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Terremoto Spoleto, si dimette assessore Proietti / “Annullato ogni mio sforzo” /AGGIORNAMENTO: Sindaco respinge le dimissioni

L’assessore al bilancio di Spoleto, Paolo Proietti (nella foto), ha rassegnato questa mattina le proprie dimissioni. La clamorosa decisione apre di fatto una nuova crisi di giunta, da mesi al centro delle polemiche per l’ormai risaputo ‘buco’ di bilancio. E’ stato lo stesso Proietti, bypassando l’ufficio stampa, a comunicare poco fdopo le 16 di oggi la propria decisione con una mail dai contenuti politicamente forti. Leggiamola: “Questa mattina ho presentato al protocollo dell’Ente le mie dimissioni dalla carica di assessore del Comune di Spoleto. Gli ultimi avvenimenti – scrive Proietti – non possono che farmi prendere atto dell’assenza delle minime condizioni politiche atte a consentirmi di continuare a svolgere un compito che in questa fase richiede il massimo dell’impegno da parte di tutti. Ho speso ogni giorno di questa esperienza operando nel pieno e rigoroso rispetto delle prerogative che le norme di legge attribuiscono al ruolo politico e istituzionale dell’amministratore pubblico, mettendomi a totale disposizione della Città. Ho quindi svolto il ruolo di assessore al bilancio fornendo precise linee di indirizzo politiche relative alle modalità di composizione dei bilanci, affinché fossero impostati su principi di massimo rigore, trasparenza ed attendibilità. Avendo interpretato in maniera corretta il ruolo di amministratore, chiedo massima e completa chiarezza in merito a ciò che è avvenuto ed alle eventuali responsabilità. Oggi – conclude l’ex assessore – il quadro politico che si è determinato annulla ogni mio possibile ulteriore sforzo finalizzato ad avviare un’azione corale e determinata che possa affrontare, con i necessari tempi rapidi, la proposta di riequilibrio, restituendo certezze alla città. Le mie dimissioni quindi sono il frutto di un meditato ed approfondito ragionamento personale e politico, finalizzato anche a restituire chiarezza alla Città”.
Proietti, a quanto risulta a Tuttoggi.info, dopo aver presentato a protocollo le proprie dimissioni ha avuto un lungo colloquio con il sindaco Benedetti i cui contenuti però restano riservati. Di poco fa la mail del segretario del Pd di Spleto, Andrea Bartocci che annuncia per i prossimi giorni una verifica con tutte le forze politiche che sorreggono il governo cittadino: “sono stato informato e messo al corrente dall’assessore Proietti, contestualmente ai livelli provinciale e regionale del Partito Democratico, delle sue dimissioni e delle motivazioni che lo hanno spinto ad una decisione così importante. Comprendo le sue motivazioni – scrive Bartocci – che evidenziano il venir meno dei presupposti finalizzati ad avviare un serio piano di rientro, in maniera corale ed unitaria. Conoscendolo da molto tempo, e sapendo come ha svolto in questi quattro anni il ruolo di assessore, con il senso di responsabilità e la serietà che devono competere ad un amministratore pubblico, posso dire che anche in questo frangente non vengono meno. Nei prossimi giorni, alla luce di questi sviluppi, verranno fatte tutte le verifiche politiche e tutti gli approfondimenti necessari per l’interesse della città”.
Difficile ipotizzare cosa farà ora il sindaco alle prese con mal di pancia interni tanto in giunta che in consiglio comunale e persino fra i dirigenti. Proietti nella sua nota non ha chiarito quali sono le ‘condizioni politiche minime’ che lo hanno portato a dimettersi, ma sono in molti a pensare, anche fra i vertici del piddì, che a breve chiarirà la sua posizione. Di certo la riunione di maggioranza di lunedì scorso sembrava aver fatto trovare la ‘quadra’ ad amministratori e consiglieri comunali chiamati presto, a meno di un commissariamento prefettizio, a votare il piano di rientro e il preventivo 2014 (lo stesso De Paolis, l’esperto che in questi mesi ha affiancato i tecnici che hanno riaccertato il bilancio, a detta dei presenti aveva manifestato che il “disavanzo di gestione” poteva essere gestito tranquillamente con un piano di rientro triennale nel rispetto del Tuel). Indubbiamente 72 ore dopo qualcosa si è rotto e resta ora da capire se la ‘ferita’ può essere rimarginata per terminare questo scorcio di legislatura o si dovrà chiamare il prefetto di Perugia. Il Pd sembra comunque spaccato su due fronti: da una parte chi ravvisa solo nell’intervento di un commissario la possibilità di uscire dall’empasse (e lasciare a questo l’onere di aumentare le tasse per rientrare del disavanzo); dall’altra chi sente la necessità di presentarsi ai cittadini, spiegare la situazione e indicare i provvedimenti presi, ovvero l’amara medicina.
La precisazione del segretario – ma la giornata è stata frenetica anche su altri fronti, specie fra i vertici del management rimasti all’oscuro della lettera del segretario generale, anticipata ieri sera da Tuttoggi.info (clicca qui). In giornata il dott. Ruggieri ha sentito la necessità di fare alcune precisazioni in merito alla pubblicazione. Leggiamo: “L'analisi condotta, come ho avuto modo di illustrare nella relazione richiesta dalla Giunta comunale, ha certamente consentito di comprendere l'esistenza di problemi, presumibilmente risalenti nel tempo, relativi al metodo di lavoro adottato. Al tempo stesso sento il dovere di specificare che questa indagine non fornisce elementi per dimostrare i motivi per cui ciò è avvenuto o il tipo di responsabilità degli uffici che hanno operato non correttamente, né tanto meno di valutare il comportamento di altri soggetti coinvolti nell'azione amministrativa dell'ente. Aggiungo inoltre che l'analisi da me svolta si è potuta concentrare solo sulle principali problematiche che hanno determinato anomalie e distorsioni e, come ho spiegato, non individua responsabilità, né propone assoluzioni cosa che, in caso contrario, sarebbe stata da parte mia assolutamente avventata. È chiaro che gli approfondimenti effettuati, altri sicuramente verranno fatti nel prosieguo, eviteranno il ripetersi in futuro di certi errori, prevenendo l'aggravarsi di sbagli già accertati”.

Resta indubbio che, al di là del “tipo” di responsabilità, la lettera – consegnata alla Giunta ma, vale precisarlo, anche a diversi consiglieri comunali – chiama in causa diversi uffici e relativi responsabili.

Dimissioni respinte – Arriva in prima serata la decisione del sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, che seppur dichiarando di comprendere le motivazioni che hanno spinto l'Assessore al bilancio a presentare le proprie dimissioni dalla carica istituzionale, ne rifiuta l'accettazione. Di seguito il testo della dichiarazione:

“Comprendo il particolare momento di difficoltà che è alla base delle dichiarazioni di Paolo Proietti in merito alla decisione di rassegnare le sue dimissioni da assessore al bilancio. Paolo ha sempre svolto il suo compito con assoluto rigore e trasparenza, sempre guidato da scrupolosità e serietà, valori che hanno motivato la massima fiducia che abbiamo sempre nutrito in lui, fiducia mia personale come di tutta la Giunta.

Ma la particolare situazione che l’amministrazione si trova ad affrontare per risolvere il problema del disavanzo di bilancio impone in questo momento coesione ed unità di intenti. Tutti sono chiamati ad esercitare il proprio ruolo con massimo impegno e assoluto senso del dovere. Per questo respingo le dimissioni di Proietti sicuro che preverrà il senso di responsabilità, soprattutto all’indomani di un incontro chiarificatore che l’esecutivo ha avuto con le forze di maggioranza in cui si sono gettate solide basi per compiere precisi passi. Appurato che non ci troviamo affatto di fronte, come troppo spesso paventato, ad una situazione di dissesto, è il momento di comportarsi con la massima serietà. Non si può sfuggire alle responsabilità che si hanno nei confronti dei cittadini. È questo il momento invece di lavorare insieme per dare concretezza, in tempi rapidi, alla proposta di riequilibrio e dare così certezze e rassicurazioni ai cittadini.”

Carlo Ceraso

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