Sono almeno una quindicina le chiese nel territorio comunale di Spoleto che hanno riportato danni a seguito delle scosse di terremoto degli ultimi mesi. Sono infatti finalmente in corso i sopralluoghi, da parte dei tecnici preposti, nelle strutture di proprietà dell’Archidiocesi di Spoleto – Norcia. Sopralluoghi richiesti da tempo, tanto che la Curia aveva chiesto il supporto dell’amministrazione comunale, vista la difficile situazione che si trova ad affrontare in tutto il territorio di competenza, che comprende ben 25 comuni umbri, tra cui tutti quelli del cosiddetto cratere del terremoto.
I controlli del personale preposto hanno invece confermato l’inagibilità totale della chiesa del Sacro Cuore, chiusa ai fedeli dal 30 ottobre dopo il terremoto di magnitudo 6.5 con epicentro tra Norcia e Preci. Il parroco don Alessandro Lucentini da allora celebra messa nell’adiacente palestra. Per quanto riguarda sempre la prima periferia cittadina, risulta inagibile con provvedimenti la parrocchiale di San Nicolò. In particolare per riaprirla è necessaria la messa in sicurezza dell’intero campanile tramite cerchiature e tiranti, il ripristino dei collegamenti tra travi e facciata, la protezione dell’ingresso con impalcature e transennamenti. Nella popolosa frazione, comunque, proseguono i lavori per la realizzazione della nuova chiesa. Parzialmente inagibile pure la chiesa di San Venanzo, “limitatamente alla parte di aula che va oltre il primo allineamento di colonne verso l’abside, essendo agibile aula fino al primo allineamento di colonne che precede l’abside”.
Totalmente inagibili invece le chiese di Sant’Ansano (in via Brignone, nell’area più danneggiata dal terremoto del 30 ottobre), di Santa Maria Maddalena de Capatis (situata alla fine di via Ponzianina e chiusa da tempo), di Sant’Omobono (nella omonima piazzetta, oltre la metà di via Ponzianina) e di San Rocco, nei pressi dello svincolo sud cittadino, tanto che anche la viabilità in via San Carlo da settimane è stata appositamente modificata, chiudendo il tratto davanti all’ingresso dell’edificio.
Quanto alle frazioni, risulta agibile con provvedimenti la chiesa di San Michele Arcangelo ad Eggi. L’edificio non sembra aver riportato danni particolari, ma è necessaria la verifica degli intonaci e stucchi, sia all’interno che esternamente. Totalmente inagibile, invece, la chiesa di San Pietro a Bazzano Superiore, mentre quella di San Sebastiano, nella stessa frazione, risulta inagibile solo per quanto riguarda la sacrestia. Totalmente inagibile anche la chiesa di San Silvestro, nell’omonima frazione. Stessa situazione anche per la chiesa di San Martino nella frazione di Ancaiano.
Questo il quadro della situazione che risulta al momento dalle ordinanze pubblicate all’albo pretorio del Comune di Spoleto. Situazione che potrebbe però essere parziale.