Lu. Bi.
Una storia tra le storie quella di questa giovane donna di Terni che aveva trovato in Emilia la sua dimensione di vita: una famiglia, amici, una casa. Poi il sisma che in pochi secondi ha scosso, oltre alla terra, certezze e sicurezze. Non servono molte parole per introdurre il racconto della mamma ternana; da sole valgono molto di più di qualsiasi altro commento:
“Siamo ad Amelia (Tr) dai miei …Io e i bimbi oggi pomeriggio abbiamo lasciato alle nostre spalle l'Emilia…la nostra casa nuova…i nostri amici stupendi…i nostri luoghi bellissimi…e il nostro super papà A. che è voluto restare…
Siamo al sicuro qui…ma mi sento avvolta da una tristezza enorme…i bimbi ora giocano con i nonni…ma negli occhi di M. ancora tanto terrore e tante domande…alle quali non ho saputo rispondere…
E poi quel bernoccolo di O. con taglio..in una delle fughe di oggi…mi è scivolato dalle mani..non sono riuscita a tenerne due in braccio nella fuga…imperdonabile…
Il silenzio di stasera è per le vittime, per chi ha passato una vera giornata di terrore..per tutti quelli che ho visto correre oggi come pazzi fuori dalle aziende…per le vecchine che ho visto piangere…per i bimbi disorientati…per la nostra Budrio oggi come impazzita…per chi ha perso tutto…ma non l'amore di tutti noi.
Ho paura di accendere tv o leggere su internet…vorrei uscire fuori piangere e urlare…
È estenuante…
Perdonate la fuga…non sono stata in grado di reggere…e mi sento anche troppo in colpa…”
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(foto archivio di 'reporters')