Cronaca

Terremoto, danni al duomo di Orvieto | Evacuata una palazzina a Ferentillo

In seguito al devastante terremoto del 30 ottobre, la Prefettura di Terni ha attivato la Sala Operativa con la partecipazione dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, della Provincia e del Comune di Terni.
Dai sopralluoghi effettuati dai Vigili del Fuoco e dai tecnici comunali sono emersi danni a diversi edifici e, soprattutto, al Duomo di Orvieto e a diverse Chiese.

Nel Comune di Ferentillo è stato necessario evacuare una palazzina; sono, quindi, stati forniti posti letto per gli abitanti dell’edificio inagibile, oltre che per i Comuni di Acquasparta, Arrone, Montefranco e Polino ove la popolazione non vuole rientrare nelle abitazioni per timore di nuove scosse.

Ulteriori verifiche sono in corso da parte di personale volontario dei diversi gruppi di protezione civile provinciali e comunali.


Asili e monumenti rimarranno chiusi fino al 2 novembre a Narni. Ne dà notizia il sindaco Francesco De Rebotti che ha emanato  un’ordinanza in merito al sisma delle 7.41 e ai successivi sopralluoghi svolti. Gli asili che rimarranno chiusi sono quelli dell’Ape Maia e del Grillo Parlante, fra centro storico e Scalo, e quello di Nera Montoro, mentre le scuole saranno chiuse per festività.

Chiusi anche, fra i monumenti, il teatro comunale, il museo di Palazzo Eroli, la Rocca Albornoz, l’auditorium Bortolotti a San Domenico, il cinema Vittoria, i sotterranei di San Domenico e il Palazzo degli Scolopi. “In tutti i casi – puntualizza il sindaco – si tratta di decisioni a scopo precauzionale”.

A Giove il sindaco Alvaro Parca ha dichiarato inagibile il castello. La decisione è stata assunta per via del crollo di un camino e di una porzione del tetto e per una serie di lesioni generalizzate. La zona è stata transennata. A Montefranco sono in corso verifiche su un edificio, mentre la sindaca Rachele Taccalozzi sta verificando l’eventuale messa a disposizione di posti letto. A Guardea infine il sindaco Giampiero Lattanzi, dopo aver interdetto l’utilizzo delle chiese dei Santissimi apostoli Pietro e Paolo e di Sant’Egidio, ha vietato anche le lezioni di catechismo sempre per motivi di sicurezza.