A pochi giorni dall’undicesimo anniversario del terremoto che ha avuto il suo epicentro il territorio nord del comune di Marsciano – era il 15 dicembre 2009 – la Regione Umbria, su proposta del Comune di Marsciano e di Deruta ha approvato una modifica alla Legge regionale n. 3 del 2013 “Norma per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 15 dicembre 2009”.
“Si tratta di un risultato importantissimo e dal forte impatto – spiega l’assessore al sisma del Comune di Marsciano, Francesca Borzacchiello – che interviene su alcuni punti tecnici della normativa e crea i presupposti per valorizzare, dal punto di vista dello sviluppo del territorio, il lavoro di ricostruzione fatto fino a qui e soprattutto quello che andrà fatto in futuro. Le modifiche intervengono, infatti, su due ambiti tecnici particolarmente critici.
Uno riguarda il riconoscimento del diritto a ricevere contributi per la ricostruzione anche per le tipologie di fabbricati che fino ad oggi erano rimaste fuori, a partire dalle seconde case e dagli immobili produttivi, l’altro attiene alla rimozione di alcuni vincoli, come ad esempio la possibilità di cambiare destinazione d’uso di un immobile beneficiario del contributo, cosa che fino ad oggi era possibile solo passati due anni dalla fine dei lavori.
A questi aspetti si aggiunge inoltre l’introduzione di norme che consentono l’accesso ad alcune possibili agevolazioni sia per le famiglie colpite dal sisma che per le aziende che lavorano e lavoreranno al completamento della ricostruzione”.
Le principali modifiche apportate alla Legge regionale n. 3 del 2013
“Queste modifiche – sottolineano il sindaco Francesca Mele e l’assessore Borzacchiello – allineano di fatto la normativa del sisma del 15 dicembre 2009 a quella nazionale, più vantaggiosa, relativa al sisma del 2016 che ha colpito il Centro Italia. In questo modo si va a superare una inaccettabile disparità di trattamento tra diversi territori.
Il nuovo quadro normativo crea quindi i presupposti per il completamento della ricostruzione e favorisce un rilancio economico, culturale e turistico dell’intero territorio interessato, con una particolare attenzione anche al ripopolamento sia demografico che relativo alla presenza di attività commerciali e ristorative all’interno dei borghi. Infatti, un fondo che è stato ristrutturato può ora immediatamente cambiare destinazione d’uso e diventare, magari, un negozio, senza dover aspettare due anni dalla fine dei lavori.
È chiaro che adesso la politica dovrà impegnarsi per trovare i finanziamenti necessari al completamento della ricostruzione. Il Comune di Marsciano farà la sua parte nel collaborare con Regione e Governo nazionale per il raggiungimento di questo obiettivo”.
“Il percorso che ha portato a questo risultato – conclude Francesca Borzacchiello – ha visto la partecipazione e l’impegno di tante persone e istituzioni. Ringrazio innanzitutto il sindaco Francesca Mele, la presidente della Regione Donatella Tesei e tutta la giunta, l’Assemblea legislativa regionale e in particolare il presidente della Seconda Commissione Valerio Mancini per aver accompagnato la proposta di modifica della Legge in tutto il suo iter.
Un ringraziamento doveroso anche a quanti hanno supportato tecnicamente questo percorso, dal Collegio dei geometri della Provincia di Perugia agli uffici sisma dei Comuni di Marsciano e Deruta, all’ingegner Stefano Nodessi Proietti della Direzione regionale del Governo del territorio, Ambiente e Protezione civile”.