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Terremoto Marsciano, Marini incontra parlamentari umbri

Un lavoro comune per impegnare il Governo a garantire le risorse necessarie ad avviare la ricostruzione pesante nel comune di Marsciano. E’ quanto emerso oggi nel corso dell’incontro promosso dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, con i parlamentari eletti in Umbria, a cui hanno partecipato anche il sindaco di Marsciano Alfio Todini e i consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni e Maria Rosi.
“Dobbiamo individuare la modalità migliore, di carattere normativo e procedurale che, agganciandosi a provvedimenti nazionali, ci consenta di avere un quadro certo di finanziamenti su cui contare per avviare, nel minor tempo possibile, la ricostruzione pesante – ha detto la presidente Marini in apertura dell’incontro. Stiamo lavorando di concerto con la Protezione civile alla bozza di Ordinanza che contiene le disposizioni per la ricostruzione degli edifici gravemente danneggiati su cui, come Regione, dobbiamo dare l’intesa. Ma l’intesa dell’Umbria – ha detto Marini – sarà subordinata alla garanzia da parte del Governo della messa a disposizione di risorse adeguate a dare concreta attuazione al provvedimento. Abbiamo stimato che servono 101 milioni di euro per la ricostruzione complessiva, di cui almeno 43 milioni di euro per far fronte agli interventi prioritari, vale a dire la ricostruire degli edifici privati totalmente sgomberati, case e attività produttive, e il centro storico di Spina. Dal provvedimento emesso lo scorso anno a sostegno dei terremotati di Marsciano che prevede una accisa regionale sulla benzina contiamo di ricavare circa 8 milioni di euro che andranno ad integrare il finanziamento statale per la ricostruzione. Ma ora – ha proseguito Marini – va individuato il percorso più celere per reperire le risorse ed attivare gli interventi, in aiuto dei tanti cittadini che vivono una situazione di grave difficoltà e che vogliono avere certezza sul rientro nelle abitazioni o sulla ripresa delle attività economiche interrotte nel 2009. Da qui l’esigenza di fare presto e bene, individuando insieme, istituzioni e parlamentari, la strada migliore per raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati. Occorre accelerare – ha concluso Marini – anche perché si stanno esaurendo i contributi stanziati per l’autonoma sistemazione delle famiglie”.