassato. A rischio la tenuta di Porta Romana, uno dei principali accessi alla città, già puntellata dopo le scosse del 26 ottobre.
Il sindaco di Cascia dichiara la situazione nel paese è tutta da verificare, ma ci sicuramente grave. E’ stato intanto evacuato l’ospedale. Le frazioni di Avendita e di San Giorgio dove ci sono stati 2 feriti per trauma cranico, sono le più colpite.
Aggiornamento ore 14,00 – Mentre la terra ancora trema, l’ultima scossa 3.7 – è delle 13:32, epicentro Accumuli, il sindaco di Monteleone di Spoleto Marisa Angelini, informa che il sisma ha creato ulteriori danni e ha disposto la chiusura del centro storico anche all’accesso pedonale. Ci sono stati crolli di cornicioni. Tutta la popolazione e’ invitata a presentarsi al campo di accoglienza e lasciare le proprie case al centro storico per le prossime 48 ore. Stiamo allestendo il campo di accoglienza. I pasti sono assicurati al campo accoglienza.
Aggiornamento ore 13,37 – La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, è a Norcia dove insieme alle altre autorità e al sindaco Nicola Alemanno ha fatto il punto della situazione per affrontare il problema dell’assistenza dei cittadini.
Le strutture della protezione civile, in raccordo con le forze dell’ordine e delle associazioni di categoria degli albergatori, stanno verificando – per l’immediato – la disponibilità di 1500 posti letto in strutture alberghiere ed extralberghiere della zona del Trasimeno per assistere i cittadini che volessero trascorrere le prossime notti in località più lontane dall’area del sisma, predisponendo a questo scopo anche l’eventuale trasporto con autobus e altri mezzi. Un provvedimento deciso anche in considerazione dell’aumento considerevole del numero dei cittadini fuori dalle proprie case e con abitazioni inagibili. È stato inoltre deciso che il vicepresidente della Regione Paparelli e gli assessori Chianella e Cecchini si rechino nelle varie frazioni del territorio colpito dal sisma per una verifica diretta di altre situazioni di crisi.
Aggiornamento ore 13,18 – Due nuove scosse sono state distintamente avvertite a Norcia pochi minuti fa, una di magnitudo di 4.6 con epicentro a Preci e una di 4.0. Nel frattempo i Carabinieri di Norcia si trovano fuori dalla caserma per le verifiche, mentre siregistrano nuove lesioni a Porta Romana. A Spoleto il centro è momentaneamente transennato e chiuso al traffico. Chiuso anche il parcheggio della Posterna.
Aggiornamento ore 12,46 – Il premier Matteo Renzi in conferenza stampa ha messo l’accento sulla necessità che la stanchezza, a causa del continuo sciame sisma, non diventi rassegnazione. “Nonostante la gravità del sisma – ha detto – non risultano perdite di vite umane. Siamo di fronte ad una stanchezza che è difficile da respingere. Il popolo marchigiano e di Norcia e Preci vive da settimane in condizioni di precarietà fisica. La risposta dello Stato è puntuale e immediata, che deve essere significativa nonostante non restituirà un sorriso a chi pensa di aver perso tutto”. Domani è prevista una riunione del Consiglio dei Ministri. “Vogliamo intervenire direttamente nel decreto e allargare il cratere, in modo che nessuna frazione rimanga fuori. Noi ricostruiremo tutto: le case, le chiese, gli esercizi commerciali”. Renzi ha ancora detto: “non c’è problema di risorse. Tutto quello che servirà per rimettere in sesto e ricostruire gli edifici verrà stanziato. Le spese per il terremoto sono fuori parto stabilità. Rinnovo l’invito a tutti i sindaci ad effettuare gli adeguamenti sismici”.
Aggiornamento ore 12,39 – I Frati minori di Assisi comunicano che al momento non sono giunte segnalazioni dai conventi di loro pertinenza, tranne la situazione già nota della chiesa del Convento di San Bartolomeo a Foligno, provata dal terremoto di questa estate. A Santa Maria degli Angeli la scossa più importante, con magnitudo 6.5 delle 7.40 circa, è giunta al termine della prima delle celebrazioni eucaristiche della domenica, quella delle 7.00, che pertanto si è svolta regolarmente. Al termine della celebrazione i fedeli hanno potuto immediatamente raggiungere gli spazi aperti della piazza antistante la Basilica. “Al momento non si registrano danni alle persone e alle cose“, scrivono.
La messa successiva, delle ore 8.00, doveva essere presieduta dal Cardinale di Perugia Bassetti, con la partecipazione di circa 1100 fedeli del M.A.S.C.I., in Assisi in questi giorni per celebrare l’Assemblea Nazionale. Il Cardinale ha preferito recarsi a Perugia per accertarsi delle eventuali conseguenze ivi riportate, mentre la celebrazione del M.A.S.C.I. a Santa Maria degli Angeli si è potuta tenere all’aperto, nel giardino che è sul retro della Domus. Lì si sta celebrando la messa parrocchiale, delle 10.00, e tutte quelle successive previste nella giornata di oggi. In Basilica, infatti, si attendono i controlli delle autorità competenti per dare via libera alle celebrazioni in totale sicurezza. Il personale tecnico del Comune di Assisi e le autorità di polizia, che hanno già fatto i primi sopralluoghi, e la Comunità dei Frati della Porziuncola, approfittando anche delle buone condizioni climatiche e della disponibilità del giardino sul retro della Domus Pacis, preferiscono in via precauzionale utilizzare quegli spazi in attesa dei controlli di rito e anche per una maggior tranquillità dei fedeli che potranno partecipare alla celebrazione eucaristica domenicale.
Aggiornamento ore 12,26 – Filiberto Franchi, assessore a Bastia Umbra, affida a Facebook una comunicazione: “è stata disposta la chiusura al traffico di via Isola Romana per consentire opportune verifiche sulle due ciminiere dello stabilimento ex Petrini”.
Proseguono i controlli e le verifiche anche nella zona del Trasimeno da parte della Protezione Civile e dei tecnici delle amministrazioni degli 8 comuni della zona. Non si rilevano particolari criticità, ma in via cautelare alcuni comuni hanno accolto l’invito della Protezione Civile e della Presidente Marini alla sospensione degli eventi negli edifici pubblici. Continuano le raccomandazioni da parte della Regione Umbria a evitare di celebrare messe e funzioni religiose all’interno delle chiese: ad Amelia un gruppo di fedeli ha pregato infatti all’esterno.
Aggiornamento ore 12,22 – Nuova conferenza stampa del capo del dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: “sono passate 4 ore dall’evento. Non ci risultano vittime, abbiamo circa una ventina di feriti, alcuni dei quali sono in codice giallo. Confermiamo tutte le notizie relative alle zone dei crolli. 15mila utenze elettriche sono disalimentate e andranno verificate. Stiamo analizzando la situazione dell’acqua potabile e delle strutture sanitarie. La zona epicentrale è aperta solo ai mezzi di soccorso. Ribadisco la necessità di evitare gli spostamenti per dare spazio ai soccorsi. E ribadiamo che regione per regione si stanno valutando le strutture di accoglienza migliori per la popolazione sfollata. Non potremo assistere le persone nelle aree colpite. E’ dal 1980 che non ci confrontiamo con un terremoto di questa magnitudo. I controlli proseguiranno ancora per diverso tempo: la filiera attiva è composta da Sindaci, protezione Civile e presidenti di Regione. Al momento sono 1300 le persone spostate sulla costa, e ad ora non è ancora possibile calcolare il numero di cittadini che verranno trasportati, con i mezzi collettivi, verso i centri di accoglienza. Abbiamo verificato anche la situazione delle frazioni: alcune di esse sono al momento isolate, ma non risultano situazioni di criticità“.
Aggiornamento ore 12,15 – Il pontefice Francesco, durante la sua consueta preghiera della domenica da piazza San Pietro a Roma, ha detto: “anche questa mattina c’è stata un forte scossa. Prego per le famiglie che hanno ricevuto i maggiori danni e per chi sta lavorando per aiutare le popolazioni colpite dal sisma“.
Intanto lo sciame sismico non dà tregua: in due ore e mezza sono 50 le scosse registrate sopra i 3 gradi di magnitudo. Si registrano crolli e danni in 40 comuni nella provincia di Macerata.
Aggiornamento ore 12,05 – Il Comandante della Forestale di Castelsantangelo sul Nera, in diretta su Skytg24, ha confermato che si sarebbe aperta una spaccatura nel Monte Porche. Ci troviamo a poca distanza dal Monte Vettore.
Aggiornamento ore 11,59 – Si è conclusa la riunione operativa al Centro di protezione civile, al termine della quale la presidente Marini, insieme al prefetto Cannizzaro e al questore Messina, hanno deciso di recarsi a Norcia. Nel corso della riunione è stato confermato che, in questa fase, le strutture della protezione civile saranno impegnate per l’assistenza sanitaria sia ai feriti sia a tutti i pazienti e ospiti della case di riposo che devono essere trasferiti in altre strutture. Inoltre, ci si sta occupando di garantire la massima assistenza alla popolazione. A questo scopo, è già stata avviata una ricognizione delle strutture ricettive dell’area del Trasimeno per poter ospitarvi cittadini dell’area di Norcia e delle aree più prossime al sisma.
Aggiornamento ore 11,50 – Enel comunica di aver completato le manovre di telecontrollo per ridurre il numero di utenze disalimentate nei comuni colpiti dal sisma di questa mattina. Un centinaio i tecnici al lavoro sul territorio, dove sono già disponibili circa 50 gruppi elettrogeni e 10 torri. Nonostante i notevoli problemi di viabilità, che in alcune situazioni rallentano le operazioni, è stato ridotto drasticamente il numero delle utenze disalimentate che ora sono concentrate come segue. In Umbria sono circa 2.000 le utenze disalimentate concentrate a Norcia (1.370), Cascia (270) e Spoleto (200). Il tempo di ripristino previsto è di 12 ore. Nelle Marche sono invece circa 700 utenze disalimentate (Camerino: 170, Fiastra: 360). Tempo di ripristino previsto: 6 ore.
Sono inoltre state nuovamente colpite le zone interessate dal sisma del 24 agosto (Arquata del Tronto, Amatrice ed Accumoli) per le quali si procederà con rialimentazioni selettive delle utenze rimaste (campi tenda, centri di coordinamento) in accordo con la Protezione Civile. Non desta alcuna preoccupazione la situazione delle dighe Enel, che insistono nelle zone colpite, che sono sotto costante monitoraggio da parte dell’azienda. I tecnici del gruppo energetico stanno lavorando, come di consueto, in sinergia con la Protezione civile e i sindaci.
Aggiornamento ore 11,47 – Una donna di Norcia è stata portata con urgenza in codice rosso con l’elicottero Icaro in ospedale a Perugia, il Santa Maria della Misericordia. La donna si sarebbe lanciata dal balcone di casa dopo una scossa di terremoto questa mattina, per lo spavento. A riferirlo è l’ufficio stampa dell’ospedale. La donna si trova ora in ospedale a Perugia nella Sala Rossa del pronto soccorso, assistita da medici rianimatori e neurochirurghi.
Aggiornamento ore 11,36 – Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto e Norcia, intervistato da Rai News24, ha affermato: “a Norcia la Basilica di San Benedetto non esiste più. La chiesa di Santa Rita è sprofondata. La Chiesa dell’Addolorata è completamente crollata. La Cattedrale ha resistito per un terzo. Ma la vita deve continuare”. Arrivano notizie dalla Protezione Civile in base alle quali le abitazioni a Castelluccio di Norcia per l’80% sono seriamente danneggiate. Nuovi crolli anche alle mura.
Tra Visso e Preci è tracimato un torrente. La strada 209 è franata tra Triponzo e Visso. Preci è completamente isolata. Nel frattempo si stanno effettuando verifiche alla diga di Fiastra, nelle Marche.
A Gualdo Tadino, si avverte la cittadinanza che a scopo precauzionale il Sindaco ha disposto la chiusura di tutte le strutture pubbliche e aperte al pubblico: chiese, musei, cinema e luoghi di aggregazione anche sportiva per la giornata odierna.
Aggiornamento ore 11,32 – “Comprendo l’allarme che c’è per le popolazioni che vivono nelle zone colpite dal sisma. Ora azioni di solidarietà e sostegno”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un suo tweet. In campo, ha riferito il Ministro degli Interni Angelino Alfano, ci sono 1300 uomini. “La macchina dei soccorsi funziona”, ha dichiarato.
Aggiornamento ore 11,26 – “Ogni volta che si sviluppa un terremoto lungo una superficie di faglia, la zona ipocentrale si scarica (rilassamento) e vengono caricati i volumi adiacenti (lateralmente) alla faglia stessa“. Ad affermarlo è il CNR-IGAG (il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria), che fa il punto dopo la terribile scossa di magnitudo 6.5 delle 7.40. “Tali volumi, sottoposti ad un nuovo stato di stress, possono cedere (rompersi) e generare terremoti a loro volta. Sono processi di propagazione laterale della sismicità (contagio) relativamente frequenti, già osservati in altre aree sismiche della Terra come per esempio in Turchia, California e Haiti. Questo processo sta coinvolgendo l’Appennino centrale in questi mesi. Il terremoto si è spostato da Amatrice verso nord, nell’area di Visso e Ussita, e da questi luoghi oggi nuovamente verso sud nell’area di Norcia, dove il terremoto di Amatrice di agosto si era arrestato. Gli intervalli di tempo tra un terremoto forte ed una altro forte adiacente possono essere di anni o decine di anni, ma anche giorni o mesi come sta accadendo oggi in Appennino centrale. Purtroppo non siamo in grado di prevedere quando e come tale sequenza sismica andrà a scemare, né possiamo in linea teorica escludere altri terremoti forti come e più di quelli avvenuti fino ad oggi in aree adiacenti a quelle colpite in questi mesi. Va però detto che se da una parte questa sequenza è fortemente preoccupante, dall’altro lato la propagazione laterale fa sì che si verifichino una serie di terremoti forti ma non fortissimi. Molto peggio sarebbe se tutti questi segmenti della faglia (Amatrice, Visso, Norcia) si fossero mossi tutti insieme generando un terremoto di magnitudo almeno 7.0“.
Aggiornamento ore 11,22 – Il Comune di Foligno rende noto che la sala operativa con i volontari è attiva e sta registrando le segnalazioni dei privati. Si può chiamare lo 0742 330 665 e lo 0742 330 658. Disabili e non ambulanti saranno trasportati ai centri accoglienza. Saranno aperte palestre e centri sociali per chi ha paura di dormire a casa questa sera. Eventi e manifestazioni annullate.
Aggiornamento ore 11,01 – La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sta coordinando tutte le operazioni di primo soccorso dalla Sala operativa del Centro regionale di Protezione civile a Foligno, dove è già in corso una riunione operativa con tutte le forze dell’ordine, alla quale partecipano il Prefetto, il Questore di Perugia, i vertici dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco. La preoccupazione è la momento quella della verifica delle condizioni della popolazione: questa è la priorità assoluta. Tutta la macchina della protezione civile, che era già in moto dal sisma del 24 agosto scorso, ha continuato la sua costante attività nelle aree interessate dagli eventi sismici.
La presidente Marini ha inviato a Norcia il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, mentre l’assessore alle Infrastrutture Giuseppe Chianella, è stato incaricato di raggiungere Preci per avere un quadro completo della situazione. Nella Sala operativa del Centro di Foligno è presente attualmente l’assessore regionale Antonio Bartolini. È stata disposta l’evacuazione dell’ospedale di Cascia. Dalle prime verifiche, risultano alcuni feriti. La presidente Marini, di concerto con le autorità ecclesiastiche, ha suggerito in via cautelativa di non svolgere funzioni religiose all’interno delle chiese. Ha invitato inoltre a non dirigersi verso le aree colpite dal terremoto. Aperto un Coc anche a Massa Martana.
La società Vus, Valle Umbra Servizi, che gestisce la rete idrica anche della Valnerina, comunica che, al momento, a scopo precauzionale deve essere evitato l’utilizzo dell’acqua per usi alimentari a Norcia e Preci. Sono in corso verifiche in tutti i comuni dell’area della Valnerina.
A Perugia, come già detto, si è immediatamente riunito il COC di Perugia, con il Sindaco Romizi, il Vicesindaco Barelli, dirigenti e tecnici per monitorare in tempo reale la situazione in città. Confermata la chiusura degli asili nidi non solo pubblici ma anche privati e delle scuole materne per la giornata di domani, Lunedì 31 ottobre. A partire da oggi e fino a nuova disposizione, sono chiusi con ordinanza del Sindaco anche tutti gli edifici pubblici adibiti a manifestazioni varie sull’intero territorio comunale.
Aggiornamento ore 10,27 – Sono 9 i feriti di cui il 118 dell’Umbria dà notizie, tutti tra Cascia e Norcia: alcuni di loro hanno traumi al torace. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Terni, Spoleto e Foligno. I più gravi, due, sono stati trasportati in elisoccorso nell’ospedale di Foligno. Altri 6 elicotteri stanno sorvolando la zona colpita dal sisma per effettuare i sopralluoghi. Al lavoro, insieme al 118, anche la Croce Rossa e la Protezione Civile.
Pierluigi Altavilla, vicesindaco di Norcia, ha riferito in diretta su Skytg24, ha dichairato: “ci sono delle barelle con alcuni feriti che non sembrerebbero gravi. Le mura urbiche sono crollate. Il terremoto ci ha punito per nostra presunzione. Comincio ad essere stanco anche io. Le scosse sono davvero troppe”. Con un tweet la Protezione Civile ha comunicato, “i sindaci chiedono aiuti. La gente è sfinita. Necessaria solidarietà da tutta Italia”.
Anas intanto ha confermato che a causa dei danni e della caduta di massi sul piano viabile causata dalle scosse di terremoto che hanno interessato il centro Italia nelle ultime ore, è provvisoriamente chiusa la strada statale 685 `delle Tre Valli Umbre’ in vari tratti tra Spoleto e Norcia, in provincia di Perugia e tra Norcia e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Chiusa anche la strada statale 4 ‘Via Salaria’ tra Posta e Accumoli, in provincia di Rieti, e nel tratto marchigiano in provincia di Ascoli Piceno. Anas invita a non percorre la strada statale 4 ‘Via Salaria’, al momento il transito è consentito ai soli mezzi di soccorso. Il personale e i tecnici Anas sono sul posto per le operazioni di pulizia del piano viabile dai massi caduti e per la verifica delle condizioni di sicurezza delle opere e delle pendici.
Aggiornamento ore 10,09 – “Il sisma più forte dal 1980″: lo hanno riferito i sismologi, attraverso i canali dell’Ingv, descrivendo la scossa di terremoto di magnitudo 6.5 di questa mattina alle 7.40. Ricordiamo il terremoto in Friuli, nel 1976, di magnitudo 6.4; in Umbria e nelle Marche nel 1997 fu di 6.1. Tristemente si ricorda anche quello dell’Irpinia, nel 1980, quando la scossa di 6.5 causò la morte di 2.914, 8.848 feriti e 280 mila sfollati. Sempre in base a quanto riferito dai sismologi, è ipotizzabile aspettare repliche sopra la magnitudo 5.0.
Intanto si ha notizia di sei feriti recuperato sotto le macerie a Norcia. Crolli anche nella chiesa di Santa Maddalena a Calvi dell’Umbria. A Roma è stata chiusa per crepe e controlli la Basilica di San Paolo. La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha invitato, attraverso la Protezione Civile, tutti i sindaci ad annullare tutti gli eventi e le manifestazioni previsti per oggi in Umbria.
Aggiornamento ore 9,46 – Nel corso di una conferenza stampa, il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha dichiarato: “stavamo lavorando, e continuiamo, al trasferimento delle persone verso la costa. Diversi crolli nelle aree centrali: stiamo facendo tutti i controlli del caso. Al momento non ci risultano vittime, ma ci sono diversi feriti, che vanno dalla zona di Amatrice, Tolentino e Norcia. Grandi problemi dal punto di vista della viabilità dappertutto. Sono scattate le verifiche e i controlli, e stiamo cercando di capire cosa è accaduto nelle frazioni più isolate. Da Norcia vengono portati i feriti via elicottero a Foligno. Abbiamo diversi mezzi in volo, abbiamo attivato tutte le squadre a livello nazionale. Molte squadre convergeranno sul posto. Abbiamo sentito anche molti sindaci interessati dal sisma: stanno reagendo con dignità al sisma. L’assistenza, già tarata per le persone portate sulla costa (ne avevamo già portate 1300), continuerà in questo senso. L’assistenza in loco non è possibile. Abbiamo bisogno di alcune altre ore per avere la situazione chiara. Le priorità sono le persone, i feriti, stimati in una decina di lieve entità, a parte una persona che sarebbe più grave. La macchina della protezione civile è attiva, tarata per questa emergenze. Una raccomandazione: non affollate le strade, non vi spostate se non è necessario“.
Verifiche in corso anche sulla rete ferroviaria. La strada Tre Valli è stata chiusa. A Norcia il centro storico è stato svuotato: vengono fatte evacuare le persone a gruppi di dieci. Il patrimonio artistico di Norcia è ferito in maniera devastante.
Aggiornamento ore 9,18 – Castelsantangelo sul Nera è ormai sparita, sotto i crolli, dopo l’ultima scossa di questa mattina. Castelluccio di Norcia è invece isolata a seguito di una frana. Si teme intanto per la torre del Comune in piazza San Benedetto a Norcia: sembrerebbe essere fuori asse, a causa di una lesione alla base.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha ufficializzato con una sua nota la scossa di magnitudo 6.5 delle 7.40 di questa mattina, con epicentro localizzato nella zona tra Marche e Umbria, tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, a 7 km da Castelsantangelo sul Nera, 5km da Norcia e 17km da Arquata del Tronto. “Il valore della magnitudo calcolata inizialmente in 6.1 e poi in 6.5 è ancora suscettibile di modifica”, comunica ancora l’Ingv. Le scosse procedono “a grappolo“. Si contano circa 40 scosse, dopo quella più forte dell 7.40 di 6.5: dieci di esse sono pari o superiori a magnitudo 4.0, le altre comprese tra i 3 e i 4 gradi.
A Norcia un palazzo in Corso Sertorio, già puntellato, è crollato. Altre frane importanti si registrano tra Visso e Ussita. A Cascia è in corso l’evacuazione dell’ospedale.
Aggiornamento ore 08,53 – Appena dopo la scossa peraltro ben avvertita da Perugia e dalle altre città della provincia, il Direttore regionale dei vigili del fuoco dell’Umbria Ruggiero ha disposto il richiamo in servizio di tutto il personale dei Comandi di Perugia e Terni. Da subito tutte le squadre sono state inviate in Valnerina, dove si trovavano già 60 unità presso il campo base allestito per il precedente sisma. Sono state attivate anche le unità cinofile. Da altre regioni stanno arrivando 10 sezioni operative del CNVVF con 9 unità e mezzi specializzati per operare in situazione di post sisma. Il 115 non smette mai di suonare e arrivano richieste da tutta la provincia in particolare dalla fascia appenninica ma anche da Perugia oltre che da Spoleto e Foligno.
Aggiornamento 08,43 – Dopo il terremoto di questa mattina, si è riunito il centro operativo anche a Perugia. Tutto pronto per le segnalazioni, dato che il sisma si è distintamente avvertito anche nel capoluogo umbro. I numeri da chiamare sono lo 075 5773117 e lo 075 5773116. A Norcia invece le linee telefoniche sono isolate.
Aggiornamento 08,19 – Dopo la terribile scossa di terremoto di questa mattina con epicentro a Norcia di magnitudo 6.5 (l’Ingv ha rettificato il dato pochi minuti dopo il nuovo sisma quantificato all’inizio di 6.1), si hanno notizie dei primi crolli e della situazione nelle zone colpite. E’ crollata la chiesa di San Benedetto di Norcia: i frati benedettini hanno riferito in diretta “la nostra basilica non c’è più”. I frati e le suore, portate in salvo dai vigili del fuoco, sono al momento davanti alla chiesa crollata. Risultano nuovi crolli anche ad Amatrice ed Accumoli.
Momentaneamente non si hanno notizie di vittime. I paesi maggiormente colpiti sono di nuovo: Norcia, Visso, Preci (già isolata dopo la prima scossa di tre giorni fa), e Castelsantangelo sul Nera. La scossa è stata distintamente sentita anche in tutto il centro Italia, tanto che la metro a Roma è stata momentaneamente chiusa. Lo sciame sismico non dà dunque tregua. Le scosse si susseguono ancora, anche dopo la più forte di 6.5: alle 7.48 la terra ha tremato ad Accumoli, per una scossa di 3.9. Dopo la prima forte scossa, la popolazione si è riversata in piazza, dove i vigili del fuoco stanno provando a portare i soccorsi, medicare i feriti (un e a tranquillizzare i presenti. Chi vive in centro storico sembra essere prigioniero in piazza: le vie d’accesso alla paese sono bloccate a causa dei crolli.
Ore 08,01- Una terribile scossa di terremoto si è verificata questa mattina, avvertita in tutto il centro Italia e non solo. L’Ingv ha stimato il sisma, registrato alle 7,40, in 6.5 gradi di magnitudo (prima stimato di magnitudo 6.1), con epicentro vicino Norcia, nella zona già colpita dal terremoto del 26 ottobre. Quattro minuti dopo un’altra scossa di 4.6 con epicentro a Preci.
Nuovi importanti crolli ci sono stati nei comuni più vicini all’epicentro, a Norcia e Preci e nelle Marche. La violenza del sisma ha provocato la caduta di oggetti nelle abitazioni anche a Foligno e Spoleto.
Proprio ieri la Commissione grandi rischi aveva lanciato un monito circa la possibilità che si verificassero nuove scosse, anche in altre aree.
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