A quasi un mese di distanza dal terremoto che ha colpito l’Alta Umbria lo scorso 9 marzo, il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci è arrivato nelle zone più danneggiate dal sisma.
La prima tappa è stata a Palazzo Donini, a Perugia, dov’è stato accolto dalla Presidente della Regione Donatella Tesei, dal sindaco Andrea Romizi e dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Queste le primissime parole di Musumeci sullo stato di emergenza: “Abbiamo raccolto le necessarie verifiche, fatta una valutazione dei danni pari a 3 milioni e 750 mila euro. Debbo dire che ormai la pratica è già sul tavolo del Governo soltanto per le ultime rifiniture ma non è escluso che nelle prossime ore si possa arrivare alla delibera”. Probabilmente, dunque, già nel Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio si darà il via libera allo stato di emergenza per le zone di Pierantonio e Sant’Orfeto.
Un’ottima notizia che, nel caso, consentirebbe ai 720 sfollati complessivi tra i Comuni di Umbertide e Perugia di accedere al CAS (Contributo per l’Autonoma Sistemazione), ovvero alle risorse necessarie per trovare una soluzione abitativa adeguata in attesa della ricostruzione che, a detta di Musumeci, potrebbe richiedere “tra i 9 e i 10 anni”.
Il ministro successivamente si è recato a Pierantonio intorno alle 12, anche qui accolto dal sindaco di Umbertide Luca Carizia nella piazza principale del paese, vedendo con i propri occhi i danni causati dalle scosse alla scuola media e al campanile. Musumeci ha poi visitato anche la scuola materna della frazione, in cui si sta lavorando per poter ospitare anche gli alunni della primaria e la palestra che sta ancora ospitando oltre 40 sfollati.
Il ministro si è poi intrattenuto con amministratori comunali e vigli del fuoco, discutendo anche del blocco dei mutui per le abitazioni danneggiate. La visita è continuata nella vicina Sant’Orfeto, dove ha ringraziato gli operatori della Protezione civile e, anche qui, constatato i segni delle scosse su case e immobili pubblici.