Terremoto

Terremoto, a Spoleto numerose chiese inagibili | Ecco quali

Sono almeno una quindicina le chiese nel territorio comunale di Spoleto che hanno riportato danni a seguito delle scosse di terremoto degli ultimi mesi. Sono infatti finalmente in corso i sopralluoghi, da parte dei tecnici preposti, nelle strutture di proprietà dell’Archidiocesi di Spoleto – Norcia. Sopralluoghi richiesti da tempo, tanto che la Curia aveva chiesto il supporto dell’amministrazione comunale, vista la difficile situazione che si trova ad affrontare in tutto il territorio di competenza, che comprende ben 25 comuni umbri, tra cui tutti quelli del cosiddetto cratere del terremoto.

Tra le chiese risultate lievemente danneggiate ed oggetto di intervento a tempo di record c’è quella dedicata al patrono San Ponziano. Raggiunta da un’ordinanza di inagibilità parziale in data 7 gennaio, è stata messa in sicurezza  in pochissimi giorni, tanto che la stessa ordinanza del Comune di Spoleto è stata revocata venerdì, giusto in tempo per l’apertura ai fedeli nella giornata di sabato. In particolare le verifiche sulla chiesa di San Ponziano hanno evidenziato delle criticità sul campanile, rendendo necessaria la “cerchiatura e tirantaggio della torre campanaria”. Intervento, appunto, subito effettuato.

I controlli del personale preposto hanno invece confermato l’inagibilità totale della chiesa del Sacro Cuore, chiusa ai fedeli dal 30 ottobre dopo il terremoto di magnitudo 6.5 con epicentro tra Norcia e Preci. Il parroco don Alessandro Lucentini da allora celebra messa nell’adiacente palestra. Per quanto riguarda sempre la prima periferia cittadina, risulta inagibile con provvedimenti la parrocchiale di San Nicolò. In particolare per riaprirla è necessaria la messa in sicurezza dell’intero campanile tramite cerchiature e tiranti, il ripristino dei collegamenti tra travi e facciata, la protezione dell’ingresso con impalcature e transennamenti. Nella popolosa frazione, comunque, proseguono i lavori per la realizzazione della nuova chiesa. Parzialmente inagibile pure la chiesa di San Venanzo, “limitatamente alla parte di aula che va oltre il primo allineamento di colonne verso l’abside, essendo agibile aula fino al primo allineamento di colonne che precede l’abside”.

Per quanto riguarda il centro storico di Spoleto, servono alcuni interventi per riaprire la chiesa di San Filippo, in pieno centro storico, da dove il 30 ottobre si staccarono alcuni elementi finendo sul sottostante corso Mazzini, fortunatamente senza ferire nessuno. In particolare sono necessari consolidamenti localizzati, la revisione di tutti gli stucchi/intonaci ed un consolidamento localizzato nella sommità della facciata. Risulta agibile con provvedimenti anche la chiesa di San Giuseppe, nei pressi della cosiddetta Curva dei Picchi. Devono quindi essere effettuati l’installazione di una tirantatura della facciata in corrispondenza dello spigolo destro per una evidente fessurazione passante, oltre alla revisione del pianellato della copertura. Situazione simile per la vicina chiesa di Santa Maria della Piaggia, in via dei Gesuiti. Per riaprirla è necessario effettuare la cerchiatura/tirantatura dell’arco e della volta a botte del presbiterio, controllare le lesioni degli elementi in marmo delle finestre e del cornicione del transetto ed effettuare delle puntellature alle aperture del matroneo presso il transetto.

Totalmente inagibili invece le chiese di Sant’Ansano (in via Brignone, nell’area più danneggiata dal terremoto del 30 ottobre), di Santa Maria Maddalena de Capatis (situata alla fine di via Ponzianina e chiusa da tempo), di  Sant’Omobono (nella omonima piazzetta, oltre la metà di via Ponzianina) e di San Rocco, nei pressi dello svincolo sud cittadino, tanto che anche la viabilità in via San Carlo da settimane è stata appositamente modificata, chiudendo il tratto davanti all’ingresso dell’edificio.

Quanto alle frazioni, risulta agibile con provvedimenti la chiesa di San Michele Arcangelo ad Eggi. L’edificio non sembra aver riportato danni particolari, ma è necessaria la verifica degli intonaci e stucchi, sia all’interno che esternamente. Totalmente inagibile, invece, la chiesa di San Pietro a Bazzano Superiore, mentre quella di San Sebastiano, nella stessa frazione, risulta inagibile solo per quanto riguarda la sacrestia. Totalmente inagibile anche la chiesa di San Silvestro, nell’omonima frazione. Stessa situazione anche per la chiesa di San Martino nella frazione di Ancaiano.

Questo il quadro della situazione che risulta al momento dalle ordinanze pubblicate all’albo pretorio del Comune di Spoleto. Situazione che potrebbe però essere parziale.