Terremoto, il grido di Confcommercio Spoleto "Cancellate subito tributi e tasse" - Tuttoggi.info

Terremoto, il grido di Confcommercio Spoleto “Cancellate subito tributi e tasse”

Carlo Vantaggioli

Terremoto, il grido di Confcommercio Spoleto “Cancellate subito tributi e tasse”

Il presidente di Spoleto, Tommaso Barbanera: "Dobbiamo fare presto, la situazione gravissima"
Sab, 29/10/2016 - 15:25

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Il presidente di Confcommercio Spoleto e di ConSpoleto, Tommaso Barbanera, ci mette meno di 5 minuti a tracciare il quadro economico della città dopo il passaggio del terremoto del 26 ottobre. E Barbanera se ne intende, vista la sua conoscenza del settore alberghiero e del settore ristorazione, anime strategiche della cultura turistico-ricettiva di una regione che sta toccando per l’ennesima volta la potenza distruttrice del terremoto. Violenza che non termina certo con le scosse e il crollo degli edifici, ma prosegue imperterrita a produrre i cosidetti “danni indiretti” che senza soluzione di continuità radono al suolo l’economia dei territori.

“Dobbiamo fare presto e bene – afferma veloce Barbanera – siamo in una situazione di grandissima difficoltà. Ci eravamo appena risollevati dal colpo del 24 agosto, sebbene venissimo anche da alcuni anni di grande crisi generale dell’economia. Ed ora dobbiamo ricominciare tutto da capo”.

“Già da domani chiederemo come Confcommercio alle autorità regionali e nazionali, di intervenire su tasse e tributi affinchè queste vengano cancellate, e non solamente sospese, almeno fino alla fine del 2017, perché non basteranno pochi mesi a ridarci ossigeno. Per dare una idea dal 24 agosto fino al 26 ottobre abbiamo avuto disdette alberghiere nell’ordine del 30% sul totale. Ma oggi siamo già a più del 50%”.

Cifre da day after che si riverberano a catena sulla filiera del turismo e con velocità imprevedibile. Ci sono i dipendenti da pagare e poi i fornitori. Molti hanno anche impegni non facilmente rimandabili con le banche (mutui o altro) e i mancati incassi portano rapidamente ad uno stato di insolvenza. “I telefoni non squillano più”, dice con tristezza visibile uno degli albergatori storici di Spoleto presenti alla conferenza stampa odierna nella sede di Confcommercio Spoleto. Presente anche il Vicepresidente regionale, Aldo Amoni, e i vicepresidenti di Spoleto, Sonia Meloni Cecconi e Massimo Parmegiani.

Aldo Amoni non nasconde il disappunto nei confronti di alcuni organi di informazione e di come questi rappresentano la situazione dei territori colpiti dal sisma. Una vecchia polemica che ormai non trova più nessun sostegno oggettivo e che viene smentita dagli stessi organi ufficiali nazionali deputati allo studio dei fenomeni sismici come la Commissione Grandi Rischi (CLICCA QUI) e la stessa Ingv (CLICCA QUI) che ormai parlano chiaramente di un secondo evento dagli esiti non prevedibili e al momento non in via di definizione. Sarebbe dunque irresponsabile nascondere i fatti.

Paradossalmente invece la presa d’atto di una situazione nuova ed eccezionale, da parte delle autorità nazionali, offre un “gancio” eccezionale alle richieste di Confcommercio che a questo punto può asseverare i dati ufficiali e chiedere con forza motivata la richiesta di sostegno al danno indiretto di natura economica.

Certamente non è l’informazione trasmessa dai media, quella corretta e puntuale, che può alterare uno stato di fatto. Ma molto può fare invece a favore dei territori una campagna di comunicazione puntuale e dettagliata, da parte di una autorità come la Regione ad esempio. La Confcommercio ne è convinta e Barbanera ed Amoni sono pronti già da domani a presentare richieste in tal senso.

“Non mi piace parlare di cratere – aggiunge Amoni – ma bisogna prendere atto che i confini di questa area di crisi non sono più solo riferibili ai comuni direttamente interessati dai crolli. Bisognerà che si cominci a parlare di Umbria intera , come area di crisi. I danni ci sono stati dapertutto”.

Nella cruda contabilità dei danni, il dibattito sull’entità di quelli definibili come “indiretti” sembra essere sempre un discussione antipatica, perchè riguarda un ambito che è distante dalla percezione comune di danno alla vita umana o alla proprietà. Ma gli effetti alla lunga sono gli stessi. La desertificazione economica può essere più rapida della ripresa legata al ritorno della fiducia da parte di turisti e consumatori. Ed è questo il messaggio che Confcommercio ha premura di portare a conoscenza di tutti. Dure le testimonianze degli imprenditori presenti che cifre alla mano fanno intedere che Imu, smaltimento rifiuti e altre imposte generali e locali non saranno più ottemperate, a meno di una rapidissima inversione di tendenza. Ma appare difficile che questo possa accadere a breve. Ed inevitabilmente in pericolo sono i posti di lavoro degli occupati nel settore.

Nei prossimi giorni dunque l’organismo di rappresentanza delle imprese del Commercio presenterà una proposta organica di interventi alla Regione e al Governo nazionale. Prioritario, tra tutti, la cancellazione di tasse e tributi.

©Riproduzione riservata

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