Non c’è proprio pace per il Comune di Spoleto. E per il suo sindaco, Daniele Benedetti. A scuotere il palazzo in queste ultime ore è la lettera che Giancarlo Cintioli, nominato lo sorso gennaio a seguito del primo rimpasto voluto dal sindaco Benedetti, ha inviato al primo cittadino e con la quale avrebbe rimesso le deleghe assegnategli (6 gli assessorati coordinati da Cintioli). Che, più o meno, equivale ad una dichiarazione di dimissioni. Il condizionale però è d’obbligo dal momento che il contenuto della missiva resta top secret. In municipio se ne fa un gran parlare e tutti danno per imminente l’uscita di Cintioli. Il quale però a Tuttoggi.info stempera i toni e chiarisce la sua posizione. “E’ evidente che abbiamo dei problemi di tenuta – dice l’assessore – proprio in questi momenti in cui la collegialità dovrebbe essere piena”. Pollice verso per i socialisti che lunedì scorso, al momento di votare l’esternalizzazione di alcuni servizi dell’Ase (i cimiteriali e le pubbliche affissioni), si sono astenuti dal voto insieme all’opposizione facendo cadere la proposta della Giunta. “E’ intollerabile – prosegue Cintioli – che il loro rappresentante in Giunta (il vicesindaco Stefano Lisci, n.d.r.) condivida e sottoscriva l’atto di indirizzo della Giunta e i rappresentanti del suo partito buttino all’ortiche il lavoro fatto”. “Per questo ho chiesto al sindaco di poter avere un chiarimento nel più breve tempo possibile, non possiamo rimanere sotto scopa di una componente che si definisce ‘alleata’ solo a parole”. Concetti che non fanno una piega e che richiamano alla memoria i recenti colpi di scena dei consiglieri del capogruppo Alleori che non perdono occasione per far sentire tutto il loro ‘peso’. Il numero non inganni: nonostante siano 3 di numero (Alleori, Dominici e Piccioni) rappresentano a tutti gli effetti la ‘seconda gamba’ della maggioranza di centrosinistra. Specie dopo la fuoriuscita da Pd dei consiglieri Campagnani e Spedalieri approdati rispettivamente nelle file di Api e Udc.
Lo staff del sindaco però – il primo cittadino non ha voluto per il momento commentare la vicenda – spiega una versione diversa della situazione venutasi a creare intorno a Cintioli. E’ vero che lo sgambetto dei socialisti non è piaciuto al piddì, ma è altrettanto vero che i rapporti fra Cintioli e il resto della Giunta (e della dirigenza) negli ultimi tempi sono divenuti sempre più tesi. Secondo l’entourage del sindaco la missiva conterrebbe effettivamente la riconsegna delle deleghe da parte del pluriassessore. Il primo cittadino, a quanto è dato sapere, non ha voluto però che venisse protocollata. Con ogni probabilità per verificare ogni possibile soluzione: dalla più morbida (ricucire lo strappo) alla più drastica (accettare le dimissioni di Cintioli).
“Smentisco categoricamente che abbia qualsiasi tipo di problema con i dirigenti – sostiene Cintioli nel corso della telefonata di oggi, sabato, a Tuttoggi.info – e non ho alcun tipo di probema personale neanche con gli altri colleghi della giunta. Ho posto esclusivamente un problema politico per il bene della città; se il sindaco sarà capace di risolverlo bene, altrimenti non andremo da nessuno parte. Ho paura invece che si voglia confondere il confronto con lo scontro, io sono per il primo, le guerre non mi sono mai interessate”.
Per le prossime ore è previsto un incontro con i vertici del Partito democratico (il segretario cittadino Andrea Bartocci e quello provinciale Dante Rossi). E’ probabile anche un passaggio con i ‘terribili’ socialisti. La decisione, in un senso o nell’altro, potrebbe arrivare già lunedì mattina.
Un ‘caso’ che ricorda quello recentissimo di Milano, con le dimissioni di Boeri dalla Giunta Pisapia, le scuse dell’assessore e il ritorno in squadra.
Cintioli non pare certo tipo da presentare scuse. Così come pure il sindaco potrebbe prendere la palla al balzo per dare il via a un secondo rimpasto. Sul tavolo infatti c’è anche la posizione dell’assessore alla cultura Vincenzo Cerami, sempre meno presente in città per motivi strettamente personali. Il noto sceneggiatore per la verità la scorsa settimana aveva fatto sapere di non avere alcuna intenzione di abbandonare l’incarico, potendo contare in ciò sull’appoggio di Benedetti. Ma dal palazzo si continua a rumoreggiare che l’uscita di Cerami sarebbe programmata per il prossimo gennaio.
(Carlo Ceraso – Aggiornato alle 11.05 del 3 dicembre)
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