L'ultimo episodio della telenovela di Piazza Pianciani era stato già ampiamente anticipato, anche da queste colonne. I revisori dei conti della Spoleto Credito e Servizi hanno infatti deciso di convocare l’Assemblea dei Soci. La clamorosa notizia è arrivata ieri sera attraverso il sito istituzionale della Scs. Leggiamo: “Il Collegio sindacale della Spoleto Credito e Servizi Società Cooperativa, a maggioranza, ha ritenuto ricorrano i presupposti di cui all’articolo 2.406 secondo comma del codice civile per la convocazione dell’Assemblea dei Soci. Conseguentemente il Presidente ha provveduto ad iniziare l’iter previsto per la convocazione dell’Assemblea ordinaria dei Soci. 7 novembre 2011 – f.to Il Presidente Giovannino Antonini” (qui il testo integrale).
Dunque non tutto il Collegio sindacale è in linea con la decisione. A quanto trapela, infatti, contrario all’iniziativa sarebbe il presidente, il dottor Roberto Rossi; favorevoli gli altri 2, ritenuti fedelissimi di Antonini, Dante Cerbella e Roberto Mallardo. Recita il secondo comma dell’art. 2406 richiamato nella nota: “Il collegio sindacale può altresì, previa comunicazione al presidente del consiglio di amministrazione, convocare l'assemblea qualora nell'espletamento del suo incarico ravvisi fatti censurabili di rilevante gravità e vi sia urgente necessità di provvedere”.
La holding che controlla Banca Popolare di Spoleto sarebbe quindi interessata da ‘fatti censurabili di rilevante gravità’. Quali siano non è dato sapere. Certo è che la 'mossa', ancorché già ipotizzata nei giorni scorsi dai soliti ben informati, arriva come un fulmine a ciel sereno, almeno per le motivazioni. Sembra davvero l’ultima chance di un sistema, facente capo ad Antonini, sul quale pesa, insieme al vicepresidente Marco Bellingacci, la mozione di sfiducia presentata da due settimane dalla maggioranza del Cda che aveva chiesto con urgenza l’indizione di un Consiglio per votarla.
Antonini, anziché fare immediatamente la convocazione (come successe per i defenestrati Cardarelli e Protasi) sembra invece aver preferito traccheggiare fino a quando….oplà, ecco arrivare, per pura coincidenza, la decisione dei Revisori che salva temporaneamente il presidente nella carica e rimette tutto in discussione. Forse perché al voto di sfiducia, l’ex dominus di Bps e a momenti di Scs, preferisce portare i soci in assemblea. Sicuro, a detta del suo entourage, di avere i numeri per essere rieletto. E poco importa che nel recente curriculum dovrà menzionare lo scandalo svelato dalla Relazione di Palazzo Koch (che ha riabilitato Cardarelli) e questa nuova prova di forza al piano superiore della controllante.
Nessun commento per ora dal Monte Paschi Siena, secondo socio Scs: Rocca Salimbeni preferisce rimanere in finestra e guardare l'evolvere della situazione. Facendo un rapido calcolo, l’Assemblea potrebbe essere convocata già a ridosso delle prossime festività natalizie, forse anche qualche giorno prima. A meno che non arrivi prima un nuovo colpo di coda. La nuova, lunga battaglia è appena cominciata. E c’è chi mormora che le prossime ore potrebbero riservare nuovi, clamorosi colpi di scena. Forse già da stasera. (Car. Cer.)
© Riproduzione riservata