Governo a sostegno dei territori colpiti dal terremoto grazie alla manovra finanziaria. Proroga dello stato di emergenza e della busta paga pesante (estesa da 60 a 120 rate), esenzioni per gli esercizi commerciali, estensione temporale della zona franca urbana: sono solo alcuni dei provvedimenti contenuti all’interno della Legge di Bilancio approvata sabato in Senato (ora al vaglio della Camera) che riguardano le comunità del centro Italia colpite dagli eventi sismici del 2016.
“L’attenzione rivolta all’Umbria e alle altre regioni martoriate dal terremoto è sempre massima – spiegano i parlamentari umbri della Lega, Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti, Luca Briziarelli, Simone Pillon e Donatella Tesei – Il Governo ha mantenuto gli impegni presi attuando politiche di intervento valide in grado di fornire ai territori in difficoltà, cittadini, commercianti, imprese e Comuni, gli strumenti necessari per affrontare a distanza di due anni i problemi ancora irrisolti e disporre di basi solide sulle quali impostare la ripartenza e pensare al futuro. Finalmente un Governo vicino alle popolazioni colpite dal sisma che guarda con fiducia al ritorno alla normalità”.
Ecco in breve i punti salienti delle misure previste dalla Legge di Bilancio riguardanti le comunità colpite dai terremoti:
1. proroga stato emergenza per tutto il 2019 con 360 milioni di euro
2. proroga al 31 dicembre 2020 (scadenza 31.12.2018) dei 700 tecnici con contratto a tempo determinato che si occupano delle pratiche della ricostruzione privata e pubblica, che lavorano presso i comuni del cratere, l’ufficio del Commissario e i 4 USR (Uffici Speciali Ricostruzione) regionali;
3. deroga al DL dignità per evitare che molti dei tecnici di cui sopra (61) con esperienza vengano lasciati a casa (con conseguente rallentamento delle pratiche di ricostruzione);
4. proroga busta paga pesante con decorrenza al 1 giugno 2019 (attuale 1.1.2019) della restituzione rate e aumento di queste da 60 a 120;
5. sui redditi fabbricati inagibili o distrutti proroga fino al 2020 (attuale 31.12.2018) dell’esclusione dal reddito imponibile ai fini IRPEF e del reddito delle società
6. sempre per fabbricati inagibili o distrutti esclusione ai fini del calcolo ISEE (restituendo a queste famiglie la possibilità di vedersi riconosciute agevolazioni per le tasse universitarie, l’accesso ai servizi comunali, l’esenzione al ticket sanitario, i libri per le scuole, le prestazioni sanitarie a domicilio o i bonus bebè);
7. proroga al 1 gennaio 2020 (attuale 1.1.2019) per notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme;
8. per gli esercizi commerciali nel cratere esenzione dell’imposta per insegne di esercizio e della tassa di occupazione di suolo pubblico;
9. spazi finanziari comuni cratere per utilizzare avanzi di amministrazione per investimenti necessari alla ricostruzione;
10. esclusione blocco assunzioni ambito sanitario per chi lavora a tempo determinato per le regioni colpite dal sisma;
11. proroga per il 2019 vita utile impianti di risalita (skilift) dei comuni di Abruzzo e Marche salvando la stagione sciistica.
12. proroga Zona Franca Urbana per le imprese sino al 2020 (scadenza 31.12.2018);
13. validità esenzioni della ZFU (imposte reddito, IRAP , IMU immobili produttivi, contributi previdenziali e assistenziali, con limitazioni) alle imprese che intraprendono entro il 31 dicembre 2019 una nuova iniziativa economica all’interno della Zona Franca Urbana (con eccezioni)
A contestare però tali azioni è l’ex senatore Maurizio Ronconi, del Movimento per l’Umbria. “I leghisti nostrani – sostiene – contrabbandano soluzioni per le zone terremotate provvedimenti sempre messi in atto per precedenti calamità e da altri governi. Siamo alle solite: si vende fumo ed illusioni ai terremotati con un esercizio non solo cinico ma perfino immorale. Un suggerimento ai leghisti in salsa umbra: visto che siete forza di governo approvate una legge speciale per le zone del cratere sismico affidando pieni poteri ai sindaci con contestuali finanziamenti. Questo non sarebbe fumo e neppure propaganda spicciola ma avviare a soluzione una ricostruzione che diversamente si avvierebbe a tempi da Belice”.