Dopo le recenti dimissioni del segretario Grilli, un altro terremoto scuote il Partito Democratico di Gubbio. Quest’ultimo infatti non sarà più affidato a 5 reggenti come deciso nell’ultima Unione Comunale ma è stato addirittura commissariato sotto la guida del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti.
A dare l’ufficialità di questo nuovo corso è il segretario umbro Tommaso Bori, soprattutto dopo che nelle scorse elezioni amministrative a Gubbio il Pd ha ottenuto il dato di preferenze più basso (il 6,33%) di tutta la regione, mentre quello delle europee si è attestato al 26%. E’ stato inoltre aggiunto come tra le città umbre sopra i 15mila abitanti, Gubbio sia stata l’unica dove i dem non sono riusciti a chiudere la lista con 24 nomi, inserendo tra i 16 candidati nominativi di residenti in altri territori.
Per Bori non ha certo aiutato nemmeno “il costante clima conflittuale nel corso degli anni all’interno del Partito tra iscritti e simpatizzanti“. Oltretutto sarebbe arrivata anche la notizia della perdita della storica sede comunale, “che risulta essere stata venduta senza aver informato preventivamente i livelli superiori del Partito”.
Considerata dunque la necessità di continuare un percorso politico credibile in vista delle imminenti elezioni regionali, Bori ha scelto Massimiliano Presciutti come commissario, invitandolo ad utilizzare “tutti gli strumenti che reputerà idonei al fine di garantire la massima condivisione e collegialità“.