Cronaca

Terremoto: l’elenco dei danni a Foligno tra scuole, chiese e case su tutto il territorio

Il terremoto di Amatrice ha riaperto le ferite del sisma umbro marchigiano del 1997 anche a Foligno: se nelle prime ore sembrava tutto sotto controllo, nel giro di una settimana la conta dei danni sul territorio comunale inizia a creare preoccupazioni.

Circa trecento studenti potrebbero restare senza aule a disposizione nella scuola media ‘Carducci’ in via Gentile da Foligno, che presenta serie ‘anomalie strutturali’ legate allo sciame sismico che ha interessato Lazio, Umbria, Marche ed Abruzzo. (Nella prima stesura del sottotitolo, a causa di un refuso, viene indicata la scuola media Piermarini, debitamente corretta con la media Carducci nell’immediato aggiornamento)

Nella mattinata di ieri un sopralluogo dei vigili del fuoco e dei tecnici comunali ha riscontrato vistose crepe nella sezione più antica dell’edificio, che si affaccia in via dei Molini.

La notizia ufficiale è stata diffusa ieri sera dallo stesso sindaco Nando Mismetti durante la seduta del Consiglio comunale. Il primo cittadino sta già vagliando delle soluzioni alternative per consentire ai ragazzi di poter riprende le lezioni: dai doppi turni alla possibilità di essere ospitati presso altre sedi scolastiche. Il fatto è che nel ’97 non erano stati riscontrati danneggiamenti causati dal terremoto. In ogni modo, il 12 settembre la scuola Carducci non ospiterà studenti nelle aule danneggiate.

L’amministrazione comunale metterà mano anche alle scuole elementari di Scafali, via Monte Cervino e Belfiore, si tratta di ‘lavori di messa in sicurezza in via precauzionale’ ma si rendono comunque necessari.

Il terremoto di Amatrice costringerà nuovamente il rione La Mora a trasferirsi in piazza Matteotti sotto un’apposita tendostruttura: alcuni locali dello stabile rionale di via Colomba Antonietti risulterebbero infatti parzialmente inagibili ed in via precauzionale la Locanda del Gelso verrà delocalizzata.

Tre invece gli edifici privati dichiarati ufficialmente inagibili nella montagna folignate, uno a Casale di Morro e l’altro a Verchiano. A Pisenti sono parzialmente crollate porzioni di fabbricati disabitati. Si tratta di seconde case, che rischiano però di creare ulteriori problemi alle case vicine.

Non sono rimasti immuni nemmeno le chiese: la Cattedrale di San Feliciano ha subito il distacco di una parte del transetto della navata centrale che ha portato alla chiusura provvisoria di via dell’Oratorio. Danneggiamenti, seppure di lieve entità, sono stati dichiarati anche a Sant’Eraclio, Volperino, San Giovanni Profiamma ed al complesso di San Bartolomeo.

Purtroppo l’incubo terremoto è tornato ad essere anche una drammatica realtà con la quale tornare in qualche modo a convivere.